Forlì. XIX Emilia Romagna Festival-Erf. Da 6 luglio/7 settembre: ‘Smash the tube – enjoy the music!’.

Forlì. XIX Emilia Romagna Festival-Erf. Da 6 luglio/7 settembre: ‘Smash the tube – enjoy the music!’.
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FORLIVESE. Emilia Romagna Festival, il festival itinerante dell’estate italiana che quest’anno raggiunge il traguardo dei diciannove anni, è pronto per una nuova stagione di Grande Musica con 41 appuntamenti tra classica, jazz e world music, dal 6 luglio al 7 settembre, dislocati tra le meraviglie architettoniche e paesaggistiche della Regione.
Tra queste, Forlì e i suoi dintorni, territorio imprescindibile per Emilia Romagna Festival, legato a una collaborazione artistica di lungo corso, che anche per questa edizione ospiterà alcuni dei concerti più importanti, tra cui la grande Inaugurazione con Uto Ughi e la sud coreana Seongnam Philharmonic Orchestra diretta da Nanse Gum, il nuovo progetto di Noa e le esibizioni della Georgian Chamber Orchestra Ingolstadt e della Singapore Chinese Orchestra.

IL TERRITORIO FORLIVESE. Il territorio di Forlì conferma dunque la sua presenza al festival dopo i successi degli anni scorsi, presentando otto tappe di assoluta qualità, legate dal file rouge che caratterizza tutta la nuova stagione di ERF 2019:Smash the tube – enjoy the music!’.
Un invito metaforico a rompere gli schermi, a frantumare i social e la tivù, per scoprire tutto il variegato mondo della musica al di fuori dei servizi di streaming. Ma anche uno slogan fortemente legato al significato della musica come linguaggio universale e come strumento di aggregazione e di condivisione delle emozioni.

LA STAGIONE 2019. La stagione s’è inaugurata sabato 6 luglio (ore 21) a Forlì presso la chiesa di San Giacomo in San Domenico, dove le millenarie mura dell’ex-convento dei domenicani sono state teatro del ritorno di Uto Ughi, artista in residence ERF nella stagione 2018/19.
Il celebre violinista ha incontrato la sud coreana Seongnam Philharmonic Orchestra e il suo direttore Nanse Gum, eseguendo uno dei concerti di violino più amati della storia della Classica, il Concerto in re maggiore op. 35 di Čajkovskij, in cui la più appassionata cantabilità si sposa al ritmo delle danze popolaresche.
In programma anche la Sinfonia ‘italiana’ di Mendelssohn e la prima esecuzione italiana di Unified Friends for String Orchestra del compositore coreano Hojun Lee, brano per soli archi che celebra la fratellanza in musica e i rapporti diplomatici tra alcuni paesi asiatici.

E Uto Ughi è stato  il protagonista anche del secondo appuntamento del Festival, domenica 7 luglio (ore 12), quando gli è stato consegnato il X Premio alla carriera ERF nell’aulica cornice di Palazzo Fantini, nel cuore di Tredozio. Il Premio, da sempre occasione per conoscere più da vicino sia la persona sia il musicista, viene conferito quest’anno a un artista che ha iniziato la sua carriera a soli sette anni al teatro Lirico di Milano, dove ha subito imposto il proprio talento.
Si è proseguito  lunedì 15 luglio (ore 21) ancora alla chiesa di San Giacomo a Forlì, con i giovani e giovanissimi interpreti che compongono la Giovane Orchestra paneuropea per il concerto conclusivo della summer class con studenti provenienti da 10 paesi europei nell’ambito della quarte edizione del ‘Festival della musica giovane del Mediterraneo‘, organizzato da No.Vi.Art Arti per la nonviolenza Forlì-Cesena.

IL SEGUITO. Il giorno successivo, martedì 16 luglio (ore 21), ci si è spostati nel chiostro dei Musei San Domenico, con l’inusuale accoppiata arpa e chitarra per un affascinante programma incentrato su sonorità spagnole.
Il concerto dal titolo Aranjuez ma pensee  è stato interamente intessuto sulle suggestioni spagnole evocate dall’arpa di Luisa Prandina, dal 1992 prima arpa dell’orchestra del teatro Alla Scala, e dalla chitarra di Roberto Porroni: da de Falla a Bacarisse, passando dal cubano Ernesto Lecuona.

 

Giovedì 1 agosto (ore 21) presso la suggestiva abbazia di San Mercuriale, arriva invece  la prestigiosa Georgian Chamber Orchestra Ingolstadt, con l’originale programma diretto da Ruben Gazarian, che accosta la celebre Sinfonia in sol maggiore K. 129, un’opera giovanile di Mozart, a quelle del tedesco Paul Hindemith, del compositore georgiano Sulkhan Tsintsadze (1925-1991) e dell’italiano Ottorino Respighi.
L’ensemble è stato fondato nel 1964 a Tbilisi in Georgia, come Georgian State Chamber Orchestra; nel 2014 ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario. Dopo ventisei anni con sede a Tbilisi, la capitale della Georgia, l’orchestra si è trasferita a Ingolstadt in Germania, la sua seconda casa per gli ultimi ventotto anni, dove è diventata un appuntamento fisso nella vita culturale sia a livello locale che nazionale.

Venerdì 9 agosto presso il Teatro all’aperto di largo Cappuccini a Cesenatico, in programma uno degli appuntamenti più attesi di ERF 2019: è Letters to Bach’, il nuovo progetto musicale di Noa, prodotto da Quincy Jones.
La cantante israeliana di origini yemenite, accompagnata sul palco dalla sua band di eccezionali musicisti – Gil Dor alla chitarra, Gadi Seri alle percussioni e Or Lubianiker al basso elettrico – presenterà 12 brani musicali del compositore tedesco Johann Sebastian Bach per i quali ha scritto i testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Gli arrangiamenti musicali sono stati realizzati, invece, da Gil Dor, suo collaboratore di lunga data.

Si torna a Forlì, nel chiostro dei Musei San Domenico, giovedì 29 agosto (ore 21), dove per il terzo anno consecutivo prosegue la collaborazione con il 900fest e quale sua anteprima dell’edizione 2019, sarà proposto un concerto che accomuna il compositore polacco vivente Krzysztof Penderecki e l’austriaco Arnold Schönberg sotto lo stesso aspetto della ribellione, l’uno contro la censura che il comunismo applicava sull’arte, l’altro contro la follia nazista. Ne sono protagonisti il gruppo spagnolo PluralEnsemble e Massimo Mercelli che daranno vita a un interessante excursus che dal ‘900 arriva ai giorni nostri con la prima esecuzione italiana di un trio d’archi del grande compositore argentino Fabián Panisello.
I concerti nel territorio di Forlì, si chiudono con un altro importante appuntamento della stagione 2019: è la Singapore Chinese Orchestra diretta da Tsung Ye che, sempre a Forlì, presso la chiesa di San Giacomo, si esibirà venerdì 6 settembre (ore 21) con un programma di musiche con molte prime esecuzioni italiane. Mix inaspettato di strumenti della tradizione occidentale e orientale, la giovane Singapore Chinese Orchestra presenterà brani destinati a essere un’assoluta sorpresa, interpretando parimenti mondi di fiaba a vaghe atmosfere mahleriane fino a ‘Fire Ritual’  gioiello del celeberrimo compositore premio Oscar Tan Dun che, con questo brano per erhu, il violino cinese uno dei più importanti strumenti musicali orientali con una tradizione di oltre 4.000 anni.

  

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