Cesena. Emergenza covid-19, stop alle visite nelle Case per anziani. Il ricorso alla videochiamata.

Cesena. Emergenza covid-19, stop alle visite nelle Case per anziani. Il ricorso alla videochiamata.
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CESENA. Torna la preoccupazione delle residenze per anziani e per scongiurare nuovi focolai di Covid-19, le diverse strutture annunciano alcune restrizioni alle visite di parenti e amici. La nuova disposizione arriva a seguito della pubblicazione del Dpcm 24 ottobre 2020, che ribadisce quanto già stabilito dal Dpcm del 13 ottobre, e dopo la comunicazione diramata dalla regione Emilia Romagna contenente ulteriori indicazioni e precisazioni in merito ai servizi socio sanitari per le persone anziane e con disabilità.
Pertanto, l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e Lungodegenza, Residenze sanitarie assistite (Rsa), Hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di contagio. È questo anche il contenuto della comunicazione inviata dai Servizi sociali del comune di Cesena ai gestori dei servizi del Distretto Cesena-Valle Savio.

 COMMENTO. “La nostra priorità – commenta l’assessore ai Servizi sociali Carmelina Labruzzo – è salvaguardare la salute degli ospiti delle strutture. È nostro dovere, e dei gestori, prevenire la diffusione di contagi all’interno delle strutture avendo un tipo di utenza particolarmente vulnerabile ed esposta.

Raccomandiamo quindi la massima prudenza al fine di preservare il personale e gli ospiti accolti. Ci rendiamo conto che il contatto umano è insostituibile e prezioso, soprattutto in momenti difficili come questo, ma dobbiamo fare di tutto per limitare il più possibile i contagi.
Per questa ragione è necessario che tutte le strutture si dotino della possibilità di garantire i contatti degli ospiti con i familiari e le persone care, anche tramite tablet, smartphone e altri dispositivi che consentono di effettuare videochiamate. Promuovere le comunicazioni con l’esterno renderà questa ulteriore restrizione meno dolorosa”.

 

 

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