Faenza. Franco Battiato, primo testimonial del Mei. Grazie a lui sdoganata la musica indipendente.

FAENZA. “Correva l’anno 2000 – ricorda Giordano Sangiorgi, patron del MEI, lo storico Meeting delle etichette indipendenti - e alla quinta edizione del MEI di fine novembre decidemmo di lanciare il ‘cuore oltre l’ostacolo’ ed invitare un big della canzone italiana colto e intelligente, aperto e sensibile che aveva già attraversato tutti i territori musicali e nel pieno della sua grande maturita’ artistica. come Franco Battiato ad incontrare tutti i giovani cantautori che a quei tempi gli avevano inviato speranzosi in un suo positivo giudizio una demo in cassetta come si usava in quell’epoca con le loro canzoni originali e inedite.
Con nostra grande sorpresa e nostro immenso piacere Franco Battiato accettò di partecipare al MEI gratuitamente e di incontrare i giovani cantautori indipendenti che muovevano i primi passi e che gli avevano inviato i loro materiali audio. Fu un incontro straordinario e bellissimo, che portò grazie alla sua presenza per la prima volta il MEI e la musica indipendente sulle pagine nazionali dei media, grazie anche alla presenza dell’allora ministro alla Cultura Giovanna Melandri, che si snodò per circa due ore con tante domande e risposte tra i giovani autori del pubblico e il grande maestro, che si fermo anche fuori a parlare singolarmente con tanti artisti.
Un incontro che si concluse con la proiezione di un breve docu-film su Franco Battiato e un suo brano girato dalla regista Elisabetta Sgarbi, L’incontro ebbe un’eco e un successo enorme e dall’anno dopo il MEI, grazie al grande Franco Battiato che si prese questo impegno a titolo completamente gratuito, donandosi ai giovani artisti indipendenti che letteralmente pendevano dalle sue labbra , divenne un punto di riferimento della nuova musica italiana e non più ‘della musica indipendente di Serie B’, come qualcuno della vecchia guardia della discografia e dei media reputava la nuova musica italiana di quel periodo che è quella che avrebbe finalmente cambiato definitivamente i gusti del Paese, il mercato e il paese stesso.
Per questo piangiamo e ringraziamo insieme il maestro Franco Battiato per essere stato, lui piu’ di tutti, magari anche senza volerlo, visto che non cercava certo onori aggiuntivi rispetto a quelli che gia’ aveva, uno dei pilastri fondanti della musica indipendente ed emergente del nostro paese dandole quel riconoscimento ufficiale che fino a quel momento i grandi gli avevano ancora negato e che dall’anno successivo ebbe il MEI un boom enorme di aderenti e partecipanti“ ricorda Giordano Sangiorgi.