Rimini. La scomparsa di Franco Battiato. Un ricordo dell’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia.

RIMINI. “Franco Battiato lascia un segno indelebile nella storia della musica, e in generale della cultura italiana. Una traccia che ha lasciato anche nella nostra Città. Sono state le note di ‘Up patriots to arms’ ad aprire la prima edizione del
, la sera del 31 dicembre 2011.
Fu Franco Battiato ad accompagnare nell’anno nuovo Rimini, riminesi e i tanti ospiti arrivati in città per le feste, nell’evento clou del ‘Capodanno diffuso’ che a quel tempo rappresentava una vera e propria scommessa, rivelatasi poi vincente. Una scelta di assoluta qualità per un’occasione popolare.
Una strada nuova era tracciata. Una serata carica di un’energia straordinaria e di tante aspettative, resa indimenticabile dalla presenza sul palco di uno degli artisti più acclamati e apprezzati dalla critica e dal grande pubblico. In quella notte offrì al pubblico di piazzale Fellini di immergersi nella sua poesia grazie ad alcune delle perle dei suoi album-capolavori indiscussi, dall’Era del cinghiale bianco a Gommalacca, da L’imboscata a fisiognomica.
Una carrellata tra i grandi successi di cui è stata disseminata una carriera lunga mezzo secolo, contraddistinta da uno sguardo alla contaminazione tra generi e linguaggi anche diversissimi, tra classica, rock e musica elettronica di cui fu un precursore. Un genio della nostra musica e non solo: era il 2007 quando Battiato venne a Rimini alla rassegna ‘Effetto doppler‘ curata da Nicoletta Magalotti in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Provincia per presentare ‘Niente è come sembra‘, il suo terzo film dopo Perduto amor e Musikanten, ultimo atto della Trilogia della spiritualità. Momenti di straordinaria bellezza, che sono in qualche modo diventati parte della storia della nostra Città”.