Cesena. Ecco il Piano urbano della mobilità sostenibile. Elaborato da Decisio con gli Uffici comunali.

Cesena. Ecco il Piano urbano della mobilità sostenibile. Elaborato da Decisio con gli Uffici comunali.
Conferenza stampa PUMS 10 agosto 2021

CESENA. Il cambiamento passa anche attraverso la mobilità. È questo il tema portante delle 11 strategie che definiscono il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) e relative all’integrazione tra sistemi di trasporto, sviluppo della mobilità collettiva, mobilità in sharing, rinnovo del parco veicolare e diffusione della cultura connessa alla sicurezza della mobilità. Dall’avvio del percorso partecipativo, e grazie ai diversi incontri con i cittadini, gli stakeholders, e gli attori che vivono il territorio (Scuola, Università, Associazioni, Movimenti ambientalisti), sono emersi precisi bisogni che articolano la visione futura di città sulla base di tre dimensioni di intervento: spazi e servizi multimodali; scelte e comportamenti delle persone; governance (ovvero l’insieme degli interventi che mirano a costruire un efficace modello organizzativo per la pianificazione futura dei progetti e servizi di mobilità).
Con il Piano infatti si intende accelerare la rigenerazione già intrapresa degli spazi pubblici al fine di renderli multifunzionali – pensati e progettati per ospitare diverse funzioni e andare incontro alle diverse esigenze delle persone – e multimodali – organizzati per essere permeabili ai diversi modi di spostarsi in base al contesto.

 Il PUMS, in base al contesto d’inserimento dello spazio nel territorio e la relazione con i luoghi presenti, propone nuovi ‘concetti di spazio pubblico’ che mettano al centro la persona e che facilitino le relazioni. In sintesi, occorre riprogettare gli spazi di condivisione dando ampio spazio alle ZONE 30, al fine di moderare la velocità dei mezzi in un contesto urbano, e creando una nuova proposta di riordino degli spazi di circolazione: per pedoni, biciclette, trasporto pubblico locale, traffico veicolare e logistico.

Alla base della visione futura (anche costruita attraverso la redazione del Piano urbanistico generale, del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e del Piano d’azione per l’energia sostenibile) c’è una città dove il sistema di mobilità non solo garantisce elevate condizioni di sicurezza e minore inquinamento ma dove l’organizzazione stessa degli spazi e delle destinazioni promuove forme di mobilità ‘attive’ a tutela del benessere della collettività.
Con la redazione di questo Piano della mobilità l’Amministrazione comunale punta l’attenzione sulla tutela del clima e dell’ambiente sostenendo scelte energetiche a minor impatto, aspetti per altro fondamentali, e guarda alla città del futuro, promuovendone la bellezza e l’attrattività, la salute prodotta da stili di vita sani ed attivi, e la crescita economica, considerando aspetti di sviluppo socioeconomico che nuovi modelli di mobilità potranno portare, valorizzando anche il cicloturismo.

 

Le 11 strategie sono:

1. Rigenerare e rifunzionalizzare gli spazi urbani per promuovere una mobilità più sostenibile;

2. Migliorare le prestazioni (comfort, sicurezza, efficacia, accessibilità) delle diverse reti e servizi di mobilità;
3. Favorire l’intermodalità e l’integrazione tra i diversi sistemi di mobilità;
4. Promuovere il “diritto a non muoversi” attraverso l’accessibilità digitale;
5. Favorire l’elettrificazione e automazione della mobilità;
6. Raccontare il cambiamento che si intende promuovere tramite iniziative mirate;

7. Predisporre la società al cambiamento di abitudini e stili di mobilità;
8. Premiare il cambiamento nelle scelte sostenibili di mobilità;
9. Favorire la creazione di sinergie intra- ed interistituzionali per una programmazione e progettazione di qualità;
10. Migliorare la conoscenza sullo stato attuale e le esigenze future dell’accessibilità cittadina;
11. Governare il cambiamento del sistema della mobilità cittadina

 

Strategie  articolate in 61 azioni nelle quali è data maggiore priorità agli interventi di gestione della domanda di mobilità e di riprogettazione delle infrastrutture e dei servizi esistenti, prima ancora della realizzazione di nuove infrastrutture e servizi al fine di: efficientare e razionalizzare la spesa pubblica, valorizzare il patrimonio esistente, limitare e mitigare gli impatti ambientali e altre esternalità negative.
Nella definizione delle strategie e delle azioni il Piano tiene conto di tre differenti scale temporali degli interventi possibili: breve periodo: misure attuabili immediatamente o nell’arco di 1-3 anni; medio periodo: misure attuabili indicativamente nei prossimi 3-5 anni, lungo periodo: misure incerte, attuabili nell’arco di 10-20 anni.

LINEE DI INDIRIZZO. Giovedì 25 febbraio il Consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo del Piano urbano della mobilità sostenibile: una Cesena sicura e in salute, una Cesena resiliente e che pensa al futuro delle prossime generazioni, una Cesena attrattiva, vivibile ed economicamente vivace e una Cesena inclusiva ed equa.
Veri e propri obiettivi che, nel breve, medio o lungo termine saranno declinati in azioni, interventi e nuovi servizi che potranno indurre i cittadini a scegliere modelli di mobilità che non preveda la prevalenza di spostamenti motorizzati, come di fatto avviene oggi.

L’approccio individuato si basa sull’ASI (Avoid, Shift, Improve o Evitare/Riddurre, Modificare, Migliorare), definito nel 2007 e adottato a livello europeo, per lo sviluppo e la sostenibilità del settore dei trasporti e della mobilità. Tale strategia è stata adottata dalla European Energy Agency (EEA) e dal United Nations Environment Programme (UNEP) con la sua approvazione nel Quadro politico comune per i trasporti e i cambiamenti climatici del 2009.

 

 

Nella foto l’assessora alla Mobilità Francesca Lucchi e il dirigente del settore Tutela dell’ambiente e del territorio Giovanni Fini

 

 

 

 

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