La mostra propone una galleria di ritratti a dimostrazione del geniale eclettismo di Anselmo. Francesconi è lughese d’origine, ma - nonostante appartenga anagraficamente alla 'scuola romagnola' dei Folli, dei Panighi, dei Ruffini - se ne distacca ben presto, scegliendo già nel 1945 l’Accademia di Brera, dove avrà come mentore il grande scultore Marino Marini (che nel ‘50 gli assegna la lode). Studia l’arte iberica in Spagna grazie a una borsa di studio e poi, nel 1951, si stabilisce a Parigi, dedicandosi per qualche anno esclusivamente alla scultura. Lavora poi a Milano, Panarea, Parigi e Londra, indirizzandosi poco a poco sempre più verso l’esperienza pittorica. Come ebbe a dire il critico Marco Valsecchi: 'le fusioni perfette come le opere antiche e l’equilibrio armonico delle immagini che suscitano gioia e turbamento insieme, lasciano trasparire il lavoro paziente dello scultore. L’incontro con queste opere riporta il visitatore in quell’epoca felice della storia dell’uomo, quando si inventavano le divinità e ogni immagine lasciava intravedere un mito. Francesconi ha creato le divinità pagane del nostro tempo'. L’esposizione, ad accesso libero, è visitabile il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; il 25 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.
MASSA LOMBARDA. Proseguirà fino al 10 febbraio la mostra inaugurata al Carmine di Massa Lombarda, in via Rustici 2, ‘50 anni di viaggio intorno al volto‘, con le opere di Anselmo Francesconi. La mostra propone una galleria di ritratti a dimostrazione del geniale eclettismo di Anselmo. Francesconi è lughese d’origine, [...]