L’appuntamento è stato organizzato per raccontare le esperienze di due progetti del PON-Governance, MadiAree-Next Generation City e Italiae, e per mettere attorno a un tavolo i suoi protagonisti: le Città medie (i capoluoghi di provincia) e le Unioni dei Comuni. Un confronto tra i meccanismi reali di cooperazione intercomunale e di collaborazione territoriale adottati da alcune Unioni dei comuni che oggi fanno registrare le migliori performance di rendimento, da un lato e dall’altro, le modalità di gestione di politiche, programmi e progetti, che le Città medie stanno disegnando e sperimentando per i loro territori, ben oltre i confini dei capoluoghi. Con il supporto di esperti, la riflessione vuol far fare un passo in avanti verso il percorso intrapreso nell’individuazione, al di là dei dispositivi istituzionali, di forme e strumenti efficaci per governare l’area vasta, migliorare i processi di sviluppo dei territori e affrontare, più attrezzati, le innumerevoli sfide. In questo ambito tra i relatori, collegato in remoto, anche il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione Massimo Isola che ha portato al seminario l’esperienza dell’Unione dei Comuni, una città diffusa che riunisce sotto un profilo politico amministrativo una popolazione di circa 90mila abitanti e un territorio di 600 chilometri quadrati gestito da una macchina che conta qualcosa come 500 dipendenti. All’appuntamento ha partecipato anche il vice sindaco di Faenza Andrea Fabbri.
ROMAGNA FAENTINA. Giovedì 24 marzo il presidente dell’Unione faentina,Massimo Isola, era all’incontro tenuto a Roma, nella sala conferenze dell’ANCI, l’associazione dei Comuni d’Italia, per partecipare al seminario ‘L’Unione dei comuni, un modello di gestione per le città medie?’. L’appuntamento era stato organizzato per raccontare le esperienze di due progetti del [...]