Editoriale

 

Non solo sport. Champions: siam in mano agli arbitri Uefa? Pizie e oracoli. Il gran lavoro del Mancio.

Non solo sport. Champions: siam in mano agli arbitri Uefa? Pizie e oracoli. Il gran lavoro del Mancio. S'allontana ancor di più il Ciuccio del golfo più fascinoso al mondo dai suoi inseguitori. Ormai lontani, tanto lontani che perfino la scaramanzia fatica a tener botta. Infatti come può più nascondere che lo scudetto sia ormai suo? A metà settimana ci sarà un secondo turno di Champions. Dove ad entrare in scena sarà proprio il Ciuccio. Prima vediamo e poi parliamo. Al momento quel che più ci interessa è il lavoro del Mancio. Che da ( grande) capitano di ventura s'è tirato su le maniche per far di necessità virtù. Intanto continuando a scoprire talenti che, caso mai ce lo fossimo dimenticati, nel paese dell'Araba Fenice possono spuntar da una soleggiata all'altra. Non solo punte, ma anche altri ruoli pronti al debutto. ' Oristano, Colombo, Bonfanti - assicura la 'rosea' -. Nuovi gol nel radar dell'Italia'. I POLLI DEL TRAMAGLINO. Rigore sì o no, quello non dato allo scadere di Juve- Rennes? Se i polli del Tramaglino prima d'azzuffarsi l'un contro l'altro avessero ascoltato quel che andavano dicendo i nostri alla fine delle loro gare, forse, avrebbero capito che, qui, in sta Europa che vuol giustizia sull'inghippo Qatar solo incolpando quattro o cinque italioti, non è che ci trattano con i guanti bianchi. Anzi, si fanno gli affaracci loro, sanza pudori. Un paio di anni fa al Diavolo non solo non diedero un rigore ma gli tolsero un tiro entrato in porta. Nel primo turno, poi, a lamentarsi non c'è stata solo la Juve, ma anche la Roma e la Lazio. Per Mou c'era un rigore eclatante; per Sarri un arbitro che se fosse andato a far qualche spesa per al mercato avrebbe reso onore alla categoria. Il problema nostro, si sa, sono i dirigenti alla Gravina e gli opinionisti alla Bargiggia. Oltre, ovvio, quei nasoni che amministrano città dove invece di far stadi nuovi preferiscono tenere in piedi quelli obsoleti. cogliere sia pur vetusti ma pericolosi e indebitanti.PIZIE E ORACOLI. Il figliol della Pizia, tal Bargiggia, che quando vaticina sembra l'incaricato dell'ufficio Promozione Premier in Italia, non manca mai l' occasione di celebrare il nostro scarso fare. Questi gli ultimi suoi invitanti 'oracoli ' : ' La Serie A? Poca cosa!'; 'Si sa che i campioni non vengono più qui ma in Premier'; ' Ormai siamo un campionato per pensionati scesi a passare ore felici e imberbi pronti a sgaiattolar Altrove'. Vaticina imperterrito il prediletto figliol della Pizia , dietro i fumi della ( mediatica) spaccatura che ( ieri come oggi ) separa ancora i devoti dal suo cadreghino. Senza offesa, ma che giova svalutar la storia nostra ? La quale, prima o poi, anche con una sola gamba, sempre che qualche indagine la si porti a compimento anche nell'immacolata Oltralpe, si riposizionerà senz'altro dove si è sempre assisa. Intendiamoci, può anche essere che ( al momento) siamo scivolatati dabbasso, ma come riportarci in alto se facciamo come quel/la commesso/a che al compratore che entra nel ( prestigioso) negozio consigliano : 'Fossimo in lei andremmo a comprare Altrove. Non vede che qui abbiamo solo roba da poco?'. Marcel olimpico battuto nei 60 m dallo sconosciuto Ceccarelli ad Ancona. La Bruni sale a 4,62 nell'asta, nuovo primato italiano. Le farfalle sono tornate a volare a Cuneo, tra gli applausi per loro e la Maccarani. Fantastiche quattro nella staffetta di biathlon in Germania: Comola, Wierer, Auhentalier e Vittozzi, oro storico davanti Germania e Svezia. Banchero e l'Italia ' Ci penserò a fine stagione'. Per quel che ci riguarda, non abbiamo bisogno d'aspettare tanto. Tanto per costui, quanto per il Pozz che, non bastandogli l'azzurro, se vuol mettere un piede da altra parte s'accomodi pure. Ce ne faremo comunque una ragione.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 14  febbraio 2023). S’allontana ancor di più il Ciuccio del golfo  più fascinoso al mondo dai suoi  inseguitori. Ormai lontani, tanto lontani  che perfino la scaramanzia fatica a  tener botta. Infatti  come può più nascondere che lo scudetto sia ormai  suo? A metà settimana ci sarà un secondo [...]

20 febbraio 2023 0 commenti

Non solo sport. Berlusca: lupo o agnello? Guerra, terremoti e senza pace. La ‘rossa’ vs Max e Toto.

Non solo sport. Berlusca: lupo o agnello? Guerra, terremoti e senza  pace. La ‘rossa’ vs Max e  Toto. Splende ancora d'azzurro il cielo dello sport mondiale. Negli sci femminile, due ori mondiali; nell'Europeo di ciclismo su pista tra ori, tre argenti, un bronzo. Nel rugby abbiamo perso con Francia e Inghilterra, per la prima volta con pari onore. E' stata svelata la 'rossa' 2023, quella che speriam conservi al Max la 'certezza' di avere come rivale solo le' frecce' del Toto, mitico ispiratore dei regolamenti in Fia. Sono iniziate anche le danze in Champions, con il Diavolo lesto ad aggiudicarsi ( 1-0) la prima con il Tottenham a San Siro. Appena uno sbuffetto al Bargiggia teorico della ' Serie A piuttosto scarsa' in attesa del ( virtuale) manone in piena fronte caso mai coloro che in finale Champions ci sono andati 11 volte , anche senza quei due o tre gol mancati all'andata, superata l'ondata dei puledri di lassù una volta abbassata la gabbia di partenza, riuscissero portare a casa un risultato positivo. Continua ad andar male anche allo spendaccione Mansur ( 0-1 contro il Bayern) che ( stando ai precedenti) ha messo di nuovo il piede nella fossa. Aspettiamo fiduciosi. Come fiduciosi resteremmo se le squadre di Serie A invece di sognare di emulare spendaccioni che a trovar danari non fanno alcuna fatica, cominciassero a sgombrare i nostri ( obsoleti) campi da soggetti vari , imberbi e pensionabili, che qui non possono che ritardare quella ' ripulitura' diffusa di cui tanto si sente il bisogno. ALTRO. Bisnonno Berlusca prima si dice deluso del buon zio Putin eppoi lo scagiona dando tutte le colpa della guerra ad un signore innominato . Salvo poi ricredersi, qualche ora dopo, non appena avere ripassato la favola del lupo e dell'agnello, dove a volere ingerire ( facili) bocconi ( solitamente) è il primo e non il secondo. Vince la destra alle regionali di Lombardia e Lazio. Chiare e abbondanti le preferenze, date da un elettorato ( di sinistra compreso) che se va avanti così tra due o tre turni di votazioni manco più vorrà sentire l'odore. Non si capisce bene come sta andando nel sud dell'Ucraina donde un esercito cento volte superiore non ce la fa a sbaragliare un coraggioso e picciol manipolo di contendenti. Un pò come capitò al milione di Persi contro i trecento Spartiati delle Termopili. Grande sgomento e dolore ha generato il terremoto tra Turchia e Siria. Dove si combatte da tempo immemorabile . Con ragioni tanto chiare che, qui, da noi, non le capisce nessuno. Tra lutti e rovine. Ma è proprio impossibile per l'homo sapiens intendere che invece di subire tragedie sarebbe meglio evitare ( almeno ) quelle umane?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 12  febbraio 2023). Splende ancora d’azzurro il cielo dello sport mondiale. Negli sci femminile, due ori mondiali;  nell’Europeo di ciclismo su pista tra ori, tre argenti, un bronzo. Nel rugby abbiamo perso con Francia e Inghilterra, per la prima volta con pari  onore. E’ stata svelata la ‘rossa’ [...]

15 febbraio 2023 0 commenti

Non solo sport. Calcio: anche in Premier si indaga! Via dalla Serie A chi non merita. Sci: valanga rosa.

Non solo sport. Calcio: anche in Premier si indaga! Via dalla Serie A chi non merita. Sci: valanga rosa. E che ci voleva a dire che ad innescare l'incredibile crollo del Milan ci sia qualcuno che, giovinastro di belle speranze mal consigliato dai famigli e non, immemore di vestire una delle due o tre più prestigiose maglie al mondo, non solo non mostra orgoglio ma neppure lungimiranza. Dicono che abbia chiesto un incremento del bottino di tre o quattro volte maggiore al precedente, fors'anche dopo aver preso impegni con qualcuna delle spendaccione che di tirar fuori danari dai loro cassetti non hanno problema alcuno. Un po' come altri, da noi, all'Inter e altrove, che se i nostri avessero mantenuto anche un briciolo del carattere dei padri loro li avrebbero mandati ' a far marchette' dove meglio credevano già da un pezzo. Tanto più che dove Araba Fenice alloggia, Gravina o Bargiggia o meno, è dimostrato che, prima o poi, si torna dove è giusto che sia una nazione che nel calcio tutto ha vinto, mancando la pentastella sulla maglia azzurra soltanto per un rigore spedito in cielo. Aria. Aria nuova. Anche a proposito di spendaccioni, che zoccolando con i loro cavalli stanno saccheggiando un ambito sportivo senza eguali. Sembra infatti che qualcuno in Albione, per non finire di nuovo isolata , si sia deciso a guardar chiaro nelle casse e nei registri di taluni di loro. Diventati, in meno che non si dica, i novelli padroni del movimento calcistico europeo. Portando una Lega a sbriciolare le altre; imponendo a Fifa e Uefa questo e quello, compresi un surreale Mondiale natalizio svolto tra le dune ed un altro prenotato ( sempre tra le dune) per il 2030. Ad essere ( finalmente) entrato nel mirino della Premier più saggia sembra quel City dello sceicco Mansur già insediato sullo scranno Eca al posto dell'improvvido nostro Agnelli. Il Club rischia l'esclusione, anche se non c'è da aspettarsela in tempi brevi. Interessante nel frattempo è sfogliare le ( presunte) violazioni commesse. In breve: violazioni di norme su entrate e sponsorizzazioni, aggiramento delle regole sulla ' remunerazione di allenatore e rosa', violazione del fair play finanziario, trasgressione delle norme ' sulla cooperazione e assistenza'. Con tal bagaglio il buon Mansur ha messo in bacheca: tre Premier, tre Coppe di Lega, una Coppa d'Inghilterra e due Community Shield. Secondo Deloitte il City è il club con più entrate nel 2022, oltre 730 mln euro, con un incremento rispetto all'anno precedente del 13% e introiti dal settore commerciale di 373 mln euro. A questo punto anche il viandante bulgare comprende il perchè tanti mercenari fan la coda per accasarsi colà, donde speriamo che qualcuno cominci ad avvertire che ( spesso e volentieri) tanta ( e unidiretta) pecunia olet, eccome! Coraggio dunque vecchia sana madre del calcio moderno, fatti forza, e allontana il predone che te lo sta maleodorando per meglio strappartelo dal grembo! MERCENARI E PROFESSIONISTI. Invece di far cori allo stadio li fanno dentro i giornali, le tivù pubbliche e private, i social. Ormai nel mondo della pelota c'è solo Premier, null'altro che Premier. Ricca, bella e brava. Un novello Eldorado, insomma, dove tutti i nascituri vogliono andare a trascorrere le loro ore liete. Più volte invece ci è capitato di chiedere se prima di celebrarla l'avessero anche indagata. Per via di tutti quei danari che piovono da ogni dove. Danari senza controllo. Non importa infatti da dove arrivino e chi li porta in cassa, tanto non maleodorano. Che siano di terroristi, guerrafondai e speculatori poco importa, chi se ne frega! L'essenziale è averli in abbondanza, da scialacquare, tanto che un portaborse può vedersi riconosciuto un compenso da presidente Fgci. Non parliamo poi di quel che mostrano in campo. Maratoneti-sprinter che riservano lo spunto decisivo alla fine dei tempi regolamentari e nei supplementari. Un po' come negli ippodromi. Non a caso quelli ( degli ippodromi) da tempo chiedono ( invano) con qual biada essi siano foraggiati.Le fantastiche rosa dello sci sfidano il mondo. Dopo l'oro della Brignone( combinata) è arrivato l'oro della Baccino ( super G). Si aspetta quindi la Sofia che speriamo ( al momento) pensi più alla libera che al santuario in costruzione. Speriamo anche che si sveglino i maschi, finora un po' scarsetti. Boom alle Strade bianche ( circa 7mila iscritti) che ormai vale una Monumento. Torna l'Italia d'oro agli Europei sulla pista. Dove le novità sono i velocisti. Con le donne pronte a sfatare il tabù cavalle olandesi. Non va bene il basket. Continua a primeggiare il volley. Mentre, per quel che ci riguarda, è la prima volta che abbiamo visto una nazionale azzurra di rugby battersi alla pari con la francese, seconda nel raking mondiale.

    LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 1 febbraio 2023). E che ci voleva a dire che ad innescare l’incredibile crollo del Milan ci sia  qualcuno che, giovinastro di belle speranze mal consigliato dai  famigli e non, immemore di vestire una delle due o tre più prestigiose maglie al [...]

8 febbraio 2023 0 commenti

Non solo sport. Serie A: tornano i fondi. Riforma Fifa. Spettacolo Premier? Meglio la festa sul Golfo.

Non solo sport. Serie A: tornano i fondi. Riforma Fifa. Spettacolo Premier?  Meglio la festa sul Golfo. A volte ritornano dice la 'rosea'. Parlando dei fondi private equity che vorrebbero ancora investire sulla negletta Serie A. Con molte ( e significative?) novità rispetto alle precedenti proposte. A dimostrazione che un campionato per decenni ai vertici del movimento calcistico mondiale non ha lasciato dietro di sè solo cocci e nostalghie. Le Lega di Serie A, per anni sede di divisioni e lacerazioni, dovrebbe adesso di nuovo decidere. Nelle prossime settimane potrebbe optare per un poercorso guidato da uno o più advisor per redigere un'analisi più dettagliata delle diverse opportunità. Con pro e contro. Una decisione immediata non è alle porte. Ma è anche vero che i magnifici signori della Lega non hanno molto tempo per decidere ( finalmente) per il bene comune. Con tre possibilità, ammonisce la 'rosea': fondo private equity ( ultimamente proposte introiti per circa 1,7 mld) , partner finanziario o nessun cambiamento.AGENTI E PROCURATORI. Agenti e procuratori, sono ormai loro ( grazie a protezioni varie) a dettar contratti nel calcio. Lo hanno capito perfino gli Under 15. Ora che è finita la pandemia la spesa dei club sui trasferimenti è tornata a volare alta. Aumentata è anche la spesa per compensi ai cosiddetti intermediari riportandosi ai livelli 2019. Che secondo quanto pubblicato nel report Fifa Intermediarles hanno speso nelle sessioni di calciomercato 2022 ( nientemeno ) che 572 mln di euro ( 628 mln di dollari) per i costi di mediazione sia in entrata che in uscita. Facendo un balzo in avanti del 24% rispetto al 2021. Con ulteriore primato per i compensi pagati da parte dei club cedenti: 413 mln di euro più di quanto registrato nel 2019. Per i rappresentanti dei club, invece, la somma sborsata è stata pari a 158 mln di euro, la seconda più alta di sempre. In buona sostanza, agenti e intermediari nei tre anni funestati dal Covid hanno incassato, soltanto per i trasferimenti internazionali, 1.6 mld di dollari. Sborsati da chi? Stando alla Fifa, 19 dei primi 20 club per spesa sul mercato appartengono alle prime cinque leghe europee, con United, Barca e Liverpool in testa ad una classifica con ben 11 società di Premier presenti. A questo punto anche al viandante bulgaro vien da chiedersi se la riforma annunciata dal buon Infantino è ancora in pista o no, per sanare la ( cosiddetta) liberalizzazione concessa nel 2014. Vero è che lo scorso 16 dicembre a Doha ( e ti pareva ) il Consiglio della Fifa ha approvato il nuovo regolamento. Che, formalmente, ora esiste.CALCIO SPETTACOLO? Il buon Vocalelli assicura ' Così è in tutta Europa, anzi in tutto il Mondo, perchè il calcio nelle espressioni più alte è una promessa di spettacolo e divertimento. Questo ha fatto la differenza ( negli ultimi anni) tra il nostro campionato e quello altrui. Con grande difficoltà a venderlo. Perchè il pubblico, e non solo il tifoso, ama appassionarsi ed è disposto a ritagliarsi due ore solo se c'è la forte e concreta possibilità di 'gustarsi' e non solo vedere una partita in tivù. Da noi, francamente, anche a livello di vertice, non è così scintillante da meritarsi, magari dall'altra parte del Mondo, un'attenzione da prima visione'. Messo così ci sembra il solito imbelle piangina. Con qualche bagliore e un cumulo d'ombre. Intanto chi l'ha detto che per fare spettacolo occorra mettere in campo dei forsennati più adatti ad ippodromi che a campi di calcio? A noi, che tutto tutto abbiam vinto, piace la tecnica ma ancor più l'arte. Se non altro perchè per far galoppar cavalli fin oltre i tempi regolamentari bisogna anche adeguatamente foraggiarli. Con bresaola della Valtellina o stoccafisso dei mari del Nord? Noi, con tutto quel che accade, ce lo stiamo chiedendo. Semmai il nostro problema è liberarci di un certo quantitativo di dirigenti del Menga, di commentatori che più che giornalisti, scrittori e poeti sono portaborse, scribacchini e poetastri, di stadi obsoleti e di amministratori che, come il nasone assiso sotto la bella Madunina, piuttosto che farlo preferisce farselo soffiare. Per noi, purtroppo, memori dei padri che come le calighe romane non temevano al mondo alcuno, spettacolo non è riempir l'ore d'un annoiato ma, una volta cucito lo scudetto addosso con l'aggiunta ( deciderà Eupalla ) dell' innominabile, veder esplodere la gran festa che attraverserà di certo i mari.

LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal 20  al 31 gennaio 2023). Addio a Carlo  Tavecchio, 80 anni, presidente Fgci nel 2014, che ( con grande coerenza)  lascia nel 2018 per il mancato Mondiale in Russia. A lui si riconosce una vita tra aiuti umanitari e una visione politica. Un uomo serio, dunque, non [...]

31 gennaio 2023 0 commenti

Non solo sport. Le buone ragioni di Andrea Agnelli. Le paure sulla salute di Dino Baggio. Il ‘vero’ Messi?

Non solo sport. Le buone ragioni di Andrea Agnelli. Le paure sulla salute di Dino Baggio. Il ‘vero’ Messi? Non ci par vero, eppur stavolta qualche ragione dobbiamo riconoscere a suffragio del buon Andrea mandato in esilio dal cugino El...kann de Trieste che della famiglia speriam non sia il primo della generazione che smucchia quanto ereditato da geniali e operosi padri. Infatti quel che l'Andrea va dicendo sui movimenti del calcio continentale è ( in gran parte) sacrosanto. Infatti qui il gambone se lo sono preso non tanto quelli d'Albione che nella recita fan la parte delle comparse senza manco più un seggiolino in lor possesso nei magnifici stadi ceduti a foresti. Piombati come Attila e gli Unni suoi da ogni parte del globo in quella che si dice Premier per accumular colà danari in indefessa quantità col pretesto del comune culto dell'ineffabile Eupalla , la protettrice dei campi da calcio. E' da tempo che andiam chiedendo se dove s'ammucchia copioso danaro ci sia anche qualcuno che si fa domande. Tipo: come mai così tanto ? E per qual scopo o motivo? Eppoi: risulta ' 'tonso' o 'intonso'? Sì perchè se a taluni è concesso di far il comodo loro ed al tri no, la partita è dispari anche perchè non più decisa sui campi ma altrove. Sul Qatargate aspettavamo che coinvolgesse chissà chi, invece sembra che vogliano darci da bere che sono bastati quattro 'scalcagnati' italioti, una morosa greca con moroso italiota, un belga di origini italiote e un presidente Fifa pure lui italiota, per far disputare uno strano Mondiale tra dune di sabbia non tempo debito ma sotto Natale. Anche la questione Juve, non sembra posta come dovrebbe, ovvero clara e imparziale! Non siamo affatto bianconeri, eppure quel voler lasciare intendere che certe 'porcate' possa averle fatte soltanto la prima della classe e non anche qualcun altro/a, con i chiar di luna che splendono su tutte le casse delle squadre italiane ed europee, non convince chi pappagallo per sua sventura a non è. Strano a dirsi, ma nell' attesa della mazzata finale che le potrà giungere da quell'Uefa del buon Caferin ( se non erriamo, gran genialata dell'indimenticato Tavecchio) che continua imperterrita a concedere 'disinteressato ' uso del fair play finanziario tanto a chi i danari non sa dove scialacquarli quanto a chi i danari non sa più dove trovarli. In tal contesto, ovvio che il solo torneo dove si canta e balla sia quello della perfida Albione. Dove ' pecunia non olet' attrae più mercenari che nelle città del rinascimento, talentuosi o meno non importa, ma che come ammonisce il buon Andrea potrebbero costringere il resto d'Europa a mandarlo a quel paese. Che non sarebbe un problema più di tanto. Nè per il resto d'Europa nè per la perfida Albione, che altre volte s'è isolata o auto isolata. Del resto ' cui prodest' partecipare ad un torneo dove i campi da gioco sono stati trasformati in ippodromi? Zeppi di corridori, orfani d'artisti? E che, prima di celebrarli, che male c'è chiedere di qual foraggio sono nutriti? Come, purtroppo, per altre epoche, dobbiamo fare anche qui da noi. LE PAURE DI DINO BAGGIO. Sostanze proibite nello sport ? Nel calcio? Di qualche anno fa e oggi? Di qualche anno fa cominciano ad arrivare più che risultati risposte a quanti, come Dino Baggio, si chiedono se quanto a suo tempo somministrato sia rimasto nell'organismo e in qual entità. Le precoci morti di campioni cinquantenni non solo hanno scosso ma anche suonato un campanello d'allarme inascoltato. Dice Baggio: 'Sono preoccupato, lo ammetto. Tanti morti, tante persone ancora giovani, non sono normali. Un'indagine seria andrebbe condotta'. E se indagine riparatoria andrebbe fatta per il passato, indagine preventiva sarebbe urgente oggi. Da noi come in Europa. Dove ad imporsi sono tornei celebrati per la loro debordante ' consistenza' fisica. Intensa, decisiva più alla fine che all'inizio dei tempi regolamentari, nevrotica quanto flipper di giovanile goduria. Prestazioni che anche al viandante bulgaro pongono la domanda: ' Ma che danno da mangiare, a quelli, che più che uomini sembrano cavalli?'.BARCA GATE. Insulti a volontà per Messi e Piquet. Il tutto all'interno del Barca Gate. Donde di polvere sotto i tappeti ne vien messa a volontà. Come invece, molto difficilmente, può accadere da noi che, per via del sole che brilla tutto l'anno, i nostri panni amiamo asciugarli al balcone. In Cataluna qualcuno vorrebbe che certi contratti ( Messi e Piquet ?) fossero pubblicati per far meglio conoscere la vera indole di certi fenomeni. Non entreremo nei particolari, peraltro già dibattuti sulla stampa ( non solo) spagnola. Ciacola sul Messi un tal Gomez Ponti a Maria Bartolomeu, ex presidente Barca: ' Pensa, questo nano ormonizzato ardiva perfino a far la squadra all'allenatore'. E ancora ' E se le cose vanno male, presidente, non tagli i salari a me ( cioè Messi) e a Suarez ma ad altri'. E così via. Qui ci sovvien il Maradona che avrà pur avuto una vita privata sciagurata ma che almeno quando scendeva in campo i meriti erano tutti suoi e non d' altri. Peraltro ( dal 'nano') manco considerati?

LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal 20  gennaio 2023). Non ci par vero, eppur stavolta qualche ragione dobbiamo riconoscere a suffragio del  buon Andrea  mandato in esilio dal cugino El…kann de Trieste che  della famiglia speriam non sia il primo della generazione che smucchia quanto ereditato da geniali  e operosi  padri. Infatti quel che [...]

20 gennaio 2023 0 commenti

Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione?

Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione? Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l'altro come foglie d'alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ' re' del pallone verdeoro al gentleman iridato parmigiano, dall'implacabile tiratore serbo al 'topolino' combattente nato e cresciuto tra Stradivari , voci e volti d'altro pianeta. A tutti il nostro saluto riconoscente. Continuando a guardare oltre. Alle nostre giornate più solitarie. Segnate dai virus e dalla guerra, dal calo delle nascite e dall'addio di un Papa che nel silenzio degli ultimi suoi anni ha indicato qual via seguire per superare l'impasse che ' paralizza' da secoli la nascita di una nuova ( urgente) grande Nazione. Intanto è finito quel surreale campionato d'inverno tra le dune. Aggiudicato all'Ital-Argentina, ma solo perchè la nobiltà del pallone ( Brasile, Italia e Germania) s'è ( più o meno volontariamente ) esclusa dalla lotta. Sono ritornati i campionati nazionali. Da quello strombazzato e ancora non indagato che continua ad attirare danari in oltre Manica, al nostro che infinite schiere di eredi imbelli hanno già battezzato ' di passaggio', ovvero, un mix tra oratorio, Baggina e vetusti pensionati in cerca dell'ultima gloria. Abituati come siamo stati dai nostri padri, per noi 'di passaggio' ci sono solo chi queste amenità predica e chi gliele lascia diffondere. Onde per cui, tanto per essere clari, abbiamo provveduto a disdire Calcio Sky per farlo meglio godere a chi crede sia ( davvero) il top. Con quei podisti scattisti che si giocano la contesa ( prevalentemente) negli ultimi quindici minuti se non ai supplementari. Spettacolo, spettacolo, sempre più in mano a nababbi, non certo arte, arte, sempre più povera di artisti. FRASI E ALTRO. ' Darei la vita per il Monza' giura l'Adriano, dimenticando che la sua l'ha già donata ad un'altra squadra. ' Se il nasone milanese non ce lo farò fare andremo altrove' sbottano il Diavolo e la Beneamata che se credono di fare un nuovo San Siro laddove continuano a portare progetti di tempo da perdere ne avranno a josa. ' Massime precauzioni. Misure più strette per i viaggi degli ultras' cantano in coro Governo, Leghe, Figc e Polizia decisi a colpire la responsabilità individuale. Colpire? Giusto ma come e quando? ' E adesso voglio due ori mondiali' assicura Stano. Ammirevole. Anche se, a dir il vero, a noi ne basterebbe anche uno solo. ' Leclerc da titolo e motore al top. Se la Ferrari non farà errori ... ..' pronostica il Gerhard, ex pilota della 'rossa'. Obliando chissà perchè di rimarcare che il tizio che ha sostituito il buon Binotto mandato a pescare sul Lemano altro non è che il testimone di nozze del buon Toto, per noi tutti il tiranno di Vindobona. che si dice aspiri ad oscurare nientemeno che la gloria del Drake, il solo ( al momento) assiso alla destra del padre degli dei.

LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal 12 gennaio 2023). Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l’altro come  foglie d’alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è  più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ‘ re‘ del pallone verdeoro al  gentleman  iridato [...]

13 gennaio 2023 0 commenti

Non solo sport. 2023: speriamo che sia (più) buono! Torna il virus cinese? ‘O’ rei’ nell’Olimpo degli eterni.

Non solo sport. 2023: speriamo che sia (più) buono! Torna il virus cinese? ‘O’ rei’ nell’Olimpo degli eterni. E mentre l'insana guerra sul suolo d'Europa continua ( non si sa perchè) ad ammazzare uomini, donne bambini e a distruggere anni di lavoro e sacrifici, c'è il ritorno del Covid. Sempre spedito dalla Cina al resto del Mondo, ma visto che questa è la seconda volta diventa ovvio chiedersi se quelli ' lo fanno e ce lo mandano' ? Con tanto di piagnucolosa messinscena, si sa, perchè a passare da ' brutti e cattivi' non ci stanno manco i compagni di merenda dei criminali più incalliti della storia antica e recente del Pianeta. Qui speriamo che i nemici d'Europa comincino a capire che affrontare chi vuol diventare il nuovo padrone del mondo a mani nude, e in ordine sparso, non è proprio più il caso. Occhi ben aperti, dunque, anche perchè se dovessimo giudicar male siamo sempre pronti a chiedere venia mentre se dovessimo riprendere a contare morti e sgallonati ( magari ) in misura esponenziale rispetto alla prima moria chi mai ci potrà salvare dalla fine della nostra civiltà? Ci ha lasciati anche ' o' Rei', 82 anni, dopo lunga e sofferta malattia. Il mondo ( non solo del calcio) lo piange. Senza dimenticare quella domanda che lascia il tempo che trova : ' Ma è stato lui il più grande del calcio, o altri lo hanno poi superato?'. Il calcio ( moderno) conta già oltre 120 anni. Un lasso di tempo che ha visto succedersi epoche diverse. Che rendono davvero difficile far confronti, tanto le cose sono cambiate da una fase all'altra. Eppoi sentire ( tanta ) gente che fatica a coglier il presente parlare di tempi lontani di cui non solo non ha memoria ma manco l'immaginazione, vien da invocare la pazienza di Giobbe. E comunque, per non disgustare il gioco e suoi giocatori, chi altri può giudicar chi sia stato il ' più grande d'ogni tempo' se non qualcuno ( o qualcuna ) presente dall'inizio dei tempi ? Come la ‘ rappresentativa’ azzurra che, per la verità, esordì all’Arena di Milano il 15 maggio del 1910, in maglia bianca, umiliando la Francia con un 6- 2. Concessa la rivincita , sempre a Milano, e travolti gli avversari con un 9-4, si vestì ‘per l’ultima volta in maglia bianca’ visto che, l’anno dopo, contro l’Ungheria, ‘ si tingerà d’azzurro’ per omaggiare ( si disse) i colori araldici di Casa Savoia. Che dice la maglia azzurra? ' Credo che i giocatori che abbiano calcato i campi da calcio sul Pianeta li ho incontrati tutti o giù di lì. Certo che valutare soggetti avulsi dalle condizioni dal loro tempo complica un poco le cose. Posso però dire ( se questo può servire a metro di giudizio) chi tra i tanti mi ha messo in più grave ambascia. Senz'altro quel ragazzo nero che nella finale mondiale del '7o volò in cielo per girare con un colpo di testa nel angolo basso alla sinistra del nostro portiere un pallone che mi ha sbalordito. E così anche quel piccolo italo-argentino che ad Italia'90 si prese sulle spalle una squadra che portò in finale con prodigioso lancio verso un altro italo argentino lesto a depositarlo in rete. Ovviamente ho avuto il modo d'incontrare anche i più celebrati del tempo presente, con tanti trofei vinti in prestigiosi club ma abbastanza pochi nelle nazionali. Dico solo che di costoro, senza far confronti tra passato e presente, ultimi mesi esclusi, dove non c'ero, non trovo molto da citare, o meglio, da raccomandare agli Omero dei nostri giorni '.Che non se ne possa più del calciomercato a tutte le ore dell'anno è noto. Tra le pieghe chi non si sopporta più sono, oltre ai tanti sapientoni colà impiegati, tutti quei fenomeni che hanno come hobby far le pulci laddove gli hanno dato credito e companatico. Non squadre da operetta, ma Juve, Milan, Inter etc. Da qualche tempo tifiamo perchè i soggetti alla Perisic se ne vadano altrove, eppure l'elenco s'è rinfoltito. Infatti i fenomeni abilitati farla cadere dal cielo sono cresciuti a dismisura. Nel Milan, nella Juve, nell'Inter e così via. Ma a codesti nessuno spiega ( o ha spiegato) che un conto è vestire certe maglie sia pur con qualche entrata in meno e un altro è farsi imbottire di danari dove gli anni trascorrono di corsa senza lasciar segno o quasi? Per loro, dalle nostre parti, la parolina ' eterno' non la sprecherà di certo nessuno. E neppure si verseranno lacrime davanti a bandiere pronte a garrire alla bisogna. Contenti loro, contenti tutti! L' importante però è che vadano a rompere ben lontano dal nostro calcio che non solo sopravviverà ma che proprio senza di loro potrà ritrovare altre ( non mal odorose ) risorse per stare laddove Eupalla da sempre lo vuole.

  LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal  28 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023). E mentre l’insana  guerra sul suolo d’Europa continua ( non si sa perchè) ad ammazzare uomini, donne bambini e a distruggere anni di lavoro e sacrifici, c’è il ritorno del Covid. Sempre spedito dalla Cina al resto del Mondo, ma visto [...]

30 dicembre 2022 0 commenti

Non solo sport. Ciclo: la Boucle 2024 dall’Italia. Grazie, fratello Tour! ‘ Cui prodest’ il Mondiale tra le dune?

Non solo sport. Ciclo: la Boucle 2024 dall’Italia. Grazie, fratello Tour! ‘ Cui prodest’  il Mondiale tra le dune? Due parole sul Santo Natale. Che non è magia, con tanto di maghi, maghini e maghette immaginari, ma evento santo , il più decisivo della storia dell'umanità. Che qualcuno vorrebbe scomparso dal vivere ( cosiddetto) quotidiano, ma che se ben lo si guarda non solo non è scomparso ma è in fieri, o meglio, ancora tutto ( o quasi) da realizzarsi. Per quel che invita a praticare: ' Ama il prossimo come te stesso', oppure: ' Amate gli altri come io ho amato voi'. Invito, per vari motivi, in due millenni assai spesso disatteso, perchè dovrebbe camminare sulle gambe degli uomini che, si sa, per quel che di libero arbitrio posseggono, preferibilmente, amano più loro stessi che il prossimo. Foss'anche in difficoltà o immacolato come gli occhi di bambino. Che qualcuno, non si sa per qual titolo o diritto, continua a massacrare, qua e là, pel mondo. E perfino nella leggiadra Europa che di guerre ( e nefandezze umane ) non è mai sazia. Altre due parole spendiamo per lo sport. A partire da quel Mondiale di calcio che se tirassero ( davvero) fuori dal cassetto, o meglio, dai conti correnti sparsi sul Pianeta, risulterebbe di certo ' un Mondiale di calcio mai visto', o meglio ' mai tanto caro', come dev'essersi scordato di dire il buon Infantino, calabrese svissero padrone della Fifa per quel che è riuscito a imporre, tranciando i campionati d'Europa, per andar a disputare un pleonastico torneo nel surreale clima pre natalizio tra le dune. Dove, con qualche rigore di troppo, e con infiniti fans pronti alla bisogna, ha vinto una squadra sulla quale i media avevano fatto da tempo il titolo d'apertura: ' E ora, chi è più grande il Messi del Barca mai visto o il Diego del Calimero golfo di Partenope?'. Per quel che riguarda lo sport azzurro, invece, esclusi basket e rugby, non abbiamo altro che cantare gioie. Alcune mai viste, come nel nuoto e atletica; altre confermate, come nel volley o nel motociclismo. E comunque tali e tante da far sbottare il buon Malagò presidente Coni: ' Siamo in vetta al mondo!'. Che per movimenti ( spesso ) senza dirigenti ( es. calcio, basket e rugby),impianti ( es. ciclismo su pista e slittino) e adeguata copertura di autorità e media ( es organi stampa e tivù che favoleggiano solo su altri mondi) è un tal prodigio che solo un Paese dove deve aver trovato nido l'Araba Fenice può permettersi. Per quanto ancora non si sa. Come non si sa in che mani sia finita la 'rossa' che il giovin erede di illustre dinastia piemontese ha affidato al cerbero francofono che, al momento, come referenza principale, ha quella d'essere stato testimone di nozze del Toto sovrano di Vindobona, che ( da quel che si dice) fin dalle fasce sogna di poter 'emulare ' il genio del Drake, soprattutto nelle notti lunghe, insonni e vane. LE BEAU GEST DE LA BOUCLE. Se c'è un ' gesto' che ci ha colto di sorpresa rendendoci immensamente felici quello va attribuito agli organizzatori de la Grand Boucle. Un gesto lungimirante, coraggioso e che più che allo sport sembra mirare alla nuova Europa che sta faticosamente nascendo. Si sa che per noi, quando si parla di giro in bici si pensa solo e soltanto al Giro che veste di rosa. Dopo inumane imprese lungo strade festose e affollate che hanno visto crescere tanti di quei campioni da dar corso ad una mitologia agonistica che può confrontarsi con quella antica. Campioni ineguagliabili, che la Grand Bouche viene ad onorare. Senza sminuirsi, anzi, accrescendo il suo fascino, che ( sempre per noi) può ( ora) affratellarsi a quello del Giro. Infatti, d'ora in poi, entrambi potranno camminare l'uno a fianco dell'altro, inter pares, quali Alma Mater del ciclismo, per diffondere e continuare nel mondo una epica sportiva che ( certo ) sarebbe stato meglio togliere a tanti suivers odierni con mala conoscenza e breve memoria per affidarla a chi di epica s'intende. Al momento, dell'evento 2024 sappiamo che come prima tappa partirà da Firenze ( città di Bartali, Magni e Nencini), per arrivare a Rimini ( Romagna di Baldini, Vicini e Pantani). La seconda tappa invece volerà da Cesenatico a Piacenza, mentre la terza punterà su Pinerolo, per omaggiare quello che ( pur con tutto il rispetto per l'immensità del ' Cannibale' e senza toglier credito allo storico Pier Bergonzi ) resta l'ineguagliabile Airone da Castellania, che di Giri ne ha vinti cinque e di Tour due. Senza dimenticare però che per la guerra e gli infortuni non ne ha potuti fare tanti di più. In Francia, ad esempio, potè andare solo tre volte, con l' incredibile doppietta Giro/Tour nel 1949 e 1952.

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 26 dicembre 2022). Due parole sul Santo Natale. Che non è magia, con tanto di maghi, maghini  e maghette immaginari,  ma evento santo , il più decisivo della storia dell’umanità. Che qualcuno vorrebbe scomparso dal vivere ( cosiddetto) quotidiano, ma che se ben lo si guarda non solo non è [...]

27 dicembre 2022 0 commenti

Non solo sport. Terza stella all’Ital-Albiceleste. L’immenso Greg. Volley azzurro, un’impresa dopo l’altra.

Non solo sport. Terza stella all’Ital-Albiceleste. L’immenso Greg. Volley azzurro, un’impresa dopo l’altra. Ora che tutto s'è consumato, possiamo anche noi dire la nostra. Su un Mondiale che il buon Infantino e i suoi ( tanti) fans vorrebbero indicare qual esempio per le sorti future del calcio mondiale. Ma che per noi, e chissà per quanti altri, resta una visione insolita, diciamo pure surreale, con quegli stadi ad aria condizionata concentrati su un ritaglio di assolato deserto pronti ( si dice) ad essere smantellati per andare a ricostruirsi chissà dove. Un po' come quei miraggi che tra le dune son di casa, E infatti citarli non appare del tutto improprio, perchè se andiamo a ripassare quanto accaduto, che altro sono stati i ' passaggi' sotto il sole di Brasile, Spagna, Inghilterra e Portogallo, tanto per citare dei non sconosciuti? E che è altro se non un miraggio come il primo tempo dei Galletti appisolati campioni in carica davanti alla truppa di brevilinei italo-albiceleste ? E non parliamo dei supplementari, dove il rapido combinarsi del risultato ha costretto più volte e più volte a stropicciarsi li occhi. E se non miraggio che altro è stato quel piccolo genietto argentino che nella circostanza stava prodigiosamente attingendo all'energia dei suoi avi, recanatesi come il cantore dell'Infinito? Il Belpaese, e non solo Napoli , che di miraggi spesso e volentieri campa, ovviamente, per la gran parte, ha esultato quando esauriti i miraggi è comparsa la realtà. Che questa volta premia con la terza stella la squadra di calcio d'un Paese che è impossibile non sentire tricolore. Con tutti quei nomi e cognomi del tutto identici a quelli che lungo la Penisola s'incontrano quotidianamente per strada. Con i quali ( tempo fa) non era ( certo) facile mantenere contatti visto che s'erano stabiliti in un altro emisfero. Spiace solo un po' quando alcuni di questi 'faccian finta' di non avere mai avuto bisnonni(e), nonni(e), padri( madri), fratelli(e), amici (che). Non pretendiamo che scelgano come quelli del Marocco che nati in Europa al richiamo della 'patria' si sono ( encomiabilmente) vestiti dei colori suoi. E però, se è vero che per trovar fortuna i nostri dovettero ( tempo fa) viaggiare con valigia spoglia, si chiedano ( oggi) chi, al sol partire, gli ha raccomandato quel ' qualcosa' che consente loro di materializzare perfino miraggi del deserto. E comunque onore anche ai cugini, scomparsi e riapparsi durante il surreale confronto, grazie soprattutto a quel prodigioso Kylian , scarpa d'oro del Mondiale, che ha trascorso l'infanzia in una famiglia italiana, con mamma Beatrice, papà Nicola e i loro tre figli, tutti rossoneri. Ora i media ( e i social) si sbracceranno per dire la loro. Anche perchè il titolo della favola l'avevano in serbo da un bel pezzo: ' Chi è più grande tra Maradona e Messi?'. Dal qual titolo però ci esentiamo, anche perchè finchè non arriverà qualche altro ' profeta' tutti vorranno dire la loro. A torto o a ragione. Con fiumi di parole. In fondo, non è giusto così? Ultimo week end. Cominciamo con lo sci donde la nostra ( infortunata) Sofia si è aggiudicata la libera di Coppa a S.Moritz, mentre la Curtoni è arrivata seconda nel SuperG con la Sofia al quinto posto. Bassino s'era invece aggiudicata il Gigante al Sestriere. Ennesima grande impresa del volley azzurro nel Mondiale per club in Turchia. Le 'pantere' di Conegliano si sono aggiudicate l'oro battendo con un sol prodigioso colpo: Boskovic, Gabi ed Egonu. Le tre nababbe 'turche' in un mondo dove più che il danaro conta qualcos'altro. Dopo di che, qual altro titulo sfugge al volley azzurro? Chiudono con 16 medaglie ( un argento in più rispetto al record) i ragazzi del nuoto. Ormai potenza mondiale in vasca lunga, corta e mare aperto. Soprattutto grazie a king Greg, che non capiamo come ci si attardi a riconoscere come uno dei più grandi talenti in acqua mai apparsi sul globo. Nel frattempo aspettiamo la rigenerazione del settore femminile, orfano Pellegrini. Sarebbe bastata qualcuna di loro per valicare quota 20 medaglie. A margine, si fa per dire, il nostro Pellegrino s'è presa la soddisfazione di battere in Coppa sci di fondo, specialità sprint a tecnica libera, nientemeno che sua maestà Klaebo. E se dai campi di gare abbiamo avuto gioie non possiamo omettere due dolori giunti altrove. La scomparsa del grande, amato, indimenticabile, Sinisa e di Mario Sconcerti, cantore geniale dello sport dei tempi nostri.

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 19 dicembre 2022). Ora che tutto s’è consumato, possiamo anche noi dire la nostra. Su un Mondiale che il buon Infantino e i suoi ( tanti) fans vorrebbero indicare  qual esempio per le sorti future del calcio mondiale. Ma che per noi, e chissà per quanti altri, resta una [...]

19 dicembre 2022 0 commenti

Non solo sport. Qatar: finale Giroud vs Messi. Juve e ‘rossa’ in vendita? Chi fermerà l’El… kann de Trieste?

Non solo sport. Qatar: finale Giroud vs Messi. Juve e ‘rossa’  in vendita? Chi fermerà l’El… kann de Trieste? Presentimento sbagliato, perchè in finale al Mondiale del deserto vanno Francia e Argentina. La Francia con le sue due squadre ( una in campo, l'altra in panchina) e l'Argentina con il suo Leo, che i media si affrettano a celebrare come il Diego di imperitura memoria. Entrambe raggiungerebbero le tre stelle, comunque una ancora in meno dell'Italia del Mancio che potrà tornare in lizza per la pentastella solo tra quattro anni. Buone nuove dall'Italia del nuoto ai mondiali in vasca corta. Con ancora in alto il grande Greg, che sarebbe ora di cominciare a considerare come uno straordinario protagonista del nuoto mondiale di tutti i tempi. Perchè se è vero che altre stelle splendono qua e là , difficile è trovarne una come lui. Inimitabile in vasca, olimpica o corta poco importa, e in acque libere. Continua a perdere l'Armani del basket, forse per emulare quelli del rugby che se non trovano ogni tanto qualche ferro da cavallo manco sanno che esistono. Finale tutta italiana al Mondiale per club del volley, impegnativa presenza invece della sola Conegliano in Turchia per il mondiale femminile per club. Conegliano, se non andiamo errati, orfana della Paoletta, passata armi e bagagli a godersi romantici ( e retribuiti) tramonti sul bosforo. Sulla Juve ciacole che non escludono la vendita della società non appena risanata. Intanto al posto del buon Binotto, brava persona, ottimo ingegnere che speriamo non traslochi in toto alla concorrenza, piove dal cielo tale Vasseur alla 'rossa' . Che speriamo non sia anche lei in vendita, pur se già in mani francofone. Di tal Vasseur si dice sia stato testimone di nozze del tiranno di Vindobona. Non lo sapeva l'El...kann de Trieste? Perchè, se tanto dà tanto, donde finirà il made in Italy ? Il 'Qatargate' lo scandalo per corruzione che coinvolge Qatar ed Europarlamento si allarga. Emergono infatti nomi e cifre elargite a vario titolo a più soggetti. 'Per ottenere- si legge - un trattamento di maggior favore( per il Qatar) , politicamente ed economicamente, e per far tacere la politica Ue rispetto alle continue accuse di violazione dei diritti umani e dei lavoratori stranieri'. L'indagine della magistratura di Bruxelles ha sollevato il coperchio su ' diversi casi di corruzione'. Ad essere nell'occhio del ciclone ci sono anche l' ex euro deputato Pd Antonio Panzeri, il suo assistente Francesco Giorgi. Luca Visentini e Nicolò Figà-Talamanca. Nella lista delle persone in stato di arresto c'è pure Eva Kalli, compagna di Giorgi, socialista greca e uno e una dei 14 vicepresidenti dell'Europarlamento nella cui abitazione gli agenti hanno trovato ' borse piene di contanti'. Su altri ' dettagli' dell'inchiesta in corso, al momento, rimandiamo.

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 15 dicembre 2022). Presentimento sbagliato, perchè in finale al Mondiale del deserto vanno Francia e Argentina. La Francia con le sue due squadre ( una in campo, l’altra in panchina) e l’Argentina con il suo Leo, che i media si affrettano a celebrare come il Diego di imperitura memoria.  Entrambe [...]

15 dicembre 2022 0 commenti