Il progetto, elaborato in collaborazione con dipartimento di Sociologia e Diritto dell'economia dell'Università di Bologna (Campus della Romagna), prevede la messa a punto di una piattaforma digitale per il supporto psicosociale e la promozione del benessere. Si tratta di un servizio che fornirà ai cittadini una sorta di ‘cruscotto digitale’ dove l’utente che si collegherà troverà in tutti i servizi complementari a quelli sanitari a supporto del benessere e del sostegno psicosociale. Le localizzazioni per i primi Forum urbani sono stati individuate a Miramare, Viserba, all’ex Macello e Spadarolo, quest’ultimo al centro di un progetto già approvato dalla Giunta e candidato al finanziamento della regione Emilia Romagna (per circa 2,2 milioni) nell’ambito del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua). Sempre nell’ottica di valorizzare gli spazi della città allo scopo di creare occasioni di socializzazione e di scambio, si andrà alla realizzazione di nuovi centri culturali e ricreativi di incontro fra generazioni, pensati in particolare per quelle aree più carenti di offerta di servizi e meno baricentriche. Il primo progetto è già partito e riguarda l’area dell’ex Tiro a volo, tra Spadarolo e Vergiano, che attraverso una convenzione con l’associazione Sorridolibero, diventerà un ‘parco’ dalle molteplici funzioni: punto di incontro, laboratori, giochi, incontri, cineforum, attività sportive oltre a iniziative musicali e teatrali, dedicati quindi a tutte le fasce d’età. Altri progetti sono in fase di definizione nelle zone di Santa Aquilina, a Corpolò vicino alla rinata piazza del Tituccio, al Centro ippico San Paolo.
RIMINI. Più soli, più fragili, più esposti. Il lockdown, le restrizioni e le incertezze legate alla pandemia hanno creato una crisi non solo economica, ma hanno creato fratture profonde nella società, nelle famiglie e negli individui. A farne le spese per primi sono stati i soggetti più vulnerabili, i cui disagi [...]