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Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione?

Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione? Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l'altro come foglie d'alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ' re' del pallone verdeoro al gentleman iridato parmigiano, dall'implacabile tiratore serbo al 'topolino' combattente nato e cresciuto tra Stradivari , voci e volti d'altro pianeta. A tutti il nostro saluto riconoscente. Continuando a guardare oltre. Alle nostre giornate più solitarie. Segnate dai virus e dalla guerra, dal calo delle nascite e dall'addio di un Papa che nel silenzio degli ultimi suoi anni ha indicato qual via seguire per superare l'impasse che ' paralizza' da secoli la nascita di una nuova ( urgente) grande Nazione. Intanto è finito quel surreale campionato d'inverno tra le dune. Aggiudicato all'Ital-Argentina, ma solo perchè la nobiltà del pallone ( Brasile, Italia e Germania) s'è ( più o meno volontariamente ) esclusa dalla lotta. Sono ritornati i campionati nazionali. Da quello strombazzato e ancora non indagato che continua ad attirare danari in oltre Manica, al nostro che infinite schiere di eredi imbelli hanno già battezzato ' di passaggio', ovvero, un mix tra oratorio, Baggina e vetusti pensionati in cerca dell'ultima gloria. Abituati come siamo stati dai nostri padri, per noi 'di passaggio' ci sono solo chi queste amenità predica e chi gliele lascia diffondere. Onde per cui, tanto per essere clari, abbiamo provveduto a disdire Calcio Sky per farlo meglio godere a chi crede sia ( davvero) il top. Con quei podisti scattisti che si giocano la contesa ( prevalentemente) negli ultimi quindici minuti se non ai supplementari. Spettacolo, spettacolo, sempre più in mano a nababbi, non certo arte, arte, sempre più povera di artisti. FRASI E ALTRO. ' Darei la vita per il Monza' giura l'Adriano, dimenticando che la sua l'ha già donata ad un'altra squadra. ' Se il nasone milanese non ce lo farò fare andremo altrove' sbottano il Diavolo e la Beneamata che se credono di fare un nuovo San Siro laddove continuano a portare progetti di tempo da perdere ne avranno a josa. ' Massime precauzioni. Misure più strette per i viaggi degli ultras' cantano in coro Governo, Leghe, Figc e Polizia decisi a colpire la responsabilità individuale. Colpire? Giusto ma come e quando? ' E adesso voglio due ori mondiali' assicura Stano. Ammirevole. Anche se, a dir il vero, a noi ne basterebbe anche uno solo. ' Leclerc da titolo e motore al top. Se la Ferrari non farà errori ... ..' pronostica il Gerhard, ex pilota della 'rossa'. Obliando chissà perchè di rimarcare che il tizio che ha sostituito il buon Binotto mandato a pescare sul Lemano altro non è che il testimone di nozze del buon Toto, per noi tutti il tiranno di Vindobona. che si dice aspiri ad oscurare nientemeno che la gloria del Drake, il solo ( al momento) assiso alla destra del padre degli dei.

LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal 12 gennaio 2023). Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l’altro come  foglie d’alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è  più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ‘ re‘ del pallone verdeoro al  gentleman  iridato [...]

13 gennaio 2023 0 commenti

Non solo sport. La Fia sfregia il ‘ tempio della velocità’. Volley, impresa mondiale. Serie A, chi sei?

Non solo sport. La Fia sfregia il ‘ tempio della velocità’. Volley, impresa mondiale. Serie A, chi sei? Ma meritava davvero l' appassionata muraglia 'rossa' che ha occupato in questo week end ogni anfratto del ' tempio della velocità', qualcosa come 360 mila paganti ( più migliaia di Portoghesi), un simil trattamento? Il timido Binotto che ancora una volta ha visto i suoi congedati come 'signor nessuno' ha provato porgere una timida ' protesta' sulle guance della Fia, la famigerata federazione internazionale dell'auto, che, pur passata dal tortignacolo francese al buon Domenicali , di fatto, ci sembra ancora nell'orbita del tiranno di Vindobona, con regolamenti cambiati in corso d'opera, confusi, e safety car usate a vanvera ( o all'uopo), ovviamente per 'incoronare' l'uno e non l'altro, ( soprattutto ) se non tinto di rosso. Per quel che ci riguarda crediamo sia ora di sgombrare da ombre infauste le piste nuovamente affollate ( grazie ) ai voli del novello Ippogrifo alato, se non si vuole che la disciplina torni a ripercorrere la strada dell'estinzione. Le distese di tulipani 'orange' non sono la stessa cosa delle muraglie 'rosse' , colà è scenografia, di qua passione per i sogni, eppure ad entrambe che altro si deve se non identico plauso? Anche perchè illuminano sfondi dove una eccezionale generazione di giovani combattenti ha ritrovato il gusto dei duelli antichi. In breve. Per la prima volta il Max ha potuto ( meritatamente) godere del plauso del podio più ambito del mondo; dietro di lui il nostro Carletto. Che altro non deve attendere che, oltre al buon Binotto, si faccia vivo anche l'El...kann de Trieste, che invece che allungare traguardi sarà meglio pensi a quello del 2023.Che stiano veleggiando nel 'aere planetario i santi signacoli del rinascimento sportivo azzurro lo vedono anche i Pinguini. Rinascimento incastonato in uno dei momenti più infelici della millenaria vicenda del Belpaese e della leggiadra Europa. Eppure, freschi di grotta, infatti, giungono risultati che stanno facendo venire problemi di udito a quanti non erano abituati all' ascolto continuo dell'Inno degli Italiani. Il Fefe è andato a vincere il mondiale di volley dentro un'arena ricolma di colori bianchi e rossi che chiedeva ai campioni uscenti di ripetere l'impresa. Impresa da leggenda, più per noi che per loro, visto che all'Italia il titolo ( conquistato nel 1990,94 e 98) mancava da 24 anni. Impresa raggiunta da una squadra di giovani che cementa il gruppo con il ritrovato amore per la maglia azzurra. A Giannelli, il nostro Maradona, è andata lo Mvp, ma ventenni come Romanò che ' non ride e non si deprime' e che manco gioca titolare nel suo club, sono la nostra nuova manna del cielo. Per guardare avanti , con fondamento, verso quella medaglia ancora mancante nel medagliere azzurro, e che si assegnerà a Parigi tra due anni. Quanto ottenuto dai ragazzi del Pozz contro la Serbia favorita nell'Europeo del basket se non è impresa analoga a quella del volley poco ci manca. Va completata, questo sì, perchè ( al momento ) la compagnia azzurra transita ( soltanto ) ai quarti, con prospettiva Francia, altra grande d'Europa, per le semifinali. Qualche parola sul campionato. Solo qualche, visto che a sentire gli illuminati è ormai una Cenerentola d'Europa. E dunque perchè sprecar altro flatus vocis? Comunque, Milan e Napoli ( pur con qualche affanno) veleggiano verso l'alto. Arranca la Beneamata del sor Piangino. Non sa far tornare più i conti l'Allegri strapagato per farsi mettere sotto pure allo Stadium dall'umile Salernitana. In settimana tornano le coppe. Sbagliasse ancora che altro consigliargli se non di prendersi una bella vacanza sul mar toscano? Vietato sbagliare anche per Inter e Milan.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 10  all’11  settembre 2022). Ma meritava  davvero  l’ appassionata muraglia  ’rossa‘ che ha occupato  in questo week end ogni anfratto del ‘ tempio della velocità’, qualcosa come 360 mila paganti ( più migliaia di  Portoghesi), un simil trattamento?  Lo meritava? Il timido Binotto che ancora una volta ha visto [...]

12 settembre 2022 0 commenti

Non solo sport. La festa del nuoto all’Europeo. Serie A: ‘addetti’ scarsi, stadi obsoleti, ma cicisbea mai !

Non solo sport. La festa del nuoto all’Europeo. Serie A: ‘addetti’ scarsi, stadi obsoleti, ma cicisbea mai ! Se pensiamo che fino a qualche decennio fa manco avevamo piscine. E che laddove esistevano ( al massimo) potevano partorire qualche topolino ( si fa per dire) da spedire contro mostri acquatici. Inarrivabili. Fantastici. Eppure, ultimamente, laddove Araba Fenice ha deciso di mettere nido, in acqua e non solo in acqua, quel che appariva impossibile s'è clamorosamente reso possibile. Perchè, adesso, ad essere inarrivabili siamo noi, che d'azzurro tingiamo lo sport mondiale. L'Europeo non è un Mondiale e tantomeno un'Olimpiade, quindi meglio non gasarsi troppo, e tuttavia di quel che accade in acqua nel globo è indicatore, eccome. Basta raccogliere i tempi, ma anche valutare formazioni come la mista maschile tricolore che ha mandato in vasca quattro moschettieri che 'aggiornano' gli eroi di Dumas. Ad essere incoronato atleta della manifestazione è stato il giovane fenomeno rumeno Popovici, autore del record mondiale della specialità più ambita, i cento stile libero, a prevalente proprietà d'altri continenti. Giusto, ma senza dimenticare l'immenso Greg, battuto nei 1500 m sl dall'amico ucraino, ma pur sempre cinto di lauro. Infatti sta andando a tuffarsi ( da venerdì 19) in mare aperto. Per medaglie che, se arrivassero, pur non tutte dorate, chi altri potrebbe potrebbe negargli il primo piano sulla scena globale? Tuona il giovane commentatore del diffuso network : ' Inutile strombazzare, che il nostro sia diventato un campionato di ( più ) basso bordo è ormai assodato. Per cui come fecero a suo tempo gli olandesi anche noi dobbiamo farcene una ragione. Siamo diventati meno importanti, perchè da noi si transita e poi si vola via, e se vogliamo partecipare ancora alla contesa internazionale dobbiamo accettare d'essere destinati a perdere e ( non) a vincere'. Nelle circa 76/77 Champions finora disputate ( oltre ad aggiudicarcene 12) circa 28/30 volte siamo arrivati in finale. Poco meno della metà. E qualcosa in più degli olandesi che belle pagine di storia pedatoria hanno scritto ma solo per quattro trofei, tre con Ajax ( primi anni Settanta) e uno con Psv ( 87/88). Vorremmo pertanto chiedere al giovane commentatore del diffuso network come possa ( anche solo) pensare che un campionato che s'è guadagnato il meritato posto nella ristretta aristocrazia calcistica europea possa d'ora in avanti andare in campo non solo per perdere ma a recitare da plebeo ? Dobbiamo farcene una ragione? Ma chi è che alleva cotante menti e le lascia indefessamente ciarlare? Nell'attesa di novità, quel che possiamo fare noi, è cambiar network o spegnere il televisore. Infatti rispolverare la santa pazienza di Giacobbe con generazioni di annunciati perdenti a chi giova? Serie A.Prima di campionato con tutte le big vincenti. Nulla di anomalo, quindi, in un calendario peraltro stravolto dal mondiale natalizio.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 17 agosto 2022). Commentare quel che l‘Italia del nuoto ( vasca e mare) va mostrando al Mondo non solo è esercizio improbo, forse più adatto ad antiche  penne, ma incredibile. Se pensiamo che fino a qualche decennio fa manco avevamo piscine. E che laddove esistevano  ( al [...]

18 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. Adesso l’Europa conosce i suoi nemici. Allora che aspetta a farsi una Nazione?

Non solo sport. Adesso l’Europa conosce i suoi nemici. Allora che aspetta a farsi una Nazione? Difficile è spiegare quel che occorre ad un prof di storia per 'far studiare' il passato ai suoi pargoletti. Perchè per loro, il passato è passato una volta per sempre. Dunque perchè spremersi più di tanto? Per fortuna ( si fa per dire) sta giungendo in soccorso al prof tal Vladimir ( Putin) Vladirimovic, novello zar ( Cesare) di tutte le Russie, che di resuscitare un passato per lui più vicino che remoto, crepa dalla voglia di farlo. Chissà quante notti avrà perso pur di ripassare nel dettaglio il suo sogno ad occhi aperti? Chissà quanti anni è che prova e riprova, in gran segreto, celato ( forse) anche alle sue donne perchè non lo prendessero a borsettate in testa, pur di portare a compimento una operazione, o meglio, una ' punizione militare', che ad ogni ora di più va guadagnandosi non un flash accanto ai Cesari ma ai ( criminali) della Grande Madre Russia. Dovesse accendere un'altra Sarajevo o un'altra Danzica, tanto per tornare sul passato, a chi altri se non a lui i pargoli ( e nipoti dei pargoli ) del prof dovranno tornare a sacrificare il loro sudore? Non vorremo mica disperdere tanta esemplare ' follia' ? Non sia mai! Come dissero al prof i prof del prof. Tanto per fargli trascorrere qualche ( amena) ora tra i banchi. Detto questo non ci sentiam di fare salti di gioia per quel che va facendo l'America ( almeno ) da quattro cinque presidenti in qua, e tantomeno l'Europa, abbandonata dai nostalgici d' Albione, tuttora ancorata alle vecchie bandiere, non in grado di recitare da inter pares con i giganti vecchi ed emergenti il ruolo svolto nei secoli passati. Quando guardiamo gli investimenti per la difesa dei singoli Paesi europei, vien rabbia nel constatare che se fossero ammucchiati ( oltre 200 mld annui) sarebbe un bel gruzzolo che consentirebbe tante cose, e innanzitutto la difesa di un modello di vita con valori connessi che se perdesse l'Europa andrebbe a farsi benedire da un momento all'altro. Dice il filosofo ucraino Mikhail Minakov: ' La debolezza dell'Occidente è la Cina. Se Russia e Cina sono insieme, come potere economico e militare, possono creare le condizioni per la ' westlessness', in cui l'Occidente è solo uno dei tanti centri. .. Putin sta creando un nuovo modello di comportamento: di solito gli opportunisti non sono strategici ma tattici. Lui è nello stesso tempo imperialista, nazionalista, capitalista, a seconda di come gli fa comodo. Per lui conta solo il rafforzamento del potere in Russia. .. Credo che tra dieci anni la Russia perderà tutto. Con gli intellettuali che scappano, resteranno solo burocrati sempre più anziani. Il Paese va desertificandosi, e frantumandosi ...'.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal  28  febbraio all’8 marzo 2022).  Difficile è  spiegare quel che occorre ad un prof di storia per ‘far studiare‘ il passato ai suoi  pargoletti. Perchè per loro, il passato è passato una volta per sempre. Dunque perchè spremersi più di tanto? Per fortuna ( si fa per dire) [...]

25 febbraio 2022 0 commenti

Non solo sport. L’Europa e la crisi russo-ucraina? Bilancio d’Olimpia? Inter: pollo era, pollo è rimasta?

Non solo sport. L’Europa e la crisi russo-ucraina? Bilancio d’Olimpia? Inter: pollo era, pollo è rimasta? I media parlano di crisi russo-ucraina. Quando invece sarebbe meglio parlare di crisi dell'impotente Europa, con i due big del mondo odierno, Usa e Cina, più alla finestra che in campo. Per fortuna. E se quel figlio di Kgb del Putin , magari impazzendo, vorrà attaccare, che altra sarà se non l'alba di una terza guerra mondiale? Cui prodest ? Si chiederebbero gli antichi? Ma non sono bastate due spaventose ecatombi come quelle del secolo scorso per rinsavire i circa settecento mln di abitanti ( Russia compresa) del Vecchio Continente? Ne cercano un'altra, certamente più spaventosa delle precedenti. E anche se l'infinita Madre Russia potrebbe trovare uomini e risorse per sopravvivere con chi poi andrà a relazionarsi? Con quel che resterà degli orientali, o meglio, dei cinesi? Sono certi che li accoglieranno a braccia aperte? Eppoi per far cosa, tra di loro? Forse Olimpiadi dove il doping scorrerà a go go, tanto da dover assegnare medaglie non più (solo) agli atleti ma (anche) ai responsabili di quei laboratori che dell'essere uomini poco frega? A questo punto, qual altra speranza ( per il bene del Mondo) si può nutrire se non quella che l'Europa diventi Europa? Non dispersa, ma unica, grande Nazione? Si cala impietoso su quel che sopravvive del calcio italiano ( anche) il vaticinio di quel novello Cassandra del Gianfranco Teotino. Il qual rivela che da quando i proventi tivù sono diventati le fonti primarie di ricavo per i club pedatori, per i nostri più d'altri, la Premier non fa altro che battere record su record. Infatti, in Albione, per il prossimo triennio, i diritti esteri supereranno i domestici: oltre 2 mld contro i 2mld domestici annui. Il confronto con gli altri club europei è sconsolante: solo in Liga riescono a strappare ( per via dei due Panda) 1,4 mld , non male; mentre in Bundes , solo 360 mln; al fondo del barile stiamo noi che come a Pollicino restano soli pochi sassolini ( 200 mln), giusti giusti per tornare in una casa sempre più marginale e povera. Chiaro è che in tal contesto i Moggi ( e i suoi fedeli) esultino a ruota libera. Peggiorando, è ovvio, quello che già è un disastro ( forse) irreversibile. Anche perchè in quanto a diritti domestici non è che siamo messi benissimo: appena 927 mln, affidati a tal Dazn che sta praticando un servizio più lagunoso della laguna veneta . Nel frattempo, laddove si dovrebbe decidere, in Lega, ovvio, uno s'invola in America; altri si lavano le mani come Ponzio Pilato; solo uno, forse, tal Bonomi, bocconiano, 56 anni, accetterà. Ma per far cosa non si sa. Infatti tornare a far quadrare i conti di una famiglia che, da anni, con l'andazzo di certe decadenti corti orientali, s'è affollata di 'mangiapane a tradimento' , non è impresa normale. Un peccato perchè il calcio va così demolendo una sua storica culla, tra l'altro sempre men amata anche nel luogo natio, e che ( negli anni 80/90 fin al 2011) aveva saputo accendere la meraviglia negli occhi del Mondo. Un peccato anche per quel presidente Gravina che intende proporre la candidatura dell'Italia agli Europei di calcio 2028. Se non altro per mettere ( finalmente) mano a stadi che più che rendere costano assai. E purtroppo come capita a quei malati che 'vedranno' arrivare il medico quando già traghettati a miglior vita. Solo qualche parola su una Champions sempre più anglofila , e quindi più per altri che per noi: dicono che dove passa il Dracula i polli diventino leoni. Il Dracula è passato dalla Beneamata che però pollo era e pollo è rimasto. Infatti lo hanno lasciato starnazzare per una settantina di minuti per poi infilarlo due volte col sorriso sulle labbra, quasi irridenti, quei furbastri britannici con la maglia rossa. Che con i polli sono talmente esperti che sperare possano, al ritorno, trasformarli in leoni, è solo una pia illusione.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal  16 al 20  febbraio 2022). Stanno per spegnersi le fatue luci  sull’Olimpiade cinese. Bella da vedere, men bella da vivere. Tra limitazioni Covid, controlli antidoping che lasciano il tempo che trovano, squadra azzurra con qualche luce e tante ombre. Ora il Malagò, appena uscito dal cunicolo Covid, parlerà [...]

17 febbraio 2022 0 commenti

Non solo sport. Calcio: un virus mortale? Le maxi provvigioni agli agenti. Già oltre un mld a stagione.

Non solo sport. Calcio: un virus mortale? Le maxi provvigioni agli agenti. Già oltre un mld  a stagione. Anche nella sessione invernale di gennaio 2022 - richiama il Sole24Ore - nel calcio mercato tengono banco prestiti e operazioni low coast. Per dirla semplice: nonostante i danni causati dalla pandemia, con stadi aperti al 100% solo in pochi Paesi, e introiti abbassati a livelli d'emergenza, c'è chi di tutto questo se ne sbatte altamente, come tanti giocatori e altrettanti agenti, che invece di ragionar come conviene in situazioni del genere altro non sanno che chiedere aumenti. In altre epoche sarebbero stati catalogati tra chi lucra sul dolore altrui. Tanto son fuor di senno, spie insospettabili d'un mondo che, nel suo complesso, anche se cerca di non farlo vedere, va perdendo ogni giorno di più la bussola. Il truce Kessie che per qualche corsetta in più batte i pugni sul tavolo non per il doppio ma per il triplo o il quadruplo; o il gentil Dybala che nonostante i suoi tanti 'ci sono non ci sono' come le luci dell'albero di Natale di ( soli) 7 mln annui netti non ne vuol sapere; o il coriaceo Brozovich che per quanto utile davanti a 7 mln netti manco t'ascolta; o il lunatico Perisic che allo scadere della sua avventura sui verdi campi da gioco ha ripreso a trotterellare esigendo però ( per continuare) un triennale di sostanza, con spiccioli compresi. Il tutto senza guardare fuori della finestra, donde giungono ( perfin) patetiche le levate d'orgoglio di gloriosi ex Panda qual Barca e Real oberati di debiti che, in questa, tutto possono fuorchè far finta di non averli; o irritanti, quanto le elargizioni a fondo perduto concesse da mamma Uefa ad una manciata di spendaccioni che per procurarsi introiti non fanno altro che tirar ( spensieratamente) nei cassetti degli Stati, Starelli o Accoliti loro. Ma soffermiamoci ancora un poco su quanto va documentando il prestigioso quotidiano economico. Sempre in breve: a non conoscere ribassi sono le commissioni versate dalle società ad agenti e procuratori. Provvigioni che ormai, alla faccia di chi furbo si crede, sono diventate fardello, pesante fardello, che ad altro non serve che a drenare risorse alle società di calcio, chi più chi meno, alla cannetta del gas.Ogni anno, al netto della pandemia, si può stimare un giro d'affari nazionali e internazionali di 1 mld di dollari. Il peso eccessivo è evidente se si pensa al fenomeno dei 'parametri zero' e dei giocatori ' d'alta fascia' che portano volontariamente a scadenza il contratto per firmare con altri club, ottenendo ingaggi elevati grazie al fatto che colui che acquista non deve pagare il costo del cartellino. Quel furbacchione dell'Insigne, ad esempio, ha firmato con il misconosciuto Toronto un contratto per oltre 10mln di dollari, senza far beccare al club che l'ha cresciuto manco un centesimo. Dicasi un centesimo. Stesso discorso si può fare per quei due furbacchioni del Messi e del Gigio trasferiti da svincolati al Psg re degli spendaccioni . A questo punto che altro fare se non lasciare perdere l'elenco di questa sorta di ' sombreri' per furbi, citando a mo' di chiusa il solo caso Vlahovic che sta per 'liberarsi' dalla tutela dell' infastidito Commisso a 'parametro zero' a due anni dalla scadenza del contratto. Bravo il club viola che ha proposto un decalogo per riformare il sistema delle procure. Bravo, certo, e finalmente, ma ci sarà qualcuno all'Uefa ( e dintorni) che troverà voglia e tempo per ragionar sul caso e mettere nero su bianco ? Nel 2021 si sono svincolati a 'parametro zero' 5 mila giocatori. Considerato che il livello medio dei trasferimenti a titolo oneroso è stato dal 2016 al 2021 di poco superiore ai 300 mila euro, se ne può dedurre che nel solo 2021 la prassi dei 'parametri zero' ha sottratto alla ( agonizzante ) industria del calcio ( più o meno ) un miliardo.Caspita! I soliti antichi direbbero: cui prodest?

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 13 al 18 gennaio 2021). In breve: stanno diventando ‘strutturali’ i successi dello sport azzurro, che sembrano più segnali d’una novella rinascenza per un Paese che dell’antica rinascenza è strato centro e motore. L‘Armani del basket batte la capolista Barca, portandosi in zona finaliste del [...]

17 gennaio 2022 0 commenti

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa.

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa. Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente) spodestato dal suo trono d'argento il tiranno Toto, che in questi ultimi anni, sorretto da schiere di legulei, ha fatto il buono e cattivo tempo attorno ad un team di cui ( si dice) che partecipi al 33%. Il tutto legalmente, è ovvio, e tra alto e basso sempre in sintonia con qualcosa e qualcuno che , da un lato, gli ha consentito di recar danno e beffa alla 'rossa' relegandola da regina ad ancella, e dall'altro, di calare nell'oblio un pò tutta la concorrenza. Quest'anno ha cercato di ripetere l'operazione con giovane irriverente tulipano 'pilotato' e 'protetto' da da un ravveduto e avveduto general manager. Che ha saputo far giuocare ai suoi tutte le carte del mazzo, fin all'ultima, insperata, ma vincente. E così il tulipano, altrimenti finora noto tra i fans di Maranello come ' sfascia rosse', s'è preso un titolo meritato, applaudito da tutti, riconosciuto anche dallo sportivissimo avversario, eppur tuttora sub judice per ricorsi e controricorsi ( e ti pareva) presentati da chi perdere non sa e non vuole. Sinceramente, in molti s'erano allontanati da una competizione indirizzata su un unico binario; senza lotta, scontata, arrogante, e con la 'rossa', che di questo sport è il sole e la luna, relegata ad un ruolo marginale, da non credere, dopo tutto quello che ha fatto e che può fare. A lei infatti gli dei hanno concesso di scrivere pagine leggendarie sulle corde di un aedo antico, e che mentre celebrano l'uno esaltano altro. Generosamente. Come in quella guerra sotto le mura di Ilio che pari ha posto tanto gli eroi che le difendevano quanto quelli che l'assalivano. A parte i ricorsi e controricorsi Mercedes, o del Toto che dir si voglia, il ragazzi figlio di pilota, nato e cresciuto tra i tulipani, è il nuovo campione del mondo di F1. Sembra di buon auspicio il terzo posto della 'rossa' condotta da un insperato e coraggioso Sainz. Sempre che non ci sia qualche leguleio che voglia ancor ' metter becco' a quanto a Maranello vanno ingegnandosi di fare come sua tradizione e sangue comandano. Detta anche così, sinteticamente, allora sì che potremmo avere un lotto di contendenti, nobili e meno nobili, grandi e piccoli, che potrebbe davvero tornare a scrivere altre leggendarie pagine di questo planetario agone sportivo. Torna in vetta la Beneamata che, nonostante i cinesi vicini e lontani, sa ancora farsi rispettare, Conte Dracula o non , quando scende in campo. Ora guida il gruppo con 40 punti, uno in più sul Diavolo del Pioli che, disponibilità a parte, continua a mostrar di saper fare più trenta che trentuno. Quasi quasi quanto la Dea del Gasp, questa volta ( però) vittoriosa ( a fatica) sul Verona del terribile Igor. Perde il Napoli senza più difesa e perde la Lazio senza più attenuanti. Dopo la mademoiselle Sofia che ha fatto man bassa per ben tre volte di seguito in Canada, nel Super G di S.Moritz è stata la volta di mademoiselle Brignone, 31 anni, ora con 17 vittorie in Coppa, una più della mitica Debora, davanti ad una valanga di azzurre, cinque nelle prime dieci.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 12 dicembre 2021). Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente)   spodestato dal suo trono d’argento il tiranno Toto, che  in questi ultimi anni, sorretto da  schiere di [...]

13 dicembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Nations, noi solo terzi. E’ riapparsa la ‘rossa’. L’Angela d’ Europa saluta anche l’Italia.

Non solo sport. Nations, noi solo terzi. E’ riapparsa la ‘rossa’. L’Angela d’ Europa saluta anche l’Italia. Ma non glielo avevamo detto, sor Gravina, di cominciare sgomitare lassù dove decidono l'invio di questa o quella giacchetta per dirigere coppe e tornei europei e internazionali? Glielo avevamo detto o no? Ascolta? Non ascolta? Ci fa o non ce la può fare? E comunque sia, come vede, quelli che maneggiano quegli ometti vestiti di nero non scherzano. Non perdono una battuta. Basta che inviino qualche lor prezzolato per mandare l'acqua in su anche laddove non sarebbe nè richiesto, nè saggio, nè giusto. Nella penultima di Nations dell'Italia del Mancio, in semifinale contro i fratelli d'Ispagna, ha visto o no, che hanno saputo fare le cornacchie dell'Uefa ? Ci hanno spedito ( non ce ne voglia l'interessato perchè questo è un presago che nessun ci toglie ) il solito prezzolato dotato di collaudata scienza chirurgica arbitrale che altro non ha fatto per indirizzar le cose che cacciar fuori quanto prima il perno della difesa azzurra lasciandola sguarnita e pronta per essere colpita in ogni momento. Il tutto tramite due ( geniali ) cartellini, il primo illegale, il secondo possibile. Fatto è che abbiamo dovuto combattere ancora una volta in inferiorità numerica e tattica. Al termine dell'incontro le notorie pletore di sfaccendati ' buccaloni' che infestano ( con poche credibili eccezioni ) giornali e tivù pubbliche e private ( ) si sono affrettate nel magnificare la ' superiorità' altrui. Che, per certi aspetti ci può anche essere stata, ma che ci vuol chiedere sor Gravina a chi di dovere se una volta tanto anche a noi ci fan giocare in superiorità ( non solo numerica)? Che ci vuole? E' davvero impossibile ottenere uno svolgimento di gara internazionale come quello della finale europea in compagnia di quei gentlemans che si strappavano l'argento dal collo? Non ce la si può fare, sor Gabriele? Bene, meglio, perchè così lasciando le cose che bisogno avremo d'interrogare gli aruspici per sapere come passeremo il Natale sul Golfo? E comunque la Nations è andata ai Franchi, in rimonta ( 1-2), con un gol che dire in fuorigioco è poco. Noi siamo giunti terzi, giusti sul podio, battendo i belgi ancora una volta ( 2-1), ricavando qualche punticino utile per il ranking Fifa, e qualche rimpianto, appena bisbigliato. Adesso, a novembre, ci aspettano gli Svisserotti, che nel gironcino mondiale ci stanno appresso, col fiato sul collo, e che ( come al solito) sogneranno di farci un bel sgambetto. Per andar loro al caldo sole del Golfo quando in Europa sarà gelido Natale. Angela Merkel, cancelliera per 16 anni del paese guida dell'Europa, ha fatto visita all'Italia. La sua ultima visita da cancelliera, all'Italia, un paese che ( nonostante le malelingue) ama assai, e nel quale ha promesso di tornare ( molte) altre volte. A stringerle la mano il nostro Draghi, che con l'esponente tedesca ha combattuto decisive battaglie, anche se da sponde diverse, su quanto andava accadendo nell'inquieta Eurozona. Che fatica a mutarsi in nazione, una grande nazione. Fatica, certo, ma si sa che parti del genere non possono che avere lunga e dolorosa gestazione. Del resto, qual altre possibilità hanno i tanti pezzi e pezzettini del Vecchio Continente di fronteggiare inter pares Continenti veri e propri e da tempo vestiti con mimetica tuta da battaglia?

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 4 al 10 ottobre ). Ma non glielo avevamo detto, sor Gravina, di sgomitare lassù dove decidono l’invio di questa o quella  giacchetta per dirigere coppe  e tornei europei e internazionali? Glielo avevamo detto o no? Ascolta? Non ascolta? Ci fa o non ce la può proprio fare? E c0munque sia, [...]

11 ottobre 2021 0 commenti

Non solo sport. Anche nel Polo, Europeo a noi e non ad Albione. Calcio, tra Campionato e Coppe.

Non solo sport. Anche nel Polo, Europeo a noi e non ad Albione. Calcio, tra Campionato e Coppe. Sul versante sportivo, continua a risuonare l'Inno degli italiani che andando avanti così potrebbe provocare problemi di udito in non pochi paesi del Mondo, mentre si son dati aspra battaglia nella piovosa Sochi ( Russia) i galletti della F1, con il Lewis ancora vincitore, ma con il Max risalito dall' ultima posizione ( cambio motore) alla seconda, praticamente lasciando con un cerino in mano l'acerrimo nemico. Di bello, se così si può dire, c'è la ricomparsa della 'rossa' sul podio, con il terzo posto del Sainz, tenace come mamma auto chiede. Che altro dire, se non ribadire che finchè una 'rossa' non tornerà a ruggire come comandano gli dei dell' Olimpo ( e non quelli abusivi del Toto) per trattare di leggenda e non di legulei più o meno prestati alla metalmeccanica a noi, di F1, non ce ne frega proprio niente. E mentre nell'Europeo di polo ladies l'Italia, ti pareva, l'ha avuta ancora una volta di vinta contro le coetanee inglesi, nel Mondiale di ciclismo, a parte il botto finale lasciato per la seconda volta di seguito al franco Alaphilippe, non abbiamo fatto altro che mietere oro, finendo primi nel medagliere. Strepitosa è stata la volata della Balsamo, 23 anni, sul mostro orange Marianne Vos, che di tutte le altre avrebbe dovuto fare un unico boccone. Le altre, non le azzurre, che come il Mancio da Jesi docet, sanno fare squadra, unita e forte, e non ciacole. Naviga verso il ritorno ( auspicato) alla normalità il Campionato. Il nostro Campionato, che senza stadi e con (ancora) qualche pasqualotto di troppo, non ci pare debba andare a lezione da chicchessia. Non avessimo da mantenere ( si diceva) così tanti pasqualotti che prima mangiano e poi sputano sul loro piatto, mentre gli altri vendono e noi svendiamo, a quest'ora, potremmo ritornar a godere delle belle, storiche, sfide che hanno impreziosito il nostro e l'altrui calcio. Sfide che sono tornate, una volta che la Signora ha preso ad arrancare, e le altre a strombazzare. Comunque, il Napoli ( ex Maradona) s'è ( come negli anni Ottanta) di nuovo insediato in vetta ( sei vittorie su sei), mentre alle spalle s'affollano le milanesi e le romane, con quella Dea del Gasp c he cambia e ricambia resta pur sempre una mina vagante capace di far saltare anche i progetti di sostanziosi. In settimana ci sarà da mettere il piede nelle coppe. Con tanti infortunati a carico. La Signora, ad esempio, che dovrà vedersela con gli spendaccioni dell'oligarca russo, probabilmente, non potrà contare ( nientemeno che) su Dybala e Morata. Speriamo nella Fenice, che ( solitamente ) non si lascia perdere le occasioni più disperate. Il Diavolo ( martedì 28) dovrà mostrare le palle a quelli dell'Atletico, mentre la Beneamata non dovrà far la stupidella contro lo Shakhtar. Una vittoria, questa volta, potrebbe voler dire il passaggio del turno. Del Gasp, infine, non ci preoccupiamo più di tanto. Avrebbe lo Young Boys che ( all'esordio) s'è fottuto lo United, ma questa volta ci sa tanto che l'apparenza inganni. Dei così tanti mostri d'Albione, infatti, non abbiam mai avuto più timore di tanto. Diavolo, nel secondo tempo contro i folletti dei Reeds, purtroppo, a parte.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 21 al 26 settembre 2021). Non è stato un week end noioso. Di trippa per gatti ce n’è stata tanta e interessante. Per quel che riguarda la politica da segnalare, su tutt’altro, le elezioni politiche in  Germania che secondo gli exit vedono in vantaggio l‘Spd [...]

27 settembre 2021 0 commenti

Non solo sport. F1: lo fa volare contro un muro e i suoi fan festa. Brucia il fuoco d’Olimpia nel Sol Levante.

Non solo sport. F1: lo fa volare contro un muro e i suoi  fan festa. Brucia il fuoco d’Olimpia nel Sol Levante. Numerosi atleti ( nostri e non) hanno iniziato il loro viaggio verso il Sol Levante. Tra quelli già arrivati, si segnalano ( al momento) una cinquantina di colpiti da Covid. Per noi un numero incredibile, visti il tempo, le informazioni, le precauzioni , che ciascuna nazione avrebbe dovuto mettere in atto. A Tokio, infatti, già si sono levate proteste, anche perchè non tutti erano favorevoli ad accogliere questa anomale Olimpiade. Che, nelle prospettive, per quel che ci riguarda, dovrebbe risultare buona se non eccezionale. Portiamo in gara quasi 4oo atleti, selezionati ( praticamente) in tutte le discipline, e con ampio margine per ben figurare, perfino per le medaglie (anche ) dorate. Non c'è voluto molto, domenica 18, alla partenza del Gp d'Inghilterra, per capire donde stanno il buono e il cattivo. Con tocco d'arte ( poi amabilmente sanzionato) il Lewis s'è quanto prima disfatto del suo antagonista, il giovane sfrontato tulipano, noto come ex sfascia 'rosse', che del pluricampione mondiale ( e del suo mentore Toto) se ne fa un baffo. Infatti ( mentre il tulipano a 300 km ora andava a scoprire il suo destino contro un muro di protezione) doloroso ed eloquente è stato il 'boato' esploso sulle tribune colorate da Union Jack. Nessuno che si preoccupasse della sorte dell'antagonista, uscito acciaccato ma salvo, dal brutale impatto. E così, alla fine, negli attimi dedicati ai festeggiamenti, per un pilota sanzionato, sì, certo, ma amabilmente, e che con furiosa rincorsa è stato in grado di recuperare sulla ' rossa' del Leclerc, superandolo al penultimo giro, ( praticamente) a pochi chilometri da una vittoria che avrebbe ( giustamente) premiato il 'miglior' pilota di giornata. Siamo proprio sicuri che di una F1 di tal fatta non si possa fare a meno?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 18  luglio al 25 luglio 2021 ). Si stanno ritrovando le squadre per il prossimo campionato che inizierà a fine agosto. L‘Inter dell’Inzaghino ha rimontato con il Lugano ( 2-2) vincendo poi ai rigori. Mentre il Milan, vittorioso con la Pro Sesto ( 6-0)  non fa che fare acquisti, [...]

20 luglio 2021 0 commenti