Un’Aida dedicata ai giovani che segue la messa in scena a Salisburgo firmata dall’artista iraniana Shirin Neshat: ad unirle idealmente la direzione di Riccardo Muti. In buca sempre l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, altra importante testimonianza della 'missione' di Muti nel creare opportunità di formazione e crescita per le nuove generazioni, mentre suoi allievi, guidati passo dopo passo fra i segreti del condurre e prima ancora del costruire un’opera, i giovani selezionati tra le centinaia di domande pervenute anche quest’anno. Domande che sono arrivate dalla Juilliard di New York e dalla Sibelius di Helsinki, dal conservatorio di S. Pietroburgo e dal Royal College of Music di Londra, e ancora dalla Hans Eisler di Berlino, dall’Università della musica e delle arti performative di Vienna, dalla Jacobs dell’Indiana University e molte altre ancora - viva testimonianza dell’amore e dell’interesse che l’opera italiana, soprattutto quando è Riccardo Muti a guidarci alla scoperta di questo patrimonio unico, sa suscitare in tutto il mondo.
RAVENNA. Quasi una bottega rinascimentale dove, attraverso un intenso studio, i segreti della costruzione musicale passano dal maestro all’allievo, fino al traguardo dell’interpretazione: questo lo spirito dell’Italian Opera Academy, fondata da Riccardo Muti e oggi baricentro di quell’attenzione per la formazione musicale delle nuove generazioni che da sempre è un [...]