L’esposizione, a cui il mensile Archeo ha dedicato un ampio ed approfondito servizio nel mese di agosto, prende il via dal ritrovamento fortuito di alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe, fornendo un focus e una riflessione sulla ritualità del banchetto tardoantico. Attraverso il recupero e l’esposizione di due grandi piatti in argento provenienti da Cesena, si sviluppa un racconto sulla produzione di vasellame da mensa tardoantico e le rappresentazioni figurative di banchetto che circolavano tra le aristocrazie del tempo, derivate da modelli prestigiosi, funzionali a precise esigenze di affermazione e di esaltazione sociale. Nel caso del Tesoretto di Classe, costituito da sette cucchiai e una patera, che è parte integrante del percorso espositivo del Museo, è interessante notare le differenti incisioni riportate sulle posate, una delle quali è ornata con un monogramma inciso che comprende le lettere T E O D C ed è molto simile a quello rappresentato sulle emissioni monetali di Teodorico: tutto ciò ci fa intuire che l’ultimo suo possessore aveva assemblato oggetti eterogenei provenienti da servizi da tavola differenti, uno dei quali particolarmente illustre.
RAVENNA. L’esposizione, a cui il mensile Archeo ha dedicato un ampio ed approfondito servizio nel mese di agosto, prende il via dal ritrovamento fortuito di alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe, fornendo un focus e una riflessione sulla ritualità del banchetto tardoantico. Attraverso [...]