E così, tra un tiraemolla e l'altro, i fenomeni della politica nostrana sono riusciti a mandare a casa Deaghi, il tecnico dei tecnici, che quando girava all'Estero trovava sempre qualcuno che l'ascoltava, e che con la sua esperienza e competenza qualche protezione in più garantiva ad un Paese che ( da decenni) non sa più esprimere una classe politica all'altezza di tanto onere-onore. Che dire del weekend sportivo? Più le ombre o le luci ? Cominciamo dalle ombre. Intanto da quel Berettini che più che superare problemi fisici deve evitare cali di tensione quando la tensione occorre per chiudere incontri già vinti o quasi. Come il suo contro il figlio di un bravo tennista danese. Non è andata bene manco la spedizione dell'atletica ai mondiali di Eugene. Un bronzo ( Ortigara) e un oro ( Stano) , più qualche piazzamento, francamente, non possono essere considerarli un bottino di pregio dopo che, non oltre un anno fa con cinque ori olimpici, c'eravamo illusi d'essere entrati ( finalmente) nell'elite della pratica sportiva più antica al mondo. Non è andata bene manco ai mondiali di Budapest della pallanuoto maschile, battuta dalla Spagna. E non parliamo della pallavolo maschile finita ultima, tra le quattro finaliste di Nl a Bologna. Umiliata, tra l'altro, dalla Francia di uno dei tanti ' venduti' tecnici azzurri che si dilettano a fare la fortuna di campionati manco paragonabili al nostro. Da ultimo la nostra fantomatica presenza al Tour, che qualcuno, imperterrito, continua a celebrare come il ' più prestigioso al Mondo', zeppo di fenomeni, che corrono tanto per correre, puri e gentili come i cavalieri della Tavola rotonda , tanto che un anno lo vince uno e l'anno dopo un altro. Sconosciuto o meno poco importa. Un Tour dove manco il nostro Pippo s'è tolto la soddisfazione di far vedere quel che vale contro il tempo. E veniamo alle luci. Quella di Stano, ovviamente, nella 35km di marcia ai Mondiali in Oregon. Un campione che misura la sua grandezza non solo per una marcia senza ammonimenti ma soprattutto per gesti che fan credere che non tutto, agli alti livelli, è perduto. Infatti, dopo un finale mozzafiato, come dicono gli aridi cronisti odierni, non s'è preoccupato di esultare ma di soccorrere il coetaneo del Sol Levante stramazzato a terra dopo strenua e leale contesa. Altra inattesa soddisfazione ce l'ha fornita il ventenne Musetti opposto in un 500 ad un altro ventenne, virtualmente numero uno al Mondo. Immensa gioia, invece, ci è stata donata dalle ragazze del volley, prime in Nl, davanti alle migliori squadre del Mondo. Con quella Paoletta che fatto un Natale fuori casa, speriamo torni da noi il successivo. Tra ombre e luci mettiamo, infine, quel che attiene alla 'rossa'. Fragile eppure forte, la più forte del lotto, che però deve pagare il costo di una ritrovata competitività. Non tema quindi nulla di grave il Carletto, stia invece attento il buon Binotto ai maneggi in Fia del Toto , perchè si sa che i tiranni sono sempre desti e mai muoiono. Infatti il Toto tiene una vettura che prende un secondo al giro, non potendo altro ricorre ai regolamenti amici, come suo solito. E qui si vedrà se il buon Domenicali è stato messo al vertice per pendere dalle labbra di Shalla Ann Rao, ex consulente Mercedes, oppure saprà fare di suo. O meglio, di suo in favore di un agone dove è bastato ridare libertà alle ' rosse' per ritrovarselo ogni volta pieno zeppo di fans d'ogni età e nazione. Fans colorati e festanti.
LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 16 al 25 luglio 2022). E così, tra un tiraemolla e l’altro, i fenomeni della politica nostrana sono riusciti a mandare a casa Deaghi, il tecnico dei tecnici, che quando girava all’Estero trovava sempre qualcuno che l’ascoltava, e che con la sua esperienza e competenza qualche protezione in [...]