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ForlìDante. Tòta la Cumégia – VII edizione. 21 aprile: scade il concorso dantesco ‘ Io mi dilettava a guardare’.

ForlìDante. Tòta la Cumégia – VII edizione. 21 aprile: scade il concorso dantesco ‘ Io mi dilettava a guardare’. Inorgoglisce il respiro nazionale che ha assunto il concorso. Foto, elaborati poetici, prose raffinate sono infatti pervenute e ancora stanno giungendo da ogni parte della penisola e non solo: Trieste, Agrigento, Ancona, Cerignola di Bari, Nizza ... Va inoltre sottolineato l'invio di progetti grafici e poetici da parte di scuole primarie di 1° e 2° grado di Ascoli Piceno, Olbia, Milano, Modena. Sommando queste adesioni alla partecipazione delle nostre scuole locali, sono al momento oltre 100 le proposte pervenute da giovanissimi allievi appassionati di Dante, guidati da insegnanti ammirevoli e grati per questa occasione e opportunità che, nonostante il periodo difficile, hanno voluto aderire all'iniziativa mostrando grande dedizione nei confronti dei versi della 'Divina Commedia'. Tra foto, rime, prose, grafiche e altre realizzazioni inerenti alle voci previste dal regolamento del concorso, si contano a oggi ulteriori 70 lavori da aggiungere a quelli delle scuole, per un totale di oltre 150 opere presentate. Sono numeri che evidenziano un riconoscimento sincero nei confronti della figura del Sommo Poeta, della nostra città di Forlì e il successo della scommessa lanciata dall'associazione Direzione21 che, con idee come questa, semina da anni stimoli danteschi ad ampio raggio e respiro.

FORLI’. Il rilevante numero di adesioni e di consensi ricevuti dal primo concorso dantesco ‘Io mi dilettava di guardare’ dimostrano l’entusiasmo che questa iniziativa ha riscosso e sta riscuotendo. Ed è proprio per venire incontro alle tante richieste che continuano a giungere che la scadenza per l’invio delle opere è [...]

13 aprile 2021 0 commenti

Ravenna. In udienza papale benedetta la croce donata nel 1965 da Paolo VI per la tomba di Dante.

Ravenna. In udienza papale benedetta  la croce donata nel 1965 da Paolo VI per la tomba di Dante. La delegazione è purtroppo piuttosto ristretta a causa delle normative anti Covid, ma ciò non rende meno significativa questa nuova tappa delle celebrazioni dantesche, apertasi il 5 settembre a Ravenna alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che costituisce un ulteriore prezioso momento dall’alto valore spirituale e simbolico. La croce è una croce greca, con quattro ametiste incastonate alle estremità, collocata al di sopra della lastra marmorea di Pietro Lombardo. Fino a prima del recente restauro della Tomba era stata sostituita da una copia. Nella ricorrenza del settimo centenario della nascita di Dante, Paolo VI con la lettera apostolica 'Altissimi cantus', datata 7 dicembre 1965, evidenziava il profondo interesse della Chiesa per la figura di Dante. La lettera apostolica completava la serie di iniziative attraverso le quali papa Montini volle esprimere l’ammirazione sua e di tutta la Chiesa per il cantore della Divina Commedia. Il 19 settembre dello stesso anno il Papa aveva inviato per la tomba del Poeta a Ravenna la croce d’oro, come segno della risurrezione che Dante professava. La croce in particolare sanciva il riconoscimento di Dante quale figlio devoto della Chiesa, ponendo le sue reliquie sotto il segno fondamentale del mistero cristiano, respingendo l’idea sorpassata di un Dante eretico e ribelle. In particolare Paolo VI scrisse all’arcivescovo Baldassarri di Ravenna che la Divina Commedia è 'poema dell’umanità, della civiltà, della filosofia e teologia, poema dell’unione e dell’armonia dell’ordine naturale con il soprannaturale, della vita presente con l’eterna'.

RAVENNA. Una delegazione della città di Ravenna, guidata dal sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale e dall’arcivescovo di Ravenna e Cervia Lorenzo Ghizzoni e dal prefetto Enrico Caterino,  fra cui figurano anche Antonio Patuelli, presidente dell’Abi e del gruppo La Cassa di Ravenna, e Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, [...]

10 ottobre 2020 0 commenti

Ravenna. Divina Commedia per tutti. Laddove, oggi più che mai, serve una autentica iniezione di ottimismo.

Ravenna. Divina Commedia per tutti. Laddove, oggi più che mai, serve una autentica iniezione di ottimismo. La sua Comedìa – o, come è più comunemente nota, Divina Commedia – è proprio questo, un viaggio (con delle guide d’eccezione) attraverso i tre regni dell’Oltretomba, in un percorso quasi obbligato alla ricerca del significato della vita, per ritrovare infine sé stessi. Siamo tutti, in fondo, protagonisti di questo racconto: la Divina Commedia è uno specchio che riflette la nostra immagine più intima e ci indica la strada per il coraggio, il cui segreto è la libertà. Questo breve ed umile – ma non per questo meno valente – compendio ha l’obiettivo di avvicinare in maniera comprensibile e affascinate ad un libro appassionante, per troppo tempo 'ostaggio' di una presunta gravità linguistica e contenutistica che, in realtà, può essere alla portata di tutti, diventando una piacevole ed interessante scoperta. Con coraggio, Enrico Cavarischia si prende la libertà (e l’arduo compito) di raccontare la trama del capolavoro dantesco, soffermandosi su aspetti o personaggi di particolare interesse, esplicitandone i significati nascosti alla luce di un’interpretazione fuori dagli schemi accademici, ma non per questo meno precisa e puntuale. Paura, umorismo, tenerezza: la Commedia è la summa di tutte le letterature, dall’horror al comico, dal thriller al sentimentale. Ce n’è per tutti i gusti: è, infatti, un libro avvincente, una storia di amicizia (quella tra Dante e Virgilio su tutte) e di amore, di santi e peccatori; è un’avventura che si snoda tra incontri con esseri mitologici grotteschi, angeli splendenti, demòni minacciosi, in situazioni paradossali ma in fondo riflesso delle nostre paure ed angosce.

RAVENNA. In questi giorni di quarantena forzata a causa del Coronavirus, laddove più che mai serve un’iniezione di ottimismo, un buon libro può davvero riportarci ad una condizione di felicità. Del resto, a chi non è mai capitato un momento di confusione, di tentennamento, di dubbio… di smarrire la diritta [...]

27 aprile 2020 0 commenti

Ravenna. Conversazioni dantesche: ‘Tutto l’oro ch’è sotto la luna’. Pensieri su oro, ricchezza e denaro.

Ravenna. Conversazioni dantesche: ‘Tutto l’oro ch’è sotto la luna’. Pensieri su oro, ricchezza e denaro. Dopo il grande apprezzamento per i primi appuntamenti dedicati alla cultura materiale al tempo di Dante e alla persistenza delle suggestioni dantesche sull’oro nel romanzo moderno, martedì 15 ottobre alle 17.30 alla sala Dantesca della Biblioteca Classense (via Baccarini 3) viene proposta una conversazione che entra nel vivo nelle questioni legate alle monete e alla loro circolazione. Luigi Canetti direttore del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Ravenna incrocia il proprio eclettico ambito di ricerca che dalla storia del Cristianesimo approda alle questioni complesse dell’antropologia, della sociologia e della storia economica, con Lucia Travaini dell’Università di Milano, grande conoscitrice di questioni numismatiche e legate alla circolazione del denaro. Due studiosi che intrecciano le accurate indagini sulla storia medievale al contesto in cui Dante si è trovato ad elaborare il proprio pensiero politico e sociale. Mezzo di scambio e misura del valore, basterebbero queste due definizioni, solo in apparenza ovvie, di cosa sia il denaro per evocare la straordinaria complessità teorica e la vastità di orizzonti storici e antropologici di questa sua funzione di 'equivalente generale'. Il denaro, soprattutto, è stato ed è ancora lo strumento di negoziazioni rituali e simboliche con il mondo invisibile (gli dèi, gli antenati, i santi, e soprattutto il futuro) nutrite dalla sua inquietante relazione con l’universo sacrificale: al punto che il cristianesimo, più di altre religioni, ha istituito il proprio dispositivo salvifico e la propria escatologia sulle metafore creditizie dello scambio e del riscatto dei peccati preparando il terreno alla modernità capitalistica e alla sua inesausta dimensione cultuale.

RAVENNA. L’edizione 2019 delle Conversazioni dantesche, progetto realizzato dal Centro relazioni culturali del comune di Ravenna in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, a cura di Sebastiana Nobili e Luigi Canetti, è dedicata ad una riflessione sull’oro, la ricchezza e il denaro e le implicazioni etiche, [...]

11 ottobre 2019 0 commenti

Forlì. Maratona dantesca.Lettura della Divina Commedia sotto la lapide del ‘sanguinoso mucchio’.

Forlì. Maratona dantesca.Lettura della Divina Commedia sotto la lapide del ‘sanguinoso mucchio’. Dante passò in esilio gli ultimi vent’anni della sua vita e trascorse molti di questi in Romagna, prima a Forlì, poi a Ravenna. Qui compose gran parte della Comedìa. Il grande poema ha perciò radici profonde nella nostra terra e nella nostra città, come dimostra il fatto che i romagnoli vi compaiono con grande frequenza, secondi solo ai toscani. Per valorizzare Forlì come meta turistica è necessario non solo promuovere l’arte, la ricettività o la cucina, ma trasmettere amore e curiosità e creare nuovi percorsi turistici che possano attirare visitatori da ogni parte d’Italia e, perché no, del Mondo. Da anni Forlì si conferma città dantesca a tutti gli effetti ed è in grado di offrire un itinerario molto interessante tra arte, storia e letteratura, sulle tracce del Sommo Poeta che, nei primi anni del ‘300, fu per più periodi ospite della corte degli Ordelaffi, signori della città. Ed è questo l’obiettivo che da cinque anni si pone la manifestazione Dante. Tòta la Cumégia: riportare lo spirito popolare del Sommo Poeta attraverso le vie e i luoghi di Forlì con conferenze, letture, rievocazioni e tutto ciò che possa avvicinare cittadini e turisti a scoprire una città diversa, ricca di storia, monumenti, luoghi e scorci insoliti e pieni di fascino. Dante. Tòta la Cumégia è giunta alla sua quinta edizione e di anno in anno è stato possibile costatare come sia in crescita la voglia di conoscere il Sommo Poeta e declamare i suoi versi negli angoli più belli della città.

FORLI‘. Non fu certo per caso che il Sommo Poeta decise di far uso della lingua parlata dal popolo piuttosto che del latino per scrivere la sua opera più importante. Com’è noto Dante Alighieri fu il primo a comporre un poema in lingua volgare ed è per questo considerato padre [...]

22 marzo 2019 0 commenti

Ravenna. Anpi Sant’Alberto: ‘Lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina’, pedalata tra storia e natura.

Ravenna. Anpi Sant’Alberto: ‘Lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina’, pedalata tra storia e natura. Si parte domenica 9 settembre con la Ciclocotekino - IX Granfondo Cotekinoffroad, un’escursione in mountain bike non competitiva.Domenica 16 settembre l’Anpi di Sant’Alberto propone 'Lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina', una pedalata tra storia e natura. Si tratterà di una visita guidata esclusiva con l’assistenza del Consorzio di bonifica della Romagna alla diga sul fiume Reno e all’Oasi naturalistica di volta Scirocco, passando per la penisola di Boscoforte, le valli di Comacchio, l’antico percorso del Po di Primaro che fanno da sfondo alle vicende storiche della trafila garibaldina e della Seconda guerra mondiale. Domenica 23 e domenica 30 settembre la cooperativa Atlantide propone 'In bicicletta alla scoperta dei Fenicotteri - speciale Volta scirocco', tour guidato in bicicletta attraverso le Valli meridionali di Comacchio alla scoperta della natura del Delta del Po.

RAVENNA. A Sant’Alberto, tutte le domeniche di settembre, appuntamenti con pedalate ed escursioni in bicicletta, nell’ambito del Settembre santalbertese, in collaborazione con l’assessorato al decentramento del Comune e le associazioni del territorio. Si parte  domenica 9 settembre con la Ciclocotekino – IX Granfondo Cotekinoffroad, un’escursione in mountain bike non competitiva, [...]

3 settembre 2018 0 commenti

Ravenna. Chiude #Dante2018, lettura dei 100 canti in 100 giorni della Divina commedia su Twitter.

Ravenna. Chiude #Dante2018, lettura dei 100 canti in 100 giorni della Divina commedia su Twitter. E’ in città il professor Pablo Maurette, argentino di origine italiana ( il nonno era di Casale Monferrato), docente di Letteratura comparata all’Università di Chicago, per concludere un progetto che ha suscitato interesse e moltissimo seguito su Twitter e su altri social: la lettura integrale della Divina commedia,#Dante2018, 100 canti in 100 giorni. Il professor Maurette concluderà questa maratona con la lettura dell’ultimo canto del Paradiso davanti alla tomba del sommo Poeta, consegnando così la memoria ravennate al pubblico internazionale. Saranno protagonisti con lui alcuni cittadini, attori e autorità. Ognuno di loro leggerà alcune terzine del canto 33 del Paradiso, il cui video sarà poi diffuso sui social il 10 aprile, centesimo giorno della lettura integrale della Divina Commedia iniziata il 1° gennaio scorso. Ravenna ancora una volta diventa quindi protagonista della vita contemporanea della Commedia in un ideale passaggio di testimone dal rigore e al contempo dal successo della lettura ‘sermontiana’ alla pervasività dei social media.

RAVENNA. Dagli Stati Uniti a Ravenna nel segno di Dante Alighieri. E’ in città il professor Pablo Maurette, argentino di origine italiana  ( il nonno era di Casale Monferrato), docente di Letteratura comparata all’Università di Chicago, per concludere un progetto che ha suscitato interesse e moltissimo seguito su Twitter e [...]

5 aprile 2018 0 commenti

Ravenna per Dante 2017. Al via con la Scuola estiva e la lettura integrale della Divina Commedia.

Ravenna per Dante 2017. Al via con la Scuola estiva e la lettura integrale della Divina Commedia. Venerdì 25 agosto, alle 18.30 al Centro dantesco (sala Severino Ragazzini – largo Firenze) la prolusione solenne di Giovanna Frosini (Università per stranieri di Siena) sulla lingua da Dante a noi apre la Scuola estiva internazionale in studi danteschi che propone a giovani studiosi provenienti da diverse Università una settimana residenziale di corsi, seminari e conferenze, per scoprire più da vicino, con l'aiuto di illustri specialisti, la figura dell'Alighieri, le sue opere, il suo pensiero. Il programma dettagliato di Ravenna per Dante, dal 25 agosto al 3 settembre.

RAVENNA. Il Centro dantesco dei Frati minori conventuali e Dante in Rete  protagonisti dell’avvio della rassegna di eventi che ogni anno Ravenna dedica a Dante. Il calendario, promosso da numerosissimi soggetti, deve la ricchezza, la qualità e l’ampiezza di fruizione degli appuntamenti proposti al richiamo universale del lascito dantesco a [...]

25 agosto 2017 0 commenti

Forlì: ‘ Dante. Tòta la Cumègia’. Con la lettura integrale delle tre cantiche della ‘Divina Commedia’.

Forlì: ‘ Dante. Tòta la Cumègia’. Con la lettura integrale delle tre cantiche della ‘Divina Commedia’. Dante. Tòta la Cumégia' è organizzata, promossa e prodotta dall’associazione culturale Direzione 21, in collaborazione con il centro culturale La bottega dell’orefice e il comitato società Dante Alighieri dei territori di Forlì-Cesena. La manifestazione si svolge con il patrocinio del comune di Forlì e con l'appoggio della diocesi di Forlì-Bertinoro e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Si ringraziano per la collaborazione: Dipartimento di interpretazione e traduzione dell’Università di Bologna – Campus di Forlì, Vertov Video di Francesca Leoni.

 FORLI’. La seconda giornata di ‘Dante. Tòta la Cumégia’ 2017, lettura integrale delle tre cantiche della Divina Commedia, si è svolta presso il cortile del Palazzo del Governo (Prefettura) a Forlì in piazza Ordelaffi. ‘Dante. Tòta la Cumégia‘ è organizzata, promossa e prodotta dall’associazione culturale Direzione 21, in collaborazione con il centro [...]

19 maggio 2017 0 commenti

Emilia Romagna. I mosaici nella Divina Commedia. Dante, primo studioso del patrimonio musivo?

Emilia Romagna. I mosaici nella Divina Commedia. Dante, primo studioso del patrimonio musivo? Relazione illustrata di Ivan Simonini agli scrittori dialettali in Congresso nazionale a Ravenna. É noto infatti che Dante costruisce la lingua italiana partendo dai dialetti del suo tempo e tramite il procedimento cólto del 'Volgare Illustre'. É meno noto che Dante è stato il primo studioso sistematico dei mosaici ravennati nel cui significato simbolico e teologico Dante si immedesima. Del tutto ignoto infine - fino ad oggi - è che i riferimenti ai mosaici ravennati si ritrovino non solo nel Paradiso e nel Purgatorio ma anche nell'Inferno.

RAVENNA. Sabato 20 maggio 2017 alle ore 16.30, nella Sala Congressi del Grand Hotel Mattei, in via Enrico Mattei a Ravenna, il professor Ivan Simonini terrà una relazione illustrata sul tema ‘I mosaici ravennati nella Divina Commedia’. Nel corso della relazione saranno proiettate 30 immagini musive di mosaici ravennati da [...]

18 maggio 2017 0 commenti