Cominciamo dal volley del Mondiale femminile, dove le nostre ragazze con cinque successi su cinque sono passate come prime del girone. Le aspettano gli ottavi contro Brasile, Cina, Giappone e Argentina. Squadre da non sottovalutare affatto, esperienze come quelle recenti nella pallanuoto maschile ( rigore dato ai padroni casa all'ultimo secondo) e femminile ( battuta la Spagna poi vincitrice) insegnano. Talvolta è meglio nascondersi piuttosto che esporsi come le più forti. Soprattutto dove ci sono arbitraggi in essere. Indietro con il tennis, dove da due possibili finalisti azzurri al 250 Atp di Sofia siamo passati a due esclusi azzurri. Qui, prima di attaccar etichette, non sarà meglio aspettare che i giovani maturino senza fretta, evitando che da predestinati diventino mezzecalzette in un battito di ciglia? Avanti invece con le moto dove i nostri nel Gp Thailandia le hanno suonate un po' a tutti: nella Moto 3, con Foggia; nella Moto2 con Arbolino e nella MotoGp con un filotto di Ducati nelle prime cinque, tra le quali quella del Pecco che ha ridotto a soli 2 punti il divario dal ( meritevole) capoclassifica. Praticamente riaprendo il Mondiale, ora atteso alle ultime tre prove. Che alla Ducati hanno deciso di affrontare nel pieno rispetto della lealtà sportiva, come s' è visto con Bastianini e Miller, in Thailandia secondo dietro Oliveira ma davanti al Pecco, tenuto ( nonostante la contesa iridata) alle sue spalle. Avanti infine con le auto dove l'imperativo fisso della Fia è fottere la 'rossa'. Infatti, che in Federazione abbiano messo il nostro Domenicali come grazia ricevuta conta poco o nulla. Perchè se nell' ultimo decennio a dominare le gare sono stati gli Alemanni del Toto gran costruttori d'auto attraverso l'oculata 'supervisione' dei regolamenti, ora ad aver preso il gambone in mano è il ' venditor di bibite' che non nelle auto ( comunque ben sviluppate, salary cap o meno) s'è impratichito ma in regolamenti che, alla fin dei conti, a ben vedere, sono quelli che fanno vincere o perdere. Ad esempio il ( ripetuto) giochino a Singapore del cicanos Perez dietro la safety car, servito a scaldar le gomme onde evitare che il nostro Carletto, sorpreso alla partenza, potesse restituire la gentilezza in corso d'opera. Un'innocenza non regolare, eppure qual organo Fia è intervenuto a sanzionarla come la si doveva? L'ultima nota la riserviamo al campionato di calcio. Che la 'rosea' cerca di valorizzare per quel che puote, a fronte di maree di ' commentatori' che quanto quello sul network regionale spacciano ( quasi) unimamente per ' torneo di passaggio', praticamente un poco Baggina e un poco Oratorio, dopo quel po' po' di allori che ha conquistato. Dando per scontato che, così essendo, gli Italioti innamorati della palla e rimbambiti, accetteranno di pagar biglietto per spettacoli di seconda, terza, quarta mano dove la prassi inevitabile sarebbe quella di mettere la coda fra le gambe e pedalare. E comunque, visto che l'unico potere in mano agli appassionati è saltar canale o non riempire tribune, perchè non cominciare a farlo, in massa, compatti, convinti, se non altro per levar il piatto di sotto a chi in quel piatto ( lautamente) mangia ( sputandoci) dentro? Detto questo prepariamoci al giudizio delle coppe. Con nella Champions il Napoli in buona posizione, il Milan ( pur zeppo d'invalidi ) anche, l'Inter nelle ( solite) ambasce e la Juve se non fuori quasi fuori.
CRONACA DAL DIVANO. ( dal 30 settembre 2022). Tanti eventi. Per noi e non solo per noi. Cominciamo dal volley impegnato nel Mondiale femminile, dove le nostre ragazze con cinque successi su cinque sono passate come prime del loro girone. Le aspettano gli ottavi contro Brasile, Cina e ( se non andiamo errati) [...]