Chissà se a qualcuno è capitato di notare che, qui, nel Vecchio Continente, sotto i nostri occhi increduli, resta vivo un infausto passato? Con contrapposizioni che sembrano ricalcare ( rognosetti o surgelati a parte, che poco contavano e poco contano) quelle d'un secolo fa: da una parte, quelli della Duplice Alleanza ( Germania e Austro-Ungheria), dall'altra, quelli della Triplice Intesa ( Gran Bretagna, Francia, Italia). Nella prima, ci si è avviati verso la sconfitta e il nazismo, nella seconda ( Ventennio italiano anomalo a parte) verso la democrazia e la libertà. Poi, che tutti , più o meno, abbiamo accettato adesso il modello vincitore, scopriamo che non tranquillizza più di tanto. Infatti credevamo che una certa orribile Europa fossa rimasta al tempo che fu e, invece, che ci tocca di rivedere? I soliti, o meglio, una parte dei soliti, ancora contrapposta agli altri. Un beffardo virus giunto ( inatteso?) dall'Estremo Oriente sta qui facendo riaffiorare, incredibilmente, quanto sembrava già sepolto dentro i milioni di tombe che quella contrapposizione ( per qual ragioni o torti poco conta) ha fatto. Italia, Spagna, Francia , stremati dal virus, chiedono venia e che gli ribattono gli eredi degli Imperi centrali? Arrangiatevi, se avete problemi risolveteveli. E se chiedete ossigeno, pagatelo, al prezzo ( degli speculatori) di guerra. ' Se questa è l'Europa - sbotta il buon Bonaccini, presidente di una regione italiana operosa e ricca quanto o più della Baviera prima d'essere colpita dal Coronavirus - che se la tengano'. Come dire: rimbocchiamoci le maniche e mandiamoli a quel Paese. Già, mandiamoli a quel Paese. E chi ci aveva pensato? In fondo chi ha mai detto che l'Europa non si possa far anche senza di loro? O almeno, senza quella parte di loro che dell' orribile passato non vogliono disfarsi, nascondendo chissà dove i suoi lugubri simboli ? In tal contesto, chiaro è che la Cancelliera, prossima ad abdicare, può riservarsi l'ultima parola. Per mostrare agli altri con qual Germania s'ha a che fare; e inoltre se lei va in archivio come ' costruttrice di nazioni' oppure solo e soltanto come ( ambiziosa) segretaria d'un (cattivo) capoufficio. Il cui identikit, al momento, speriamo errando, è fin troppo facile immaginare. La Chiesa romana, nel silenzio, ha riacceso la speranza del Mondo. Mentre un grande Presidente, nell'ora fatale, trova giuste parole per un ' mar in gran tempesta'. Preziose per noi, Italici, ma anche per quelli al di qua e al di là dell'Alpe, orbi e sordi ( di mente) compresi, oltre che ariani.
LA CRONACA DAL DIVANO. Due note innanzitutto. Quella dedicata ad una Chiesa romana che in ‘silenzio‘ ha ripreso la scena del Mondo; quello d’un Presidente d’un Paese che nell’ora fatale sa trovare le parole giuste al momento giusto, ‘ per questo mar in gran tempesta’. Per noi, Italici, ma anche per gli altri, [...]