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Rimini. The Data Appeal Company e l’Oscar del turismo. Il premio ‘ Aree interne’ va all’Alta Valmarecchia.

Rimini. The Data Appeal Company e l’Oscar del turismo. Il premio ‘ Aree interne’ va all’Alta Valmarecchia. Nove i premi assegnati quest’anno: l’Oscar alla Regione italiana preferita dai turisti 2021 va al Trentino, che si aggiudica il titolo di regione con la migliore reputazione online per il secondo anno consecutivo. La regione invece con il più alto Covid Safety Index e che quindi, con le soluzioni e misure adottate ha fatto sentire i turisti più al sicuro, è la Calabria. Al Piemonte il premio di regione con la migliore offerta enogastronomica. Alle acque cristalline della Sardegna è andato il premio di Destinazione balneare: il sentiment più elevato se lo sono aggiudicato le spiagge di Baunei-Dorgali. L’Appennino piacentino si è aggiudicato il premio di destinazione montana preferita dai turisti, stranieri e non. La destinazione più ospitale è la Val d’Orcia e Assisi, sulle colline umbre, è la destinazione culturale che ha raccolto più consensi. Infine il lago di Vico, nel comune di Caprarola in provincia di Viterbo, si aggiudica il primo posto tra le destinazioni lacuali e il premio Destinazione aree interne va all’Alta Valmarecchia, in provincia di Rimini.

Rimini, 13 ottobre 2021. Oggi aTTG Travel Experience, la più importante fiera del turismo B2B in Italia, si è tenuta la sesta edizione di Italia destinazione digitale, l’Oscar delle destinazioni turistiche italiane, ideato da The Data Appeal Company per restituire ai territori un risultato concreto del monitoraggio e dell’analisi dei [...]

14 ottobre 2021 0 commenti

Non solo sport. L’Europa s’è mossa. Adesso è l’Italia che non deve deludere. Per una nuova Nazione.

Non solo sport. L’Europa s’è mossa. Adesso è l’Italia che non deve deludere. Per una nuova Nazione. E adesso che l'Europa s'è mossa è il Belpaese che non deve deludere. Da un lato non dando spago ai pregiudizi, dall'altro, non impastoiandosi in meandri che ancora non ha superato completamente. Non che ( al momento) sia tutto chiaro e definito, ma quanto van facendo le tre signore ai vertici dell'Europa non è cosa da poco. Andassero avanti così più che ' tre Disgrazie' diventerebbero ' tre Grazie', da far concorrenza a quelle immortali del Botticelli. Anche perchè qui ad essere in arrivo non è un parto qualsiasi, ma quello d'una nuova Nazione. Che poche scelte ha per fronteggiare il nuovo che avanza dagli altri continenti. Chiaro è che in ordine sparso i singoli stati d'Europa poca o nulla possono imporre ma solo subire. Immigrazione, salute, ricerca e difesa. Infatti invece di disperdere gli sforzi, non è meglio unire gli sforzi? Volete mettere una De Gaulle solitaria con quattro o cinque portaerei sotto la stessa bandiera e adeguati gruppi di battaglia inviati ad ammonire i nuovi 'aspiranti padroni ' che van spuntando, qua e là, tra Medio Oriente, Russia, Asia? Non è che dobbiamo tornare in guerra, sia chiaro, ma solo farci rispettare laddove le ciance poco attecchiscono, sopratutto se indirizzate verso soggetti senza costrutto. La pandemia, vera o presunta, naturale o di laboratorio che sia, ci ha messo in ginocchio. Germania, pronta e lesta, compresa. Avremo dei danni. Che speriamo di attenuare, per ripartire poi con forza negli anni a venire. L'importante sarà però non farci cogliere impreparati un'altra volta ancora, che come dimostrato non andrà più affrontata in ordine sparso ma alla guida d'un unico pulpito. Non a tutti ( ancor) gradito, si sa, ma inevitabile davanti a chiare situazioni epocali. Infatti, che potevano il Duca di Mantova o il Marchese di Saluzzo, gli Este di Ferrara o i Malatesti da Rimini, il Moro di Mediolanum o il Doge della laguna, davanti all'irrompere di stati come Francia, Spagna e Inghilterra smaniosi di cambiar l'ordine del Continente ? Aspettiamo gli eventi. Che gli aruspici annunciano fausti. Finalmente, perchè della leggiadra Europa chi nel mondo può farne a meno negli anni futuri ? Occhio allo sport.

LA CRONACA DAL DIVANO. E adesso che l‘Europa s’è mossa è  il Belpaese che non deve deludere. Da un lato non dando spago ai pregiudizi, dall’altro, non impastoiandosi in meandri che ancora non ha superato completamente. Non che ( al momento)  sia tutto chiaro e definito, ma quanto van facendo le [...]

9 giugno 2020 0 commenti

Non solo sport. Coronavirus: Europa in ginocchio. E se cantassimo: ‘ Qui o si fa l’Europa o si muore ?’

Non solo sport. Coronavirus: Europa in ginocchio. E se cantassimo: ‘ Qui o si fa l’Europa o si muore ?’ Sta per abdicare la Cancelliera ma la leggiadra Europa, dopo il suo lungo regno, invece d'essersi compattata s'è sbrindellata. Lasciamo stare quei simpaticoni dei figlioli di Sua Maestà che si sono messi in testa di rifare i pirati per affondare come ai tempi di Francis Drake galeoni carichi di dobloni, che quando la 'voglia di giocherellare ' sarà lor passata si ravvederanno come il loro scarmigliato premier con il Coronavirus. Guardiamo invece cosa ( per noi) durante il regno della Cancelliera non ha funzionato. Nulla di personale. Nè di pregiudizievole. Vogliamo solo arrivare ad una sicurezza presente e ad una prospettiva futura. Per noi, a prescindere della stretta mortale del Coronavirus, urgente, perchè in queste cose prima ci si organizza e prima ci si mette al sicuro. Infatti, al momento è un pirla di Coronavirus a farci piangere, ma domani chi altro del suo stampo? Adesso son milioni quelli che assaltano ( spesso con umana giustificazione) i nostri confini e domani quant'altri percorreranno gli stessi sentieri? Adesso ci son guerre ( e guerricciuole) che mietono nefandezze e lutti ( solo) ai confini, domani dovessero incombere ai nostri ( o addirittura) dentro i nostri confini, qual difese metteremo in atto? Se le minacce arriveranno dai mari l 'Italia manderà in acqua la Cavour, la Britannia la Queen Elizabeth, la Gallia la De Gaulle? Se invece le minacce pioveranno dai cieli senza manco conoscere la traiettoria, li aspetteremo chiudendo gli occhi alla Totò davanti al manesco ? Etc., etc. Già che fare? Nessuno ha i poteri dei venerati oracoli. Potremmo però già incominciare a dare chiari segnali. La Germania che ospita una ventina di infetti lombardi è un chiaro segnale. Il silenzio della Legarde è un altro chiaro segnale. Ci manca, semmai, quello che potrebbe dare la Cancelliera nelle ore del commiato: zittire quei tre o quattro rognosetti di poco conto che pendono dalle labbra sue e che per picciol ambasce loro vorrebbero ( una volta di più ) mettere ( con quell'astruso Salvastati) il 'cappio al collo' ai paesi del Sud. E all'Italia, ovviamente, sennò come potrebbero continuare a divertirsi con quell' imberbe 'sfascia rosse' ( per loro) predestinato ( Lewis a parte) ad oscurare l'immenso ( anche nostro) Schumi ? Qui, cara Signora, c'è bisogno di qualcosa di epocale. Di eredi alla Cavour o alla Metternich, insomma, costruttori di nazioni ! Cogliendo l'attimo fuggente che ci viene offerto. E che un tale, parafrasando, avrebbe trasformato nel canto che ( in quest'ora di angoscia e dolore) potrebbe unire ( da un Paese all'altro) i balconi ormai in fiore del Continente: ' Qui o si fa l'Europa o si muore!'.

LA CRONACA DAL DIVANO. E qui si vede se potrà valere l’appello:  ‘ O si fa l’Europa o si muore‘.  Decisiva, sarà  ( ancora una volta) la Germania, che nelle questioni del Vecchio continente sta con le mani in pasta ovunque. Dal Coronavirus, ormai   dentro i suoi confini  in quantità [...]

26 marzo 2020 0 commenti

Ravenna. Presentato alla Cassa il volume sui 50 italiani sepolti nel grande cimitero di Parigi.

Ravenna. Presentato alla Cassa il volume sui 50 italiani sepolti nel grande cimitero di Parigi. ' Un'opera straordinaria- ha detto in apertura Giannantonio Mingozzi - alla quale abbiamo contribuito come ravennati nella memoria di Aurelio Orioli e di tutti i patrioti italiani'. La Console a Parigi Emilia Gatto ha ringraziato Ravenna per l'idea che ha dato origine al volume che contiene anche scritti e ricerche di Antonio Patuelli e Mingozzi. Particolarmente toccanti le testimonianze di Sauro Mattarelli, orgoglioso dell'amicizia con l'antifascista e repubblicano Aurelio, e di Giorgia con i ricordi indelebili del nonno che ogni anno tornava a San Pietro in Vincoli. Giuseppe Alfieri si è detto onorato, come Fondazione Cassa, di aver contribuito ad un libro straordinario che a giorni sarà disponibile nelle librerie ravennati, Eugenio Fusignani ha sottolineato come, grazie a queste documentazioni, il Risorgimento ed il patriottismo italiano e ravennate siano fondamentali per le nuove generazioni e per una cultura civica sui valori della libertà e della Repubblica. Antonio Patuelli ha ricordato che, ancora giovanissimo, nell’estate del 1980, presentatogli tramite colleghi della madre, lo venne a trovare a casa a Ravenna un anziano mazziniano, originario di San Pietro in Vincoli (RA), Aurelio Orioli, fuoruscito antifascista alla fine degli anni Venti, riparato a Parigi, dove, contemporaneamente a Sandro Pertini, svolse anche umili lavori come quello di manovale muratore. ' Orioli era quell’estate in vacanza a San Pietro in Vincoli e, come ogni anno, sarebbe tornato a Parigi che era diventata la sua città d’adozione, dove aveva diritto anche a tutte le garanzie sociali che mi descrisse'.

RAVENNA. Una affollata sala Bandini della Cassa ha ospitato nel pomeriggio di ieri la presentazione ufficiale (dopo la prima all’Ambasciata di Francia a Roma) del volume ‘L’Italia del Père-Lachaise‘ che raccoglie testimonianze, ricerche e splendide immagini sui 50 italiani più noti sepolti nel famoso cimitero parigino. ‘ Un’opera straordinaria-  ha detto in [...]

13 febbraio 2020 0 commenti

Non solo sport. Macron, ma che ‘ macronate’ fai? Calciomercato al top: Podgba, Isco, Modric, Marcelo …

Non solo sport. Macron, ma che ‘ macronate’ fai? Calciomercato al top: Podgba, Isco, Modric, Marcelo … Sì, perchè, anche se quelli stentano a capirlo, l'Europa non è una torta dalla quale estrapolare fette, a proprio piacimento, all'infinito, ma solo e soltanto ( ancora) una gran bella torta da ' godersi' ciascuno per la propria parte ( insieme) prima che arrivino altri, altri popoli, a forte desiderio di conquistarsi i primi posti sul Pianeta, ad inghiottirsela ( tutta d'un fiato) nelle voraci bocche loro. Davanti a tanta patetica incertezza, speriamo solo che Albione ci ripensi. E invece d'andare a navigare in solitaria in alto mare come vorrebbe la May, resti dove le sue radici affondano. In Europa. Magari per contribuire a (ri) dare al Vecchio Continente quell'equilibrio, nord-sud e centro, che solo i Cesari gli avevano ( a loro modo ) imposto, garantendogli però secoli di unità, forza e crescita. Dalla cronaca. Proprio in queste ore il premier Conte è andato all'attacco di Bruxelles. Rimarcando: ' E' paradossale che, proprio mentre si sta creando un campione europeo della cantieristica per competere sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo. Con logica poco comprensibile'. Conte ha messo in discussione anche il seggio transalpino al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite . ' Se la Francia vuol mettere a disposizione il proprio seggio, parliamone e facciamolo nel conteso europeo, se vogliamo dare davvero importanza a tale contesto'. La replica è sta affidata alla ministra per gli Affari europei, Natalie Loiseau: ' Non vogliamo giocare al concorso di chi è più stupido'. Replica perfettamente in linea con l'attuale livello di governance politica transalpina. La quale, giustamente, tiene ( in primo luogo) a non perdere il suo primato assoluto . Visto che presidenza più stupida i francesi, amati e odiati cugini, maldestramente governati, al di là dei tricolori e dei tanti partiti, probabilmente, non hanno mai avuto.

LA CRONACA DAL DIVANO.   Non è che i due vice premier sotto l’ala provvidenziale del (sorprendente) premier Conte, ci convincano più di tanto. Anzi, l’uno imberbe, l’altro tracotante, non si sa bene cosa stiano combinando. Con le nostre leggi, con i nostri problemi. Con i nostri soldi, con le nostre frontiere. Epperò [...]

25 gennaio 2019 I commenti sono disabilitati

Non solo sport. Il ‘ malessere profondo’ della Francia. E i nostri ( tanti) morti. Tutti giovanissimi.

Non solo sport. Il ‘ malessere profondo’ della Francia. E i nostri ( tanti) morti. Tutti giovanissimi. Ma sono fatti extra sportivi a tenere le prime pagine della cronaca. In Francia un'andata di gilet gialli sta travolgendo quel che resta d'una Repubblica affidata ad un cinquantenne algido e poco capace che tutto può fuorchè emulare Napoleone Bonaparte, corso di sangue italiano, e finanche un De Gaulle, francese dalle idee chiare. I cugini, orgogliosi,evidentemente, stan peggio di quel che vorrebbero far credere, e la loro protesta ( per alcuni versi incomprensibile) lo dimostra. La signora Merkel, che sembra intenzionata ad abbandonare l'agone, lasciandolo ad una sua fedelissima, forse, avrà qualcosa di cui rammaricarsi. Quell'Europa del ' patto di stabilità' a tutti indigesto, francofoni compresi, avrà anche ' tutelato gli interessi germanici' ma non ha certo contribuito a delineare l'unica via possibile: l'unità del Vecchio Continente, trattenendo gli angli così come gli itali, che con gli atteggiamenti alla Junker o alla Moscovici si vanno ( decisamente) allontanando da una idea che loro, primi tra gli altri, hanno sempre sostenuto con grande speranza. In una piccola discoteca marchigiana, s'è consumato un altro di quei drammi che lasciano senza parole. Anche perchè, qui, in casi simili, a venire a meno sono ( al di la delle parole di circostanza) un po' tutti: dalle famiglie ( quelle che ci credono ancora) alla scuola ( con quel stanco sparuto drappello di educatori rimasti a fronteggiare ( giovani coscienze ) volate chissà dove; dalle istituzioni ( che controllano poco e male, angariando dove non serve e mollando dove urge) alla ( cosiddetta) cultura laica ( che il posto ha preso, ormai, di quella religiosa, relegata ai margini) ... etc etc etc . Dunque,non ci resta altro che piangere una volta di più i nostri morti. Questa volta i nostri giovanissimi morti. Giovanissima mamma ( 38 anni, quattro figli) compresa.

LA CRONACA DAL DIVANO. Ci avviciniamo all’ultima dei gironi in Champions e Uefa. Potremmo farcela in  blocco ( sei su sei, 4+2), potremmo anche sucire scornati se a prevalere sui campi saranno le ‘ motivazioni sportive‘ oppure ‘ altro’. Del resto la gara nel ranking Uefa è al limite. Pochi [...]

10 dicembre 2018 0 commenti

Non solo sport. Scontro di treni, strage jiadista a Nizza, golpe in Turchia. Europa, ma che succede?

Non solo sport. Scontro di treni, strage jiadista a Nizza, golpe in Turchia. Europa, ma che succede? Pagine di cronaca sconvolgenti. Lo scontro tra i due treni in Puglia, la strage jiadista sulla Promenade des Anglais a Nizza, il ( fallito) colpo di stato in Turchia. Sangue, orrore, per restare ai titoli più forti. Dappertutto. In casa nostra, nel sud dell'Europa e alla sua porta d'Oriente. Per un Vecchio Continente ( nonostante tutto) ancor più fragile ( dopo la Brexit), diviso ( tra le diverse aree storiche) e accerchiato ( non solo dal terrorismo). Che aspettiamo? Che stanno facendo le nostre leadership per fronteggiare le ombre scure delle tempeste in arrivo? Che dobbiamo aspettarci?

CRONACA DAL DIVANO ESTATE. Pagine di cronaca sconvolgenti. Lo scontro tra i due treni in Puglia, la strage jiadista sulla Promenade des Anglais a Nizza, il ( fallito) colpo di stato in Turchia. Sangue, orrore, per restare ai titoli più forti. Dappertutto. In casa nostra, nel sud dell’Europa e alla [...]

18 luglio 2016 0 commenti

Non solo calcio. Dopo l’Invincibile armata ci toccano i panzer. Che facciamo: gli cediamo il passo?

Non solo calcio. Dopo l’Invincibile armata ci toccano i panzer. Che facciamo: gli cediamo il passo? Europeo: si entra nei quarti. Ferrari: ora come ora servono solo i risultati, dice Marchionne. Che tuttavia l'occhio sul futuro non rinuncia affatto ad allungare. Briatore aveva suggerito che per 'svecchiare ' la 'rossa' andrebbe creato un polo tecnologico in Albione. Dove, in fatto di telaio e aerodinamica, son da sempre maestri. Ma risponde Marchionne : 'La storia che ci sentiamo inferiori agli inglesi perchè i concetti di telaio e aerodinamica sono prettamente britannici? Tutte cavolate. La Ferrari deve 'internazionalizzare' certe deficienze, ma facendole diventare la propria forza'.

LA CRONACA DAL DIVANO ESTATE. Dopo aver goduto con la Spagna, ci aspetta di sopportare il ‘ patone’ Germania. Loro, infatti, continuano a non farsene una ragione che con gli Italici eredi di Varo ma anche di Mario, Cesare e Germanico, possono poco o nulla. Joachim Low , il suo mister, [...]

29 giugno 2016 0 commenti

Francia. Azzurri in Finale, manca meno di una settimana. Costa meno l’ aereo.

Francia. Azzurri in Finale, manca meno di una settimana. Costa meno l’ aereo. Manca meno di una settimana all’inizio dei campionati Europei di calcio 2016, che si svolgeranno dal 10 giugno al 10 luglio in Francia. Dopo la pubblicazione della lista dei 30 convocati della Nazionale di Antonio Conte, del calendario delle partite e del tabellone, i fan sono ora alla ricerca di informazioni per seguire UEFA Euro 2016 in diretta oppure dal vivo, per chi ha deciso di seguire gli Azzurri in Francia.

FRANCIA:  E qui c’è una piccola sorpresa segnalata dagli uffici del turismo di Lille e Lens: le previsioni circa l’affluenza di turisti e supporter italiani parlano di poche prenotazioni! Spazio allora per le decisioni last-minute e per i ritardatari che hanno a disposizione ancora un paio di settimane per organizzare [...]

7 giugno 2016 0 commenti

Non solo sport. La Signora vola agli ottavi, prima. La Roma ama invece collezionare gol nella rete sua.

Non solo sport. La Signora vola agli ottavi, prima. La Roma ama invece collezionare gol nella rete sua. Dopo una ventina di minuti la Lupa già è sotto, a ululare, Barca o non Barca poco conta; inoltre, sul finale, anche a tempo scaduto, consente all'altrui avversario qualsiasi tipo di sogno proibito. E' vero che alla Lupa basterà battere il Bate all'Olimpico, ma con che gusto dopo un'altra così pesante ' marzianata'? Insomma, con squadre così dirette, ci saprebbe dire il buon Sabbatini dove vuol andare a parare?

LA CRONACA DAL DIVANO. E ci risiamo: Roma, di nuovo umiliata. E sempre con la stessa improvvida direzione tecnica, affidata al solito taumaturgo straniero che invece di guarire ammala. Sabbatini giura di volersi tenere ancora per molto il suo Garcia, ma non ci crediamo. Le partite in Coppa della Lupa [...]

26 novembre 2015 0 commenti