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Non solo sport. Aia: droga, in manette il procuratore capo. Tante le domande. Rugby: l’Italia s’è desta?

Non solo sport. Aia: droga, in manette il procuratore capo. Tante le domande. Rugby: l’Italia s’è desta? Chiude le serrande il Campionato per lasciar spazio al surreale mondiale natalizio che andrà a disputarsi dentro avvenieristici stadi tra le dune del Qatar. Guida ancora il gruppo quel Napoli delle meraviglie che ha raggranellato 41 punti su 45, praticamente un record. Alle sue spalle si barcamena un Milan che non sembra avere ancora acquisito la caratura necessaria per ottenere certi risultati; mentre si è rifatta sotto la Signora e non perde battute la Beneamata. Stentano Lazio e Atalanta. Tutti si chiedono: potrebbe l'infausta pausa cambiare gerarchie e posizioni? Molti lo sperano, pochi ci credono. Perchè se il Ciuccio continuerà a nitrire piuttosto che ragliare raggiungerlo sarà dura per tutti. Anche per la mai defunta Signora che, a gennaio, fatte salve altre sorprese, dovrebbe ritrovarsi in squadra Podgba, Di Maria e Chiesa. Non poco. Sempre che questi signori si decidano davvero a guadagnarsi sul campo il pane con companatico che ( generosamente) gli passa il buon Andrea. Sul mondiale nel deserto non azzardiamo pronostici, anche perchè è talmente surreale che solo un De Chirico potrebbe pronosticarlo alla bisogna. Il botto questa lo offre quel bruttissimo affare che ha portato in manette il procuratore capo Aia. Un affare che solleva molte domande, che non possono non coinvolgere i vertici dello sport in generale e del calcio in particolare. L'arresto dell'ormai ex procuratore capo Aia, Rosario D'Onofrio, premiato a luglio e oggi accusato di associazione a delinquere nell'indagine che ha portato a 42 ordini di custodia cautelare ( 26 in carcere, tra cui lui) per traffico internazionale di droga, è un tale scossone per l'intero sistema calcistico che - si legge sulla 'rosea' - è impossibile pensare non abbia conseguenze importanti. Speriamo solo che i soliti affossatori non siano già all'opera per compiere il loro impudico lavoro. Apprendere il curriculum di tale D'Onofrio e pensare che, senza controllo alcuno, con la leggerezza delle farfalle, sia finito ( nientemeno) che alla direzione della giustizia calcistica, lascia interdetti anche i più navigati. Con decisione unanime il Consiglio federale della Fgci si è assunto l'onere che spetta alla Associazione arbitri. Ma questo può bastare? Certo che no. Infatti se il tal D'Onofrio, arrestato nel maggio 2020 in Lombardia con carico di stupefacenti, ha potuto tranquillamente restare al suo posto, anzi essere perfino premiato, quelli che gli ruotano attorno e pure lo premiano che mestiere fanno ? Gli ignavi di dantesca memoria? O non saranno sodali suoi? E se non son sodali che altro sono? Come detto, non ci interessa più un mondiale F1 deciso non in pista ma da legulei al soldo di questo o quello. Che reca danni soltanto alla ' rossa' che, poco protetta dall' Elkan... di Trieste e dal buon Binotto, viene sballottata qua e là, per fare il vuoto spazio a piloti fenomeni e costruttori imbattibili che gestendo a piacimento le norme Fia possono quando, dove e come vogliono determinare chi vince o perde; chi è mostro e chi è pirla. In molti se ne vanno accorgendo. Basta dare una scorsa anche veloce ai social. Ma soprattutto agli ascolti di trasmissioni tivù che fanno i salti mortali per convincere l'immensa folla 'rossa' a non abbandonare nuovamente le piste. Corre voce di un cambio alla direzione corse della 'rossa', ai danni del il buon Binotto, brava persona, bravo ingegnere, ma poco lesto ad affrontare i tiranni di Vindobona, che una ne fanno, mille ne pensano. Anche di notte. Anche con quel Budget Cup servito a spartire la torta tra pochi intimi, lasciando fuori perfino chi della loro fortuna è il primo demiurgo. Ci siamo sempre chiesti che andavano a fare in campo i giganti d'argilla del nostro rugby che manco vincevano con San Marino. La risposta, tanto attesa, è arrivata. Intanto battendo Samoa eppoi l'Australia, mica dilettanti, qualcuno comincerà a rispettarli. Ora dovranno affrontare anche il Sud Africa, che della palla ovale è campione del mondo. Continuano i fuochi d'artificio in onore del buon Pecco. Si riattizza intanto la voglia di competere del buon Viviani, fresco sposo. Squadra di Argonauti quella del Poz, che battendo la Georgia anche di un solo punto s'è però guadagnata la partecipazione al prossimo mondiale di basket in Asia. 'Così potrò cercare di convincere Banchero a vestire la maglia azzurra' rivela il Poz. Convincere che? Chi è onorato di vestire azzurro, fenomeno o no che sia, non va convinto ma deve convincere. Ma non ne abbiamo abbastanza di lanzichenecchi che se la borsa vuole si pongono al soldo di questa o quella compagnia per far bottino loro e solo loro? Caro Poz, credi, perchè non lo lasci dov'è , puntando semmai su motivati giovani, come ha fatto il Fefe con la sua compagnia di nostri valorosi ragazzoli giunta sul tetto del mondo?

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 14 novembre 2022). Chiude le serrande il Campionato per lasciar spazio al surreale mondiale natalizio che andrà a disputarsi dentro avvenieristici stadi tra le dune del Qatar. Guida ancora il gruppo quel Napoli delle meraviglie che ha raggranellato 41 punti su 45, praticamente un record. Alle sue [...]

15 novembre 2022 0 commenti

Non solo sport. Toto del veto della ‘rossa’ te ne sbatti assai? Anche i pinguini cantano l’inno di Mameli!

Non solo sport. Toto del veto della ‘rossa’ te ne sbatti assai? Anche i pinguini cantano l’inno di Mameli! Non molla. Lui, Toto di Vindobona, che col chiarore dei suoi vestimenti evoca alla mente i fantasmi di illustri antesignani: Policrate di Samo, Clistene di Sicione, Pisistrato di Atene e Dionigi di Siracusa. Lui, certo, non ne vuol sapere di omaggiare la ' rossa' per quel che è la 'rossa'. Per il bene suo e delle sue 'frecce', ma non delle auto che volano nelle piste. Invocando ( fantomatiche) ragioni di sicurezza la Fia, che non dal nostro buon Domenicali dov'essere governata ma dall'avvocatessa Shalla Ann Rao, ex consulente Mercedes, grande amica del Toto, ha deciso di passare dalle ciacole ai fatti. Tanto sa che contro la forza ragion non vale. Porpoising e bouncing infatti sono termini che indicano un qual saltellamento delle monoposto sul rettifilo, fenomeno che disturba assai ( guarda un po') soprattutto i due della Mercedes, che come nel passato, non riuscendo a tirar fuori il ragno dal buco, aborriscono il merito e invocano il diritto. Tant'è che non sono pochi quelli che vorrebbero 'segare' le ultime sette maglie iridate ( almeno) in due parti per assegnarne una al pilota e l'altra al menagers, in questo caso al Toto di Vindobona, che attorno alle ' frecce' altro non vuol che il vuoto assoluto. Guai a chi non le fa vincere! Guai a chi non si genuflette al loro rombare ! Ovviamente l' avvocatessa Shalla Ann Rao del diritto di veto della 'rossa' se ne sbatte assai. Del resto ha forse già saputo che il buon Binotto altro non sogna che di tornare a pesca sul suo Lemano, e che i concorrenti attorno più che a formare un gregge altro non faranno. E così dopo aver visto una F1 rinascere dopo un decennio passato in cattività, dovremo aspettarcene un altro simil più o meno. Comunque, mal che vada, torneremo a spegnere il televisore, come abbiamo fatto con la F1 per un decennio, dove vedere la 'rossa' costretta al palo era men divertente della corsa con i sacchi o della gara con carriola e rana sopra.Dal Gp di Spa entra dunque in vigore la direttiva 30/2022. Estrapoliamo. Dal 2023 il fondo dovrà essere di 25 mm più alto da terra rispetto ad ora. Verrà introdotto il test di deflessione laterale del fondo più severo. Con un sensore più preciso per riqualificare l'oscillazione aerodinamica. Dicono che anche pinguini conoscono il canto degli Italiani. Molto, grazie allo sport. Anzi agli sport. Nell'atletica fin alla prossima Olimpiade contiamo 5 medaglie d'oro. Aspettiamo comunque conferme dai prossimi Europei. La pallanuoto uomini sta in vetta al mondo delle piscine, quella femminili va ritornando. Soddisfazioni arrivano da un volley di riconosciuto valore planetario per ambo i sessi. Nel basket aspettiamo che il Pozz ci liberi ( finalmente) da quelli che snobbano la maglia azzurra per mandare in campo quelli che la amano. Nel tennis, volendo, cominciamo a vedere la possibilità di agguantare qualche Slam. Nel nuoto abbiamo la ' squadra più forte di sempre' e se al Foro Italico dovessimo fare incetta di metalli pregiati nessuno si meraviglierebbe. Grande è anche la tenuta agli Europei della pista dei nostri ragazzi dl ciclo che si battono contro altri senza manco contare su un impianto all'altezza. Meravigliose sono le squadre di ginnastica, tra leggiadre farfalle e graziose piccolette ora installate nell'elite mondiale. Gloria infinita ai motori. Con un Pecco alla caccia del Fabio. Probabilmente stiamo dimenticando qualcuno/a. Non il calcio che se non la smette d'inseguire i miti d'Albione come lei lo regalerà ad oligarchi, sceicchi e fondi che giocano il Mondiale a Natale, la Champions nel mese di Pasqua ( magari sotto qualche tenda tra deserto e steppa), il Campionato tra un ritaglio di tempo e l'altro. Infatti, che centrano corridori dai piè veloci con artisti fantasiosi?

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 3 al 16 agosto 2022). Non c’è niente da fare. Non molla. Lui, Toto di Vindobona,  che col chiarore dei suoi vestimenti evoca alla mente  i fantasmi  di illustri antesignani: Policrate di Samo, Clistene di Sicione, Pisistrato di Atene e Dionigi di Siracusa. Lui, certo, non ne [...]

3 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. Milan e Inter agli sgoccioli. F1: ancora il Tulipano. Chelsea e Milan, dove sta il senno?

Non solo sport. Milan e Inter agli sgoccioli. F1: ancora il Tulipano. Chelsea e Milan, dove sta il senno? Ora al Diavolo mancano due partite per fregiarsi del 19* scudetto. Una suspence che altrove non c'è più. A margine il solito scoop dalla nababba Premier, con il Chelsea dell'ex oligarca russo ceduto ad una combriccola americana guidata da tale Todd Boehly alla modica cifra di 4 mld di sterline. Come possa un Chelsea valere 4 mld di sterline e il Milan 1,2 mld di dollari nessuno lo sa. Evidentemente in Albione sanno mandare l'acqua all'insù, oltre che usare le miglia al posto dei chilometri e girare per strada a sinistra quando tutti gli altri vanno a destra. Il Chelsea Football Club, noto semplicemente come Chelsea, è una società calcistica inglese con sede nella città di Londra, borgo di Hammersmith e Fulham, militante nella massima serie del campionato inglese dalla stagione 1989-1990. Ha ( finora) vinto: 5 Coppe di Lega, 8 d'Inghilterra, 2 Champions e 6 scudetti. Il Milan invece, terza squadra più titolata al mondo, nata sui navigli nel 1899, conta in bacheca: 3 Mondiali, 7 Champions ( 11 finali), 2 Coppe delle coppe, 5 Super coppe europee, 3 Intercontinentali, una del Mondo Uefa oltre a ( fino ad oggi) 18 scudetti in un torneo per decenni ritenuto un ' campionato mondiale settimanale per club'. Che prima o poi la nemesi del dio delle quattro ruote caschi ( a nome e per conto della rossa) sulla testa del blasfemo profanatore del tempio della Rivazza è assodato. Basta avere pazienza come il cinese sulla riva del fiume. Nel frattempo, sfrecciando sotto la fresca ombra dei grattacieli dell'infinita spiaggia di Miami, il tulipano ex sfascia rosse diventato campione s' è fatto beffa prima del timido Carlos eppoi del tenace Carletto. Che ci volesse la 'rossa' a dar di nuovo senso alle gare d'auto in pista non era tanto difficile da pensare. Certo che, da quando il bolide del venditore di bibite è riuscito a far tornare nei ranghi le frecce d'argento pilotate da quel tiranno del Toto finalmente spodestato, le cose per la F1 sono tornate in alto. Non solo in Italia, paese di motorofili, ma anche nel resto del Mondo. Almeno, da quel che si evince dalla presenza di folle sterminate e festanti che incorniciano ogni appuntamento mondiale. Folle, sia chiaro, tinte più di rosso che d'altro colore. CLASSIFICA PILOTI F1: Carletto 104 punti, Tulipano 85, Russel 59.Completate le tre affollate e plaudenti tappe nella fraterna terra d'Ungheria, il bel Giro torna a casa. E riparte dalla Sicilia, con una prova niente male. In rosa, al momento, resta Van der Poel con 11'' su Yates e 16'' su Dumoulin. Inizia pure il torneo di tennis più importante d'Italia, accolto nel primaverile Foro Italico, con tutti i campioni vecchi e nuovi. Probabile però il forfeit di Alca(t)raz, che dopo essersi bevuto i santoni del tennis degli ultimi vent'anni non ce la farà a replicarsi per problemi fisici anche a Roma. Peccato, perchè l'appuntamento è di quelli che, slam a parte, concedono il pass per salire alto nella considerazione degli amanti del tennis. Vedere questo instancabile grillo spagnolo sarebbe stato molto interessante. A1 donne. Furia Conegliano: Monza travolta ( 3-0). Gara tre anche per i maschi, con la Lube avanti 2-0 contro Perugia. Mal d'Africa per Marcello che a Nairobi poteva scendere in pista per regolare qualche suo antagonista e puntare ad un tempo clamoroso. Dopo il ricovero in ospedale per via di un virus intestinale, dovrà ritirarsi su le maniche per affrontare al meglio i prossimi appuntamenti. Non pochi. Non tutti scontati. Coach Camossi lamenta: ' Non ci voleva, con quel vento avrebbe potuto volare!'.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 2 al 9 maggio 2022).  Un saluto agli Alpini che a Rimini sono sfilati con le loro 33 fanfare, benvoluti da tutti perchè sempre e comunque dei valorosi. E dei generosi. Serie A: ora al Diavolo mancano due partite per fregiarsi del 19* scudetto. Una la può [...]

9 maggio 2022 0 commenti

Non solo sport. Auto/Moto: rosse dall’ alba al tramonto. Con il ‘Pegaso’ di Maranello e il ‘prodigio’ di Borgo.

Non solo sport. Auto/Moto: rosse dall’ alba al tramonto. Con il ‘Pegaso’ di Maranello e il ‘prodigio’ di Borgo. Adesso per il mondo è il' Cavallino rampante', ma un tempo era 'Pegaso' , il ( famoso) 'cavallo alato', animale selvaggio e libero che veniva utilizzato da Zeus per trasportare le folgori fin sull'Olimpo e che, una volta esaurito il suo compito, svaniva in una nube di stelle scintillanti per formare una costellazione. E comunque sia, oggi, il ' Cavallino rampante' al posto delle folgori si è messo a consegnare i sogni degli uomini direttamente al padre degli dei. Come deve aver fatto con il sogno dell'imberbe talento nato nel piccolo feudo genovese dei Grimaldi e che fin dalla più tenera età sognava di diventare il più forte pilota d'auto da corsa del mondo. Una sogno altrimenti impossibile, anche perchè nello stesso tempo il mondo era stato occupato da ( terribili) tiranni con tanto di ( potenti) sodali che alla concorrenza concedevano appena il respiro. Eppure, è bastato affidare il sogno a quel 'Cavallino rampante' che di un'auto ' rossa' è l'emblema, per cacciar tiranni e sodali e portarlo sul più alto gradino del podio. Tra gli applausi perfino degli avversari Orange che in Australia s'erano dati appuntamento per sostenere il loro ( ammirevole ) campione, questa volta però finito a lato della pista, fumante, triste. Tra applausi e brividi. Gli applausi per il Carletto, leale avversario diventato campione. I brividi per la ' rossa' che auto non è più, ma solo erede di quel Pegaso cavallo alato che consegna ( solo) sogni. Il prossimo Gp è previsto ( tra due settimane) a Imola. Per i fortunati però che potranno accedervi, visto che si annunciano code, a sud, dallo stretto di Messina, a nord, da tutti valichi alpini. Cogliamo qui l'occasione per chiedere venia a quel genio del Mattia, al quale qualche tempo fa avevamo consigliato di dedicarsi al ripopolamento naturale del suo bel Lemano. Del resto titoli e medaglie non son quelli che s'attribuiscono a parole, talvolta fallaci, ma sul campo, vere ed eterne.E' se l'alba automobilistica di questa memorabile domenica è stata rossa, pure il tramonto della motoristica è stato rosso. Tanto in Australia, quanto in America. Nella Moto 3 abbiamo piazzato il secondo ( Foggia) e il terzo ( Migno); nella Moto 2 il primo ( Arbolino); nella Moto Gp il primo ( Bastianini). Come dire che stiamo in vetta alle classifiche pur dopo aver percorso piste (molto) diverse tra loro. E pensare che all'appello azzurro mancano ( almeno ) quattro nostri valorosi vessilliferi: il Pecco, sempre che decida di bandire le chiacchiere e fare più fatti; il Morbido, finora un po'troppo sfortunato; il Marini, mai entrato in partita, e il Diggi, oltre misura fisso sui tubi di scarico. Fosse per noi, di calcio, non parleremmo più. E non perchè ci stanno buttando a mare un po' dappertutto, al Mondiale come in Coppa, ma perchè chi lo governa, chi lo commenta e chi con lui mangia ( sputandoci) sopra, salvo qualche eccezione, lo sta rendendo talmente inviso che non vien più manco la voglia di scambiare rabbuffi e sfottò al bar, al lavoro o in spiaggia. Troppi dirigenti e addetti ai lavori del Menga; troppi sindaci, amministratori e comitati del ' nulla s'ha da fare'; troppi giocatori e procuratori intenti più a rapinare le sempre più povere casse societarie che, eventi e norme del cavolo, hanno messo con le spalle al muro ( tipo quei fair play Uefa che, quanto le ' grida' manzoniane, non valgono per tutti). Poco importa infatti se le riforme nostrane e non latitano, se gli impianti ( da noi) restano sogni, se in Europa una manciata di 'spendaccioni' e di 'indebitati' ha scavato solchi attorno con soldi che ( finalmente) si comincia a capire da dove provengono e a cosa servono. Mentre gli anglofili non perdono occasione per acclamare un ' calcio più bello al mondo' che di bello ha solo una sarabanda di ( indefessi ) podisti veloci che del primo tempo poco si fregano bastando loro gli ultimi venti minuti+recupero per decidere le sorti di quello o questo campionato. Indefessi, certo, perchè, se dal divano non si può pretendere di leggere le sorti del mondo, proprio sul divano vien da chiedersi come facciano ' quelli lassù' o ' quelli là' a correre così tanto, tutto a perdifiato, tutto di prima, senza colpo sbagliare, tanto da far apparire i nostri pedatori dei pensionati e i loro degli aironi. E viceversa. Eppure, bene e spesso, i tecnici, non sono sempre gli stessi? Esempio: Carletto ( al Real), Antonio ( al Tottenham ), Mou Mou ( alla Roma)? Per caso, non è che la soluzione del rebus di cotanto calcio prodigio stia (semplicemente) nel ( buon) manducare?

A CRONACA DAL DIVANO. ( dal 5 al 10  aprile 2022). E se le ombre della guerra non scemano, anzi, si dice che una colonna di carri e cannoni lunga dieci o quindici chilometri, chi lo sa?, per completare la sua offensiva di terra nel Donbass ricco più che di russofoni di materie [...]

11 aprile 2022 0 commenti

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa.

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa. Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente) spodestato dal suo trono d'argento il tiranno Toto, che in questi ultimi anni, sorretto da schiere di legulei, ha fatto il buono e cattivo tempo attorno ad un team di cui ( si dice) che partecipi al 33%. Il tutto legalmente, è ovvio, e tra alto e basso sempre in sintonia con qualcosa e qualcuno che , da un lato, gli ha consentito di recar danno e beffa alla 'rossa' relegandola da regina ad ancella, e dall'altro, di calare nell'oblio un pò tutta la concorrenza. Quest'anno ha cercato di ripetere l'operazione con giovane irriverente tulipano 'pilotato' e 'protetto' da da un ravveduto e avveduto general manager. Che ha saputo far giuocare ai suoi tutte le carte del mazzo, fin all'ultima, insperata, ma vincente. E così il tulipano, altrimenti finora noto tra i fans di Maranello come ' sfascia rosse', s'è preso un titolo meritato, applaudito da tutti, riconosciuto anche dallo sportivissimo avversario, eppur tuttora sub judice per ricorsi e controricorsi ( e ti pareva) presentati da chi perdere non sa e non vuole. Sinceramente, in molti s'erano allontanati da una competizione indirizzata su un unico binario; senza lotta, scontata, arrogante, e con la 'rossa', che di questo sport è il sole e la luna, relegata ad un ruolo marginale, da non credere, dopo tutto quello che ha fatto e che può fare. A lei infatti gli dei hanno concesso di scrivere pagine leggendarie sulle corde di un aedo antico, e che mentre celebrano l'uno esaltano altro. Generosamente. Come in quella guerra sotto le mura di Ilio che pari ha posto tanto gli eroi che le difendevano quanto quelli che l'assalivano. A parte i ricorsi e controricorsi Mercedes, o del Toto che dir si voglia, il ragazzi figlio di pilota, nato e cresciuto tra i tulipani, è il nuovo campione del mondo di F1. Sembra di buon auspicio il terzo posto della 'rossa' condotta da un insperato e coraggioso Sainz. Sempre che non ci sia qualche leguleio che voglia ancor ' metter becco' a quanto a Maranello vanno ingegnandosi di fare come sua tradizione e sangue comandano. Detta anche così, sinteticamente, allora sì che potremmo avere un lotto di contendenti, nobili e meno nobili, grandi e piccoli, che potrebbe davvero tornare a scrivere altre leggendarie pagine di questo planetario agone sportivo. Torna in vetta la Beneamata che, nonostante i cinesi vicini e lontani, sa ancora farsi rispettare, Conte Dracula o non , quando scende in campo. Ora guida il gruppo con 40 punti, uno in più sul Diavolo del Pioli che, disponibilità a parte, continua a mostrar di saper fare più trenta che trentuno. Quasi quasi quanto la Dea del Gasp, questa volta ( però) vittoriosa ( a fatica) sul Verona del terribile Igor. Perde il Napoli senza più difesa e perde la Lazio senza più attenuanti. Dopo la mademoiselle Sofia che ha fatto man bassa per ben tre volte di seguito in Canada, nel Super G di S.Moritz è stata la volta di mademoiselle Brignone, 31 anni, ora con 17 vittorie in Coppa, una più della mitica Debora, davanti ad una valanga di azzurre, cinque nelle prime dieci.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 12 dicembre 2021). Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente)   spodestato dal suo trono d’argento il tiranno Toto, che  in questi ultimi anni, sorretto da  schiere di [...]

13 dicembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Calcio: nell’Olimpo restano Inter e Juve. Ricacciata tra i ‘poveri’ la Dea del Gasp.

Non solo sport. Calcio: nell’Olimpo restano Inter e Juve. Ricacciata  tra i ‘poveri’ la Dea del Gasp. Come anticipato, se al Gasp è dato di arrivare a 30 e mai a 31, al Villareal , invece, che nel suo campionato è poco più d'una una comparsa è stato dato modo e tempo per spegnere ( da subito) le velleitarie ambizioni dei bergamaschi per il passaggio agli ottavi di Champions. Che poveri erano e poveri restano, nel senso che per essere accettati nella nobiltà d'Europa occorrono ben altri titoli e prestazioni e raccomandazioni. Come volevasi dimostrare. Ora, delle nostre, tra le ( cosiddette) big o nobili d'elevata genia calcistica, restano in corsa la Signora e la Beneamata. La prima più per grazia ricevuta che per altro, la seconda per avere finalmente saltato l' ostacolo che la bloccava dai tempi mitici del Triplete. Cosa possano fare le due nel proseguo del torneo, ovviamente, non è dato a sapere; si può però presumere che, sorteggio a parte, possano risultare più paggi che cavalieri. Ruoli questi (quest'ultimi ) da tempo assunti dalla piccola folla di spendaccioni che i danari se li fanno versare ( più o meno direttamente ) sui loro conti correnti dai loro Stati o dai loro sodali. Davvero fastidioso è ancora notare l'insipienza infinita delle pletore di commentatori nostrani, nei vari livelli mediatici, che continuano a celebrare le squadre d'Albione come superfavorite, ' o meglio', 'd' altro pianeta', assicurano, rispetto alle nostre e ( non solo) alle nostre. Il segreto dei prodigi di tali compagini starebbe nella corsa e nella tecnica mostrata in corsa. Senza però chiedersi che quando c'è uno che corre ( e smista) più assiduamente d'un altro ben oltre i 90' minuti di gara, a parte la preparazione spesso ( curiosamente) affidata a tecnici nostrani, qualcosa dovrà pur mangiare, o deglutire, per mantenere inaccessibili i suoi standard. Eppoi siamo proprio sicuri che del coriaceo Bayern o dell'imberbe Ajax o del sempiterno Real possano esse far un sol boccone? Tra le nostre, anche se non entrate spesso per cagione altrui nell'Olimpo, qualcuna potrebbe ( sul tema) dir la sua, non per giustificarsi, ma per farci capire la differenza tra le nostre e quelle di quegli gli esseri piovuti da altri mondi. Il Milan, ad esempio, contro quegli imbattibili Reeds , sia all'andata che al ritorno, se non erriamo, almeno per buona parte del duplice confronto, avanti era o no? E come mai, al cospetto di cotanti mostri? Contro i quali, poi, il Diavolo, non ha retto. E del resto come avrebbe potuto contro chi fatica e affanno non sente ? A proposito di Milan, forse qualcuno ha notato che grazie alla sua sconfitta abbinata alla vittoria del mai defunto Atletico, e della Dea contro il Villareal , abbiamo salvato il bilancio delle ispaniche che, naufragio del Barca a parte, che altro avrebbe resuscitato se non lo spettro dell'Invincibile Armada?

CRONACA DAL DIVANO.( dal 6 al 12 dicembre 2021).  Come anticipato, se al  Gasp è dato di  arrivare  a 30 e mai a 31, al Villareal , invece, che nel suo campionato è poco più d’una una comparsa,  è stato dato modo e tempo per spegnere (  da subito) le velleitarie ambizioni dei bergamaschi [...]

10 dicembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Europeo: sappiamo anche anche soffrire. Ora sotto con il Lukaku. Adieu, adieu ‘ champions’!

Non solo sport. Europeo: sappiamo anche anche soffrire. Ora sotto con il Lukaku. Adieu, adieu ‘ champions’! Completati gli incontri dei Gruppi si è passati agli scontri diretti. Quelli del dentro o fuori. Praticamente l'avvio di un altro torneo, dove sarà meglio scordarsi quanto fin qui accaduto, anche per non incorrere in qualche ( dolorosa) sorpresa. Quello che ci tranquillizza, stavolta, è l'approccio ( decisamente) nuovo dei nostri ad un torneo dal quale ( una volta) siamo usciti ' alati vincitori' ma ( più spesso) ' cani bastonati'. Con poche vie di mezzo. Dunque occhio alla st0ria che ( volendo) resta m( come sempre) ' magister vitae', ma anche fiducia nel rinnovato ' spirito di corpo' che se avesse (davvero) catturato ( come si dice) l'intera Compagnia, non ha bisogno delle tante cerimonie scaramantiche e prudenze che spesso e volentieri si sono mostrate veri limiti per le nostre aspirazioni. Saremmo stati attenti alla Francia, questo sì, perchè quel rigore inesistente e quel fuorigioco abbonato contro il Portogallo non faceva dormire. E comunque senza sollevare ambasce oltre misura. Perchè, come si diceva nei giorni appresso, la Compagnia del Mancio da Jesi non gioca ( più) sulle debolezze ( o disgrazie e favori altrui) ma sulle sue proprie esclusive potenzialità. Enormi, checchè vaneggi quella ( spesso stolta) pletora di commentatori, seminata qua e là, e sempre pronta a godere nel ridimensionare l'eccezionalità della nostra scuola e della nostra inesauribile capacità di scovare talenti, soprattutto quanto men te li aspetti, e che poco o nulla hanno da invidiare ai talaltri di ' gonfiato prezzo'. Di scontri diretti ( al momento) se ne sono svolti alcuni. la Danimarca ha travolto il Galles( 4-0), L'Italia ha superato (con sofferta prova) l'Austria ( 2-1), Il Belgio s'è liberato del Portogallo (1-0), la Cechia ha mandato in vacanza l'Olanda ( 2-0). Con qualche sorpresa. Picciola o clamorosa. Della Danimarca, ma anche della Cechia. Della Spagna che manda a casa ( 3-5) i vice mondiali della Croazia. Della Svizzera ( bistrattata dall'Italia) che costringe all'adieu adieu i campioni mondiali della Francia, traditi ai rigori da quel suo conclamato fenomeno ( soprattutto ) caro ai procuratori. Stava per cadere nel vortice malevole del torneo anche l'Italia del Mancio, che però sembra ( davvero) sorretta da un animus pugnandi che sa di antico ed unico. Infatti adesso sappiamo che imprevisti, gufi e sofferenza si possono ( ragionevolmente) vincere.

 LA CRONACA DAL DIVANO. ( da giovedì 24 a lunedì 28 giugno 2021). Completati gli incontri dei Gruppi si è passati  agli scontri diretti. Quelli del dentro o   fuori. Praticamente l’avvio di un altro torneo, dove sarà meglio scordarsi quanto fin qui accaduto, anche per non incorrere in qualche ( dolorosa) sorpresa. Quello che [...]

28 giugno 2021 0 commenti

Non solo sport. Recovery: garantisce Marione, ma noi stiam con le mani in mano? Sport: sinfonie azzurre ?

Non solo sport. Recovery: garantisce Marione, ma noi stiam con le mani in mano? Sport: sinfonie azzurre ? Ce n'è di carne sul fuoco in questa settimana! L'auto corre in Portogallo, con la proposta della gara di qualifica ben accolta dai piloti. Leclerc: ' Nei Gp devi risparmiare gomme e benzina, al sabato andremo a tutta'. Hamilton: ' Ho provato le Pirelli da 18° perchè nel 2022 voglio esserci'. Il Gp d'Italia del 12 settembre è uno dei tre appuntamenti proposti. Intanto ci si alambicca, se il Tappen sia ancora davanti o no al Lewis. Mentre alla 'rossa' si è ripreso a far discorsi da ' rossa' , che, lo tenga ben presente il buon Binotto, quando scende in pista non va per riempire scartoffie ma a provar di scrivere storie memorabili. Anche le moto scendono in pista, in Spagna, con il Maestro che ha annunciato una delle sue: il parto con i ricconi arabi di Aramco per portare la Vr46 in MotoGp dal prossimo anno. Il Maestro non sa ancora se resterà in sella, sa però che potrà contare su un plafond di monetine sonanti di cui manco Paperon de'Paperoni poteva godere nei suoi frequenti bagnetti. Intanto sono cominciate le libere. Con il Pecco ( MotoGp) e il Bez ( Moto2) in agguato. Speriamo d'ascoltar più volte l' amato inno di Mameli. Messina spinge Milano a fare sua gara quattro con il Bayern, per approdare nelle semifinali di Eurolega basket. In contemporanea hanno fatto il sorteggio per Euro 2022, nel nostro girone ( Milano) sci sono anche Croazia, Grecia, Estonia, Gran Bretagna e Ucraina. Vincenzino Nibali lotta e soffre per non perdersi il Giro che, per quel che ci riguarda, resta sempre e comunque il Giro dei Giri. Civitanova e Conegliano, le più forti squadre al mondo di volley, dopo i rispettivi scudetti maschile e femminile, vanno alla caccia di Champions. Infine, nel tennis, con Berettini, Sinner e Sonego, abbiamo fatto la partenza migliore da quando è scoccata l'era Open. Stona, in questa attesa sinfonia tinta d'azzurro, la nostra amata pelota, che se così avanti va ben presto potrà diventare la nostra dimenticata pelota. Marione Draghi, di mestiere persona competente in quel che fa, ha presentato alla Camera il Pnnr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una incredibile occasione di rilancio per un grande Paese da troppi anni fermo o in attesa. La cifra complessiva con la quale andranno realizzati i progetti è ( insolitamente) elevata. Nel dettaglio: i fondi in arrivo dall'Europa ammontano a 191 mld euro; a questi vanno aggiunti altri 30,6 mld che arrivano da un fondo complementare che l'Italia ha creato con scostamento di bilancio; nel totale si arriva a quota 222 mld euro, integrati da ulteriori 26 mld. I campi di intervento scelti dal nostro Marione sono sei: ambiente ( 69 mld), digitalizzazione ( 50,7 mld), istruzione e ricerca ( 33 mld), infrastrutture ( 31 mld), inclusione e coesione( 29 mld), salute ( 20 mld). Totale: 248 mld euro. L'Europa che una volta tanto ha rinunciato alla politica del 'braccino corto' scommettendo ( finalmente), incalzata com'è da eventi che rischiano di farla passare da principessa a cenerentola in pochi decenni, vuole però riforme concrete. Al momento, ci garantisce il nostro ( straordinario ) Nocchiero, ma in seguito, anzi, a breve, dovremo essere in tanti quelli che remando dalla stessa parte consentiranno di portar fuori da ' gran tempesta' la nostra scassata navicella. Da noi, abituati da anni a farci del male, non son pochi quelli che esulterebbero, alle prime falle. Cosa volete, veniamo da secoli di 'servaggio ostello', dal quale c'eravamo in parte ripresi creando da un arlecchino di stati e staterelli una vera nazione, poi, umiliata ( oltre misura) da una seconda guerra mondiale che non s'aveva mai da fare ( soprattutto) con cotanto alleato. Quando si perdono le guerre, prima di rimarginar ferite e guasti ( sovente) non bastano decenni. E comunque, con questi due nocchieri, entrambi presidenti, l'uno sul Colle l'altro a palazzo Ghigi, chi dice che non si possa scrivere un'altra significativa pagina d'una storia millenaria? Per noi e per quegli ex braccini corti che ci scrutano ansiosi da oltre le Alpi?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 27 aprile al 2 maggio) Ce n’è di carne sul fuoco in questa  settimana! L’auto corre in Portogallo, con la proposta della gara di qualifica ben accolta dai piloti. Leclerc: ‘ Nei Gp devi risparmiare gomme e benzina, al sabato andremo a tutta’. Hamilton: ‘ [...]

30 aprile 2021 0 commenti

Non solo sport. Calcio: espulsi dalla Champions e le omelie dell’Arrigo. Politica: via Draghi, chi al timone?

Non solo sport. Calcio: espulsi dalla Champions e le omelie dell’Arrigo. Politica: via Draghi, chi al timone? ( Roma a parte) ci hanno espulso dall'Europa del calcio. E come sempre nelle grandi occasioni, dai mille pulpiti nostrani giungono non difese ma omelie, o meglio, paternali, che insistono sui nostri inderogabili difetti, sulle nostre strutturali mancanze, sulle nostre inguaribili inferiorità. Una sorta di razzismo occultato. Ma è davvero col cilicio che dobbiamo cercare la soluzione dei nostri rebus, o c'è altro da fare ? Magari, una volta per tutte Le omelie dell'Arrigo sono note. Non fanno più colpo. Anche se, a modo loro, ci mancherebbe, qualche fondamento ce l'anno. Nell'ispecie, innovare, quando è necessario, resta un buon suggerimento. Prezioso, se tempestivo e condiviso. Ma sta qui la soluzione dei nostri rebus? Andiamo allora sulla Dea del Gasp: ebbene, se non è entrata nelle otto regine è perchè s'è trovata di fronte un Real Panda inatteso o perchè non le hanno consentito di esprimere tutto quel sapeva fare? Tutto quello che poteva fare ? Nell'andata gli hanno buttato fuori ( con invisibile, sapiente, taglio chirurgico) un elemento chiave del suo gioco nel primo quarto d'ora, costringendola a giocare per 80 minuti in dieci contro undici, finendo ( ovviamente) con l'incasso di un gol che ( nelle Coppe) vale doppio. Nel ritorno, dopo un ulteriore ingenuo svantaggio, gli hanno appioppato un rigore che, chissà se fischiato a campi invertiti, nei fatti ha definitivamente seppellito i meriti di una squadra che più che apprendere stava insegnando, al Real. Il quale, nel ritorno, da navigato allievo qual è, altro non ha inventato che l'atavico darsi da fare. E del resto quale alternative aveva ? Eppoi, se dalla Dea migriamo sull' Incompiuta notiamo che, sia pur per quel poco che meritava, un rigore nel finale della partita d'andata poteva anche pretendere, mutando i termini della disfida. E ancora, che dire di quel ( bellissimo) gol di Kessie nell'andata allo United, ora lui avanti e il Milan fuori ? Andemm innanz, o no, visto che l'elenco è lungo e annoso? Anche perchè chiara ormai appare la lectio magistralis che ci impartisce questa Europa di nobili spendaccioni ( City, Psg) e indebitati ( Real, Barca, United). Una lezione dove, per ottenere risultati, prima d'ogni altra cosa, occorre essere rispettati. Rispettati come meglio conviene. Soprattutto in quegli impercettibili, sottovalutati, attimi che decidono le sorti d'una disfida. Tentativo che alle squadre italiane non riesce più. Tanto che al danno aggiunge la beffa, visto che a designare arbitri sono italioti al servizio altrui. Conservati sul pezzo da dirigenti nostrani che più patetici e modesti sono dei polli del Tramaglino. Benedetti tutti dai pontificatori a chiodo fisso. E coperti da tutti quei lavaceci che s'affollano ( imperterriti) qua e là in pertugi vari, portando solo acqua fresca agli orticelli altrui. Ascoltarli è come entrare in un negozio dove il proprietario invece che illustrare la merce sua suggerisce al cliente : ' Ma che viene a fare qui, c'è tant'altro di meglio, altrove, in altri negozi, in altri borghi, e che s'attarda qua? '. E se cotanto è vero ( come appare sempre più vero ) a che servono i corsi d'aggiornamento, la cultura e le amenità varie? Infine, ai giornalisti spagnoli, poco colti e molto imberbi, che ci 'vedono' un 'pais' antico innamorato dell'antichità, altro non ci sovviene che questo: ' Certo che ci è difficile dimenticare il nostro passato, tanto importante, universale e attuale qual è ! Senz'altro per voi guardare indietro è esercizio assai più semplice, visto che al massimo vi toccano quattro o cinque secoli, peraltro in buona parte già passati in cavalleria'.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( settimana dal 20/21 marzo). E’ il turno di una Sanremo da ‘super’. Sala che probabilmente non vede l’ora di lasciare le cose come stanno, chiede: ‘ San Siro? Zhang ci dica chi guiderà il Club‘. Anche i maghi vanno in pensione, sta volta tocca a Mou [...]

20 marzo 2021 0 commenti

Non solo sport. Il cuore dell’Italia per Kobe. Sci: è Valanga rosa. Calcio: ma non basta con la vecchia Lega?

Non solo sport. Il cuore dell’Italia per Kobe. Sci: è Valanga rosa. Calcio: ma non basta con la vecchia Lega? In questo tratto di fine inverno, torna a trafiggere il cuore il ricordo della tragica morte di una stella mondiale che tanto amava l'Italia. La stella è Kobe, il grande Kobe, al quale Reggio Emilia ha dedicato una piazza e, il Belpaese, il suo più profondo ed imperituro affetto. Sottolinea la ' rosea', ora basta col vecchio teatrino della Lega. Donde quel corpulento avvocato romano smanaccia da anni tutto quanto gli torna utile o disutile. Aspirazione che ( fino ad un certo punto) può anche essere compresa. Ognun si fa gli affari suoi. Spesso in totale disprezzo del bene comune. Lo sappiamo. Sappiamo tutto. In questo caso però c'è un limite del quale occorre tenere ( finalmente) conto perchè in ballo ci sono il calcio e lo sport italiano. C'è chi rimpiange la vecchia Lega, che nulla faceva, nulla muoveva, se non curare gli orticelli personali. ' Dai diritti tivù - ammonisce Stefano Barigelli , sempre sulla 'rosea' - non arriverà nessuna roboante sorpresa, il rinvio del voto finale non cambierà le cose: ai fondi non c'è alternativa. O meglio c'è: il fallimento dei diversi club. Il calcio italiano perciò svolti ora, torni a crescere e si lasci alle spalle un passato che è meglio superare. Il prima possibile'. Insomma, se al buon Lotito ( e compagni di merenda) non stanno bene le cose, perchè non vanno a cercarsi qualche altra occupazione? Qui, di lui e compagni di merenda, non ne possono più. Ma proprio più. Scusi, signor Lotito, le riesce così difficile farsene una ragione? Procede intanto la Coppa Italia, con qualche scontro interessante, vedi l'ennesimo derby della Madonnina; procede inoltre il Campionato, ora al giro di boa, con le due meneghine in vetta e la Signora in risalita.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( weekend 23/24 e ultima settimana gennaio 2021). Procede la Coppa Italia, con qualche scontro interessante, vedi l’ennesimo derby della Madonnina ; procede anche il Campionato, ora al giro di boa, con le due meneghine in vetta e la Signora in risalita. IL GRANDE INDIMENTICABILE KOBE. Procedono anche gli [...]

23 gennaio 2021 0 commenti