Papa Ganganelli è stato 'avvelenato ' o no? Il dottor Saliceti nel febbraio del 1769, con un pizzico di buon senso, cercò di dipanare il mistero: “ In quei giorni il caldo a Roma era grande e soffiava lo Scirocco, il quale tanto influisce a produrre e moltiplicare velocemente le corruttele”. Da allora, non è stato aggiunto altro di significativo per far completa luce sulla fine di papa Glemente XIV.Anche perché ( al di là delle note di cronaca ) ad avere catturato grande attenzione sul personaggio sono stati il comportamento e le idee espresse da lui e dalla ( ristretta) cerchia di ‘amici’ romagnoli, a conservare una loro ( innovativa ) attualità. Dell’aspro ‘scontro’ che ‘inquietò’ la Chiesa universale nella seconda metà del Settecento sono giunti ‘strascichi’ e ' ombre' fin ai giorni nostri. Basta andare a scovarli, per soffermarsi. E coglierne lo spirito. Lo stimolo. L’indirizzo. Per molti versi ancora in grado di farci discutere. E per scoprire che anche in una comunità (apparentemente) ai margini della grande storia, in realtà, quel suo soffio s’avverte, eccome. Mai spegnendosi, infatti. Anche se da decifrare ( o ricostruire) attraverso la scarna dicitura di una ( sempre più) scolorita targhetta stradale.
SANTARCANGELO d/R. Sulla ariosa piazza Ganganelli poco o nulla c’è da dire o da aggiornare. Semmai questa può essere l’occasione per completare un prezioso ‘ recupero storico-culturale’ già avviato, qualche numero fa, su questo giornale, con Planco, Ruggeri e Amaduzzi. Alle loro persone, tramite una valutazione complessiva, il comune di Santarcangelo [...]