Tag "Grande Italia"

 

Non solo sport. La Compagnia del Mancio campione d’Europa. Matteo, sai che hai vinto anche perdendo?

Non solo sport. La Compagnia del Mancio campione d’Europa. Matteo, sai che hai vinto anche perdendo? Nella festa che ha celebrato l'Italia campione d'Europa di calcio, c'erano tutti. A cominciare da quelle migliaia di morti deposti dentro camion militari avviati mestamente verso i luoghi di sepoltura. Ma c'erano anche quegli altri milioni di concittadini che, in angolo di Paese, con poche distinzioni, hanno cercato di reagire al morbo, con sofferenza, qualcuno riuscendo qualche altro no, e comunque cautelizzandolo col sorriso e il canto. E c'erano anche altri, d'ogni classe e genere, compresa quella folla infinita di miscredenti che continua a non credere nel Paese loro. E che dileggiano quando gli si parla di quell'Araba Fenice che da molto tempo deve avere spostato il suo nido in qualche sconosciuto anfratto del Belpaese. Pronto a rinascere, quando men se lo aspetta, meravigliando, sulle proprie ceneri. Sul calcio, ad esempio, che quivi è metafora di vita, questi ultimi ci davano per andati, dispersi, ormai ai margini del movimento. Per costoro avremmo dovuto tornar in blocco sui banchi di scuola ad apprendere dall'uno o dall'altro. Noi, che sulle nostre maglie, teniamo tanti di quei santi signacoli come nessun altro vanta. Noi. E però bastato un veggente capitano di ventura, certo Mancio da Jesi, a riportare il pendolo della storia al suo posto, dopo avere radunato una Compagnia di ventura non offerta al soldo di questo o quell'altro, come quei ( famigerati) professionisti mercenari, ma solo ed esclusivamente al servizio della Patria loro. Molti, infatti, in questi ultimi due o tre anni, si sono scervellati per comprendere qual razza d'armata avesse messo in campo quell' ex talentuoso giocatore che poca fortuna aveva avuto con le nazionali del suo Paese. Gliene hanno propinate di tutti i colori. La più parte senza capirlo. Ovvio. Tanto che quando parlava di vincere pensavano celiasse. Invece tanto detto tanto fatto, fornendoci ( tra l'altro ) un modello sportivo ed umano antico e nuovo insieme che riscopre valori quali la famiglia o il gruppo, disposto a ragionar col cuore, come in piccolo borgo o anonimo quartiere, e sempre pronto a reagire, e se del caso soffrire, pur di raggiungere un risultato che non è una coppa, o un assegno in banca, ma l'affermazione di una identità con i suoi valori più riposti e cari. E se volessimo alzare lo sguardo, una volta tanto, potremmo vedere che oltre al nostro Paese, ce ne sono tanti altri, pronti a dar vita ad una nuova grande nazione. Per realizzarla fra dieci, venti, trent'anni: chissà? Ma che dell'Italia ha, o avrebbe, per completarsi, inderogabile necessità come 'magister vitae' insegna. Qualche spunto dalla cronaca. Wembley potendo contenere 65 mila posti, era stato riservato ( democraticamente) per 55 mila ad inglesi e per 10 mila ad italiani. Parte del pubblico inglese ha fischiato l'inno di Mameli. Fuor dai cancelli c'è stato ( anche) qualche incidente, dove ( sportivamente) gli italiani non sono stati risparmiati. Non sapendo che tutto questo sull'animo di una Compagnia di ventura poco incide, anzi, sollecita l'orgoglio a compiere più ardita impresa. L'incontro è finito ai rigori come quello tra Italia e Spagna. Anche qui, inizialmente, tutto sembrava facile per i sudditi di Sua Maestà, che però ancora una volta non facevano i conti con l'oste, questa volta incarnato da ometti azzurri che tutto fanno fuorchè demordere. Alla fine è stato un plebiscito per il Gigio in porta, acclamato dalla Uefa quale miglior giocatore del torneo. Qualche giocatore inglese s'è tolto dal petto l'argento consegnato dalle autorità, segno che forse non sia stata la perfida Albione ad inventare il gioco del calcio. Infatti, si sa, che i legionari romani, duemila anni prima, lo usavano come passatempo, prendendo a calci una tonda od ovale vescica d'animale appositamente sigillata e gonfiata. Nella storica domenica un altro italiano è salito agli onori della cronaca, tal Matteo Berrettini, 25 anni, primo azzurro giunto in finale a Wimbledon. Davanti a lui il formidabile Nole, 0 Djoko, figlio di Serbia, figlio d'Europa, primo al mondo nel suo sport. Matteo ha fatto quanto poteva: dopo aver vinto il primo set, s'è battuto con onore contro un avversario che già è storia e leggenda di questa disciplina. In pratica ha fatto vedere che un italiano parto di questa nuova Italia sa vincere ma anche perdere. Senza schiamazzi, senza medaglie strappate, senza piagnistei. Ma solo con una naturale esultanza e un sorriso come esemplificato dal nostro grande Presidente. Maestà, non è che sia arrivata l'ora, per evitarLe ulteriori figuracce, di dire ai suoi di rivedere tanti inutili, ridicoli e anacronistici pregiudizi?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 10  luglio al 12 luglio 2021 ). Nella festa che ha celebrato l‘Italia campione d’Europa di calcio, c’erano tutti. A cominciare da quelle migliaia di morti deposti dentro camion militari avviati mestamente  verso i luoghi di sepoltura. Ma c’erano anche quegli altri  milioni di [...]

12 luglio 2021 0 commenti

Roma. Farmacisti ospedalieri in azione. Preparazioni salvavita, per chi non si trova in grado di deglutire.

Roma. Farmacisti ospedalieri in azione. Preparazioni salvavita, per chi non si trova in grado di deglutire. Nello specifico SIFO condivide una 'Istruzione operativa per l’allestimento di preparati magistrali a base di antiretrovirali da somministrare a pazienti non in grado di deglutire forme solide intere', documento tecnico che viene proposto a tutti i farmacisti ospedalieri italiani per l'assistenza di pazienti in terapia intensiva. Si tratta di un documento che – in previsione di un aumento della necessità di somministrare farmaci disponibili oggi solo in compresse a pazienti intubati e della mancanza sul mercato di altre forme farmaceutiche idonee alla somministrazione attraverso sondino – mette in comune alcune informazioni galeniche elaborate sulla base della letteratura scientifica internazionale. Il campo di applicazione di queste istruzioni si riferisce ad un galenico magistrale destinato a quei pazienti che non sono in grado di deglutire forme farmaceutiche orali solide e necessitano quindi della riduzione della compressa in una forma liquida di differenti formulazioni a base di lopinavir, ritonavir, darunavir e cobicistat. La sopradescritta procedura è stata elaborata dall’Area galenica clinica SIFO e da SIFAP ( Società dei farmacisti preparatori). Sempre per la parte galenica i farmacisti ospedalieri, con la collaborazione di esperti istituzionali in misure di sicurezza per agenti biologici, stanno inoltre operando per l'approvvigionamento e (in alternativa) per la produzione continua di una formulazione di gel idroalcoolico per la disinfezione-mani in caso di non reperibilità di prodotti disinfettanti per i quali sia dimostrata l’efficacia virucida in base alle norme tecniche europee vigenti.

ROMA, 10 marzo – La diffusione del COVID-19 sta mettendo a dura prova il nostro Paese, il SSN e tutti gli operatori. I farmacisti delle Aziende sanitarie stanno rispondendo con un presidio professionale che li impegna h24 all’interno degli ospedali, sui territori, nelle unità di crisi attivate a livello regionale [...]

10 marzo 2020 0 commenti

Non solo calcio. Solito Juventus Stadium e il Ciuccio molla. Desmo – Dovi, Vale e Italia in trionfo.

Non solo calcio. Solito Juventus Stadium e il Ciuccio molla. Desmo – Dovi, Vale e Italia in trionfo. Sabato sera a lasciare il pelo allo Juventus Stadium è stato il Ciuccio. Salito dalla capitale del Regno delle Due Sicilie carico di speranze. Ma la Signora, accorta e sorretta da quel contesto umano che la circonda, non s'è fatta distrarre. Anzi, ha affidato il colpo mortale ad un ex, il Pipita, appunto, che ha colpito senza però esultare. Dicono che il calcio sia diventato un cinico circus dominato da danari, mercenari e lenoni, eppure certi 'affetti' riemergono sempre. Moto: trionfo tricolore in Malesia.

LA CRONACA DAL DIVANO. Il Ciuccio, il Pipita, la Signora. Sono tre nostre attuali ‘maschere’ protagoniste della solita, antica, affascinante, commedia dell’arte applicata al calcio. Al quale, nel Belpaese, siamo tutti ( più o meno) affezionati. Anche perchè si tratta di recite senza canovaccio, da improvvisare sul campo. Come più garba [...]

30 ottobre 2016 0 commenti

Non solo sport. Albione saluta l’Unione ( e l’Europeo). L’eterna Italia azzurra. E quell’asino del Vale.

Non solo sport.  Albione saluta l’Unione ( e l’Europeo). L’eterna Italia azzurra. E quell’asino del Vale. Intanto, mentre si dimette Hill commissario di Cameron, il governo italiano prepara un piano di emergenza sulle banche. Più a nord, nell'Europa germanica, frau Merkel frena sul distacco da Londra. Per lei, abituata al temporeggiamento interno ed esterno, non è il caso di litigare sui tempi. Per lei il problema dev'essere quello di capire ( e di far capire ) ai suoi intelligentoni che la ( loro) tanto sostenuta austerity ' ha trasformato il futuro in una minaccia'. Seria, molto seria, se hanno fatto tesoro della loro e della nostra storia. Le pagine dello sport.

LA CRONACA DAL DIVANO ESTATE. ” ( In questo momento) colpisce il ricordo – confessa Paolo Condò nel suo  Condò confidential sulla ‘rosea’  - dell’Olimpiade di Londra, distante quattro anni soltanto, e di come il suo motto – Inspire a generation- sia stato tradito dal voto espresso sulla Ue in Gran Bretagna. [...]

28 giugno 2016 0 commenti