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Non solo sport. Terza stella all’Ital-Albiceleste. L’immenso Greg. Volley azzurro, un’impresa dopo l’altra.

Non solo sport. Terza stella all’Ital-Albiceleste. L’immenso Greg. Volley azzurro, un’impresa dopo l’altra. Ora che tutto s'è consumato, possiamo anche noi dire la nostra. Su un Mondiale che il buon Infantino e i suoi ( tanti) fans vorrebbero indicare qual esempio per le sorti future del calcio mondiale. Ma che per noi, e chissà per quanti altri, resta una visione insolita, diciamo pure surreale, con quegli stadi ad aria condizionata concentrati su un ritaglio di assolato deserto pronti ( si dice) ad essere smantellati per andare a ricostruirsi chissà dove. Un po' come quei miraggi che tra le dune son di casa, E infatti citarli non appare del tutto improprio, perchè se andiamo a ripassare quanto accaduto, che altro sono stati i ' passaggi' sotto il sole di Brasile, Spagna, Inghilterra e Portogallo, tanto per citare dei non sconosciuti? E che è altro se non un miraggio come il primo tempo dei Galletti appisolati campioni in carica davanti alla truppa di brevilinei italo-albiceleste ? E non parliamo dei supplementari, dove il rapido combinarsi del risultato ha costretto più volte e più volte a stropicciarsi li occhi. E se non miraggio che altro è stato quel piccolo genietto argentino che nella circostanza stava prodigiosamente attingendo all'energia dei suoi avi, recanatesi come il cantore dell'Infinito? Il Belpaese, e non solo Napoli , che di miraggi spesso e volentieri campa, ovviamente, per la gran parte, ha esultato quando esauriti i miraggi è comparsa la realtà. Che questa volta premia con la terza stella la squadra di calcio d'un Paese che è impossibile non sentire tricolore. Con tutti quei nomi e cognomi del tutto identici a quelli che lungo la Penisola s'incontrano quotidianamente per strada. Con i quali ( tempo fa) non era ( certo) facile mantenere contatti visto che s'erano stabiliti in un altro emisfero. Spiace solo un po' quando alcuni di questi 'faccian finta' di non avere mai avuto bisnonni(e), nonni(e), padri( madri), fratelli(e), amici (che). Non pretendiamo che scelgano come quelli del Marocco che nati in Europa al richiamo della 'patria' si sono ( encomiabilmente) vestiti dei colori suoi. E però, se è vero che per trovar fortuna i nostri dovettero ( tempo fa) viaggiare con valigia spoglia, si chiedano ( oggi) chi, al sol partire, gli ha raccomandato quel ' qualcosa' che consente loro di materializzare perfino miraggi del deserto. E comunque onore anche ai cugini, scomparsi e riapparsi durante il surreale confronto, grazie soprattutto a quel prodigioso Kylian , scarpa d'oro del Mondiale, che ha trascorso l'infanzia in una famiglia italiana, con mamma Beatrice, papà Nicola e i loro tre figli, tutti rossoneri. Ora i media ( e i social) si sbracceranno per dire la loro. Anche perchè il titolo della favola l'avevano in serbo da un bel pezzo: ' Chi è più grande tra Maradona e Messi?'. Dal qual titolo però ci esentiamo, anche perchè finchè non arriverà qualche altro ' profeta' tutti vorranno dire la loro. A torto o a ragione. Con fiumi di parole. In fondo, non è giusto così? Ultimo week end. Cominciamo con lo sci donde la nostra ( infortunata) Sofia si è aggiudicata la libera di Coppa a S.Moritz, mentre la Curtoni è arrivata seconda nel SuperG con la Sofia al quinto posto. Bassino s'era invece aggiudicata il Gigante al Sestriere. Ennesima grande impresa del volley azzurro nel Mondiale per club in Turchia. Le 'pantere' di Conegliano si sono aggiudicate l'oro battendo con un sol prodigioso colpo: Boskovic, Gabi ed Egonu. Le tre nababbe 'turche' in un mondo dove più che il danaro conta qualcos'altro. Dopo di che, qual altro titulo sfugge al volley azzurro? Chiudono con 16 medaglie ( un argento in più rispetto al record) i ragazzi del nuoto. Ormai potenza mondiale in vasca lunga, corta e mare aperto. Soprattutto grazie a king Greg, che non capiamo come ci si attardi a riconoscere come uno dei più grandi talenti in acqua mai apparsi sul globo. Nel frattempo aspettiamo la rigenerazione del settore femminile, orfano Pellegrini. Sarebbe bastata qualcuna di loro per valicare quota 20 medaglie. A margine, si fa per dire, il nostro Pellegrino s'è presa la soddisfazione di battere in Coppa sci di fondo, specialità sprint a tecnica libera, nientemeno che sua maestà Klaebo. E se dai campi di gare abbiamo avuto gioie non possiamo omettere due dolori giunti altrove. La scomparsa del grande, amato, indimenticabile, Sinisa e di Mario Sconcerti, cantore geniale dello sport dei tempi nostri.

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 19 dicembre 2022). Ora che tutto s’è consumato, possiamo anche noi dire la nostra. Su un Mondiale che il buon Infantino e i suoi ( tanti) fans vorrebbero indicare  qual esempio per le sorti future del calcio mondiale. Ma che per noi, e chissà per quanti altri, resta una [...]

19 dicembre 2022 0 commenti

Non solo sport. Vaccinazioni: parola di alpino. Sport: sinfonie azzurre. Champions: Napoli, Milan o Juve?

Non solo sport. Vaccinazioni: parola di alpino. Sport: sinfonie azzurre. Champions: Napoli, Milan o Juve? Una settimana piena di eventi. E anche di suoni celestiali per lo sport azzurro. Agli Internazionali d'Italia di tennis, finalmente con una quota di pubblico, sono andati via via defilandosi i nostri Fognini, Berettini e Sonego, con quest'ultimo però, autore di una semifinale degna di un grande campione. Ha perso contro il grande Djoko, poi sconfitto in una finale memorabile da quell'intramontabile del Rafa ( decimo successi agli Internazionali), ma pur sempre numero uno al mondo. Nel secondo gioco ha dato spettacolo, imponendosi. Poi s'è un poco perso, pur sempre tenendo ritta la schiena davanti davanti ad un avversario che sta scrivendo la storia di questo sport. Avversario che, all'uscita, da par suo, non ha mancato di complimentarsi con il giovane ( 25 anni) guerriero italiano. Al Giro dei Giri, l'Alma Mater del ciclismo, è tornato in vetta quel giovane, asciutto, fenomeno del Bernal, 24 anni, colombiano, già primo ad un Tour. Sullo sterrato impregnato dalla pioggia di Campo Felice ( Rocca di Cambio) s'è preso tappa e maglia rosa. Come sempre commoventi sono le ali di folla che applaudono in ogni dove, ad ogni passaggio, indistintamente, affettuosamente, i mitici girini. Nell'appuntamento con le moto nella piovosa Le Mans, ancora una volta, l'azzurro ( pur non brillando come altre volte) non ha latitato. Intanto nella MotoGp, delle prime quattro moto tre sono 'rosse' Ducati. E questo non è dettaglio da poco. Sembrerebbe infatti aver convinto la futura Vr46 ad optare per il ' super motorone' di Borgo Panigale. Vedremo. Nelle tre categorie invece, successo australiano nella Moto Gp con Miller davanti a Zarco, Quartararo e Bagnaia ( risalito dal 16 posto); e vittorie spagnole in Moto 2 e 3. Nella Moto2, Fernandez ha battuto Gardner, Bezzecchi e Arbolino; nella Moto 3 Garcia ha avuto la meglio su Saalac e Rossi. Queste le classifiche: MotoGp, Quartararo punti 80, Pecco 79 e Zarco 68; Moto 2, guida Gardner con Bezzecchi a 17 punti; Moto 3, Acosta punti 103 davanti a Garcia 49, Migno 47, Fenati 46 e Antonelli 44. Prossimo appuntamento ( 30 maggio) al Mugello , la pista più amata ed ambita del Mondiale. Note celestiali giungono dal Lupa Lake, periferia di Budapest, dove il formidabile Greg ha tinto il lago ungherese d'azzurro. Tre ori, nei 5 km, 10 km ( olimpici) e staffetta ( con Acerenza, Bruni e Gabrielleschi).Inter battuta dalla Juve ( 3-2); Juve che crede ancora nella Champions, tanto più che ad alimentare la sua speranza c'è di mezzo il Milan del buon Pioli che, nei momenti topici, e in casa soprattutto, misteriosamente, invece di caricarsi si scarica. Lo 0-0 contro un Cagliari già salvo lascia interdetti, ora per passare in Champions il buon Pioli dovrà andare a battere nella sua tana quella Dea del Gasp che terrorizza l'Europa più del feroce Saladino. Ultimo turno, con lotta per il quarto posto Champions : Atalanta -Milan, Bologna-Juve, Napoli-Verona.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 13 al 18 maggio 2021). Una settimana piena di eventi. E anche di suoni celestiali per lo sport azzurro. Agli  Internazionali d’Italia di tennis, finalmente con una quota di pubblico, sono andati via via defilandosi i nostri Fognini, Berettini e Sonego, con quest’ultimo però, autore [...]

17 maggio 2021 0 commenti