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Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione?

Non solo sport. In troppi ci stan lasciando. Meno santi, eroi e artisti. E quel ‘pecunia non olet’ d’ Albione? Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l'altro come foglie d'alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ' re' del pallone verdeoro al gentleman iridato parmigiano, dall'implacabile tiratore serbo al 'topolino' combattente nato e cresciuto tra Stradivari , voci e volti d'altro pianeta. A tutti il nostro saluto riconoscente. Continuando a guardare oltre. Alle nostre giornate più solitarie. Segnate dai virus e dalla guerra, dal calo delle nascite e dall'addio di un Papa che nel silenzio degli ultimi suoi anni ha indicato qual via seguire per superare l'impasse che ' paralizza' da secoli la nascita di una nuova ( urgente) grande Nazione. Intanto è finito quel surreale campionato d'inverno tra le dune. Aggiudicato all'Ital-Argentina, ma solo perchè la nobiltà del pallone ( Brasile, Italia e Germania) s'è ( più o meno volontariamente ) esclusa dalla lotta. Sono ritornati i campionati nazionali. Da quello strombazzato e ancora non indagato che continua ad attirare danari in oltre Manica, al nostro che infinite schiere di eredi imbelli hanno già battezzato ' di passaggio', ovvero, un mix tra oratorio, Baggina e vetusti pensionati in cerca dell'ultima gloria. Abituati come siamo stati dai nostri padri, per noi 'di passaggio' ci sono solo chi queste amenità predica e chi gliele lascia diffondere. Onde per cui, tanto per essere clari, abbiamo provveduto a disdire Calcio Sky per farlo meglio godere a chi crede sia ( davvero) il top. Con quei podisti scattisti che si giocano la contesa ( prevalentemente) negli ultimi quindici minuti se non ai supplementari. Spettacolo, spettacolo, sempre più in mano a nababbi, non certo arte, arte, sempre più povera di artisti. FRASI E ALTRO. ' Darei la vita per il Monza' giura l'Adriano, dimenticando che la sua l'ha già donata ad un'altra squadra. ' Se il nasone milanese non ce lo farò fare andremo altrove' sbottano il Diavolo e la Beneamata che se credono di fare un nuovo San Siro laddove continuano a portare progetti di tempo da perdere ne avranno a josa. ' Massime precauzioni. Misure più strette per i viaggi degli ultras' cantano in coro Governo, Leghe, Figc e Polizia decisi a colpire la responsabilità individuale. Colpire? Giusto ma come e quando? ' E adesso voglio due ori mondiali' assicura Stano. Ammirevole. Anche se, a dir il vero, a noi ne basterebbe anche uno solo. ' Leclerc da titolo e motore al top. Se la Ferrari non farà errori ... ..' pronostica il Gerhard, ex pilota della 'rossa'. Obliando chissà perchè di rimarcare che il tizio che ha sostituito il buon Binotto mandato a pescare sul Lemano altro non è che il testimone di nozze del buon Toto, per noi tutti il tiranno di Vindobona. che si dice aspiri ad oscurare nientemeno che la gloria del Drake, il solo ( al momento) assiso alla destra del padre degli dei.

LA CRONACA DAL DIVANO.   ( dal 12 gennaio 2023). Se ne vanno gli eroi dei nostri anni recenti. Uno dopo l’altro come  foglie d’alberi ai primi refoli di cattiva stagione. Elencarli non è  più semplice. Perchè sono davvero tanti e tutti meritevoli. Dal ‘ re‘ del pallone verdeoro al  gentleman  iridato [...]

13 gennaio 2023 0 commenti

Non solo sport. Mondiale: tanti ‘barili’ spesi per nulla? Fifa: ‘storia ‘ Infantino. Fgci:’gestione’ Gravina.

Non solo sport. Mondiale: tanti ‘barili’ spesi per nulla?  Fifa: ‘storia ‘ Infantino. Fgci:’gestione’ Gravina. Nella prima amichevole contro l'Albania, in uno stadio che Gravina e i suoi non farebbero male a rivisitare, i ragazzi del Mancio hanno vinto 1-3; nella seconda in gita premio contro l'Austria invece le hanno beccate ( 2-0). Pensare che una Macedonia più famosa per le imprese di Alessandro il Grande che per il gioco del pallone ci abbia estromesso dal mondiale, più che rabbia suggerisce la preoccupata domanda: da che mani siamo protetti ? A tenere alto il morale ci pensa il Mancio da Jesi capitano di ventura, grande forse più del Fieramosca. Il suo spettro s'aggira infatti per il mondo. Per via di quell'aura da rivoluzionario che s'inventa ad ogni convocazione e che, a chi vive di pregiudizi sul Belpaese, fa venire più d'un mal di testa. Il Mancio non lesina sorpresa e audacia. Con quegli imberbi che non sbagliano un colpo: Scalvi, 2003, Faglioli, 2001, Miretti, 2003, Ricci, 2991 e ( ultimo) Pafundi, 16 anni. In quanti, da un continente all'altro, si saranno sfregati le mani dopo averlo ' visto fuori dal campo' prima ancor che diventasse l'Eroe di più Mondi ? Qualificazioni per l'Europeo, appuntamenti: ( 23/3) Italia-Inghilterra; ( 26/3) Malta-Italia; ( 9/9) Macedonia del Nord-Italia. Il Brasile, l'unico che può vantare una stella più di noi ( 5 contro 4), è dato favorito per il mondiale tra le dune. Anche perchè avendo una difesa che ha studiato in Italia offre tutte le garanzie possibili. I loro nomi? Questi: Allison, portiere, Thiago Silva, centrale, Alex Sandro, Danilo e Marquinhos. I giocatori della Serie A in partenza per il Qatar sono ( circa) 70, quasi la metà rispetto ai 133 forniti dalla Premier. In tutto sono 8oo i giocatori selezionati dalle squadre partecipanti al torneo. Sul mondiale nel deserto non azzardiamo pronostici, anche perchè è talmente metafisico che solo un De Chirico potrebbe pronosticarlo alla bisogna. La partita d'apertura Qatar ed Equador è finita 0-2 per i centro americani. Ma i Qatarioti invece di gettar come al solito danari dalla finestra per convincere tutti quei naturalizzati giramondo a portare una maglia addosso come il cilicio in tempo di penitenza, avessero chiesto un favore al Frosinone non avrebbero ottenuto ben altra spesa e nomea per l'avvio di un torneo dall' Infantino annunciato come ' mai visto prima d'ora da occhi umani' ? A proposito di Infantino, calabrese nato in Svissera, erede di quel sant' uomo del Blatter, prima d'affrettarsi a chiedere scusa alle mammole venute dal deserto non sarebbe stato meglio che si fosse chiesto perchè nella sua (materna ) culla ci stanno ( stavano) tanti ( meravigliosi) paesi e paeselli abbarbicati su dirupi donde manco per i muli è (era) agevole salire ? Sor Infantino, visto che in storia patria è scarsetto ci consenta senza offesa una dritta. Una delle tante possibili, basta chiedere. Infatti la legga dentro.

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 18 novembre 2022). Se c’è una sfiga che affligge il nostro valoroso capitano di ventura Mancio da Jesi è quella d’essere della partita con una Figc da personaggi alla Gravina afflitta. Visto che  tutti codesti non sanno  tirar fuori manco un ragno dal buco. Intanto perchè non se ne sono [...]

21 novembre 2022 0 commenti

Non solo sport. F1 e Fia: importante ‘fottere’ la ‘rossa’ ! Moto Gp: Pecco a -2. Volley: brave, ma calma e gesso!

Non solo sport. F1 e Fia: importante ‘fottere’ la ‘rossa’ ! Moto Gp: Pecco a -2. Volley: brave, ma calma e gesso! Cominciamo dal volley del Mondiale femminile, dove le nostre ragazze con cinque successi su cinque sono passate come prime del girone. Le aspettano gli ottavi contro Brasile, Cina, Giappone e Argentina. Squadre da non sottovalutare affatto, esperienze come quelle recenti nella pallanuoto maschile ( rigore dato ai padroni casa all'ultimo secondo) e femminile ( battuta la Spagna poi vincitrice) insegnano. Talvolta è meglio nascondersi piuttosto che esporsi come le più forti. Soprattutto dove ci sono arbitraggi in essere. Indietro con il tennis, dove da due possibili finalisti azzurri al 250 Atp di Sofia siamo passati a due esclusi azzurri. Qui, prima di attaccar etichette, non sarà meglio aspettare che i giovani maturino senza fretta, evitando che da predestinati diventino mezzecalzette in un battito di ciglia? Avanti invece con le moto dove i nostri nel Gp Thailandia le hanno suonate un po' a tutti: nella Moto 3, con Foggia; nella Moto2 con Arbolino e nella MotoGp con un filotto di Ducati nelle prime cinque, tra le quali quella del Pecco che ha ridotto a soli 2 punti il divario dal ( meritevole) capoclassifica. Praticamente riaprendo il Mondiale, ora atteso alle ultime tre prove. Che alla Ducati hanno deciso di affrontare nel pieno rispetto della lealtà sportiva, come s' è visto con Bastianini e Miller, in Thailandia secondo dietro Oliveira ma davanti al Pecco, tenuto ( nonostante la contesa iridata) alle sue spalle. Avanti infine con le auto dove l'imperativo fisso della Fia è fottere la 'rossa'. Infatti, che in Federazione abbiano messo il nostro Domenicali come grazia ricevuta conta poco o nulla. Perchè se nell' ultimo decennio a dominare le gare sono stati gli Alemanni del Toto gran costruttori d'auto attraverso l'oculata 'supervisione' dei regolamenti, ora ad aver preso il gambone in mano è il ' venditor di bibite' che non nelle auto ( comunque ben sviluppate, salary cap o meno) s'è impratichito ma in regolamenti che, alla fin dei conti, a ben vedere, sono quelli che fanno vincere o perdere. Ad esempio il ( ripetuto) giochino a Singapore del cicanos Perez dietro la safety car, servito a scaldar le gomme onde evitare che il nostro Carletto, sorpreso alla partenza, potesse restituire la gentilezza in corso d'opera. Un'innocenza non regolare, eppure qual organo Fia è intervenuto a sanzionarla come la si doveva? L'ultima nota la riserviamo al campionato di calcio. Che la 'rosea' cerca di valorizzare per quel che puote, a fronte di maree di ' commentatori' che quanto quello sul network regionale spacciano ( quasi) unimamente per ' torneo di passaggio', praticamente un poco Baggina e un poco Oratorio, dopo quel po' po' di allori che ha conquistato. Dando per scontato che, così essendo, gli Italioti innamorati della palla e rimbambiti, accetteranno di pagar biglietto per spettacoli di seconda, terza, quarta mano dove la prassi inevitabile sarebbe quella di mettere la coda fra le gambe e pedalare. E comunque, visto che l'unico potere in mano agli appassionati è saltar canale o non riempire tribune, perchè non cominciare a farlo, in massa, compatti, convinti, se non altro per levar il piatto di sotto a chi in quel piatto ( lautamente) mangia ( sputandoci) dentro? Detto questo prepariamoci al giudizio delle coppe. Con nella Champions il Napoli in buona posizione, il Milan ( pur zeppo d'invalidi ) anche, l'Inter nelle ( solite) ambasce e la Juve se non fuori quasi fuori.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 30  settembre 2022). Tanti eventi. Per noi e non solo per noi. Cominciamo dal volley impegnato nel Mondiale femminile, dove le nostre ragazze con cinque successi su cinque sono passate come prime del loro girone. Le aspettano gli ottavi contro Brasile, Cina e ( se non andiamo errati) [...]

3 ottobre 2022 0 commenti

Non solo sport. Giorgia, prima donna premier? Mancio da Jesi, il nostro gran capitano! Gravina, finalmente!

Non solo sport. Giorgia, prima donna premier? Mancio da Jesi, il nostro  gran capitano! Gravina, finalmente! Elezioni fatte, con il centrodestra ora padrone in Parlamento e Giorgia Meloni pronta a diventare la prima donna italiana ad assumere l'incarico di capo del governo. Alla faccia di quell'alemanno in carico alla stampa estera che, di recente, su un network regionale, dipingeva il Belpaese come ai tempi del Gran Tour , senza aver minimamente avvertito ( e studiato) quanto esso sappia ( opportunamente ) adattarsi ( come lui e più di lui ) ai mutevoli venti della storia. Finalmente il sor Gravina, presidente Figc, parla come si deve. Via dunque l'inutile diritto di veto, affrettarsi semmai a riformare il vetusto sistema calcio, alimentari i vivai e puntare ( finalmente) i piedi per fare nuovi impianti. Se non altro per non farsi ridere dietro dal buon Ceferin, che alla nostra ( recente) richiesta di accogliere una edizione dell'Europeo ci ha prospettato la fine del secolo in corso. Sempre che alla fine del secolo in corso ci siano ancora Gravina, Ceferin, la Serie A e l'Europeo. Ancora una volta il Mancio da Jesi ci ha sorpreso. Che fosse un valente capitano di ventura lo avevamo appreso ( con quelli d'Albione) durante l'Europeo. Dove con una truppa ramacciata qua e là, ( più o meno) come quella del buon Fieramosca che in quel di Barletta tolse il ghigno al La Motte, ha fatto intendere a chi è specializzato in pregiudizi sugli Italoi che ( quando c'è da farsi rispettare) anche loro sanno mettere da parte individualismi e paure. Fatto è che il Mancio è approdato alle finali di Nations League di giugno, per quattro squadre, tra le quali non figurano ( oltre alla Francia) anche Germania e Inghilterra. I paesi dei campionati guida, con l'Alemanno parsimonioso e l'Anglo spendaccione, e che se si decidessero le partite per i capitali mandati in campo manco avrebbero dovuto iscriversi al torneo. Infatti, secondo il buon Teotino che questi conti li sa fare, il valore dei pedatori nostrani s'aggira( va) sotto i 7oo mln, quello dei sudditi di Sua Maestà intorno ai 1.400 mln, praticamente più del doppio. Fortuna nostra è che Eupalla ( talvolta) se la gode a far rallegrare i poveracci piuttosto che gli spendaccioni. Soprattutto quelli che oltre a non saper più vincere non sanno manco più perdere. Alla Final Four di giugno sono qualificate anche Croazia, Olanda e Spagna . E qui, francamente, come si pote prendere ( ancora ) sul serio quell'assolato miraggio di mondiale natalizio nel deserto senza la squadra che per un rigore sparato in tribuna non mostra la pentastella sulla bella maglia azzurra e ( comunque) campione d'Europa in carica? Procedono spedite le ragazzole del volley al Mondiale femminile. Finora tre vittorie ( e un solo set perso). Mentre il baby Bovolenta è salito con l'Under 2o sul tetto d'Europa. Romba la F1 dell'El...kan di Trieste che se non finisce di far asfaltare la 'rossa' dal solito Tappen sarà meglio che resti a New York. Speriamo infine che il buon Pecco perda l'abitudine di andare dal Meda a confessare cavolate. Anche perchè il buon Fabio è paziente ma non fesso. Parlando di stadi si chiede al nuovo governo una ' cabina di regia' dedicata a farli costruire. Milan e Inter sono concordi nel non voler mettere mano al glorioso San Siro, ma di farsene uno nuovo di zecca, o sullo stesso posto o altrove. E speriamo che dicano sul serio al ' nasone' che governa meneghini senza avere appreso manco un soffio del loro storico 'fiuto' . Infatti, fosse per lui che passa mesi ad ascoltare anche il comitato dei venditor di castagne sotto Natale, di un moderno impianto ( non solo calcistico) per Milano si parlerebbe nel Tremila. Poveri meneghini , con che 'nasi' sono finiti, loro che le cose da fare erano abituati ad annusare prima ancora che s'espandessero nei bei cieli di Lombardia!

 CRONACA DAL DIVANO. ( dal 20  settembre 2022). Elezioni fatte, con il centrodestra ora padrone in Parlamento e Giorgia Meloni pronta a diventare la prima donna italiana ad assumere l’incarico di capo del governo. Alla faccia di quell’alemanno  in carico alla stampa estera che, di recente, su un network regionale, dipingeva il  Belpaese [...]

28 settembre 2022 0 commenti

Non solo sport. La Fia sfregia il ‘ tempio della velocità’. Volley, impresa mondiale. Serie A, chi sei?

Non solo sport. La Fia sfregia il ‘ tempio della velocità’. Volley, impresa mondiale. Serie A, chi sei? Ma meritava davvero l' appassionata muraglia 'rossa' che ha occupato in questo week end ogni anfratto del ' tempio della velocità', qualcosa come 360 mila paganti ( più migliaia di Portoghesi), un simil trattamento? Il timido Binotto che ancora una volta ha visto i suoi congedati come 'signor nessuno' ha provato porgere una timida ' protesta' sulle guance della Fia, la famigerata federazione internazionale dell'auto, che, pur passata dal tortignacolo francese al buon Domenicali , di fatto, ci sembra ancora nell'orbita del tiranno di Vindobona, con regolamenti cambiati in corso d'opera, confusi, e safety car usate a vanvera ( o all'uopo), ovviamente per 'incoronare' l'uno e non l'altro, ( soprattutto ) se non tinto di rosso. Per quel che ci riguarda crediamo sia ora di sgombrare da ombre infauste le piste nuovamente affollate ( grazie ) ai voli del novello Ippogrifo alato, se non si vuole che la disciplina torni a ripercorrere la strada dell'estinzione. Le distese di tulipani 'orange' non sono la stessa cosa delle muraglie 'rosse' , colà è scenografia, di qua passione per i sogni, eppure ad entrambe che altro si deve se non identico plauso? Anche perchè illuminano sfondi dove una eccezionale generazione di giovani combattenti ha ritrovato il gusto dei duelli antichi. In breve. Per la prima volta il Max ha potuto ( meritatamente) godere del plauso del podio più ambito del mondo; dietro di lui il nostro Carletto. Che altro non deve attendere che, oltre al buon Binotto, si faccia vivo anche l'El...kann de Trieste, che invece che allungare traguardi sarà meglio pensi a quello del 2023.Che stiano veleggiando nel 'aere planetario i santi signacoli del rinascimento sportivo azzurro lo vedono anche i Pinguini. Rinascimento incastonato in uno dei momenti più infelici della millenaria vicenda del Belpaese e della leggiadra Europa. Eppure, freschi di grotta, infatti, giungono risultati che stanno facendo venire problemi di udito a quanti non erano abituati all' ascolto continuo dell'Inno degli Italiani. Il Fefe è andato a vincere il mondiale di volley dentro un'arena ricolma di colori bianchi e rossi che chiedeva ai campioni uscenti di ripetere l'impresa. Impresa da leggenda, più per noi che per loro, visto che all'Italia il titolo ( conquistato nel 1990,94 e 98) mancava da 24 anni. Impresa raggiunta da una squadra di giovani che cementa il gruppo con il ritrovato amore per la maglia azzurra. A Giannelli, il nostro Maradona, è andata lo Mvp, ma ventenni come Romanò che ' non ride e non si deprime' e che manco gioca titolare nel suo club, sono la nostra nuova manna del cielo. Per guardare avanti , con fondamento, verso quella medaglia ancora mancante nel medagliere azzurro, e che si assegnerà a Parigi tra due anni. Quanto ottenuto dai ragazzi del Pozz contro la Serbia favorita nell'Europeo del basket se non è impresa analoga a quella del volley poco ci manca. Va completata, questo sì, perchè ( al momento ) la compagnia azzurra transita ( soltanto ) ai quarti, con prospettiva Francia, altra grande d'Europa, per le semifinali. Qualche parola sul campionato. Solo qualche, visto che a sentire gli illuminati è ormai una Cenerentola d'Europa. E dunque perchè sprecar altro flatus vocis? Comunque, Milan e Napoli ( pur con qualche affanno) veleggiano verso l'alto. Arranca la Beneamata del sor Piangino. Non sa far tornare più i conti l'Allegri strapagato per farsi mettere sotto pure allo Stadium dall'umile Salernitana. In settimana tornano le coppe. Sbagliasse ancora che altro consigliargli se non di prendersi una bella vacanza sul mar toscano? Vietato sbagliare anche per Inter e Milan.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 10  all’11  settembre 2022). Ma meritava  davvero  l’ appassionata muraglia  ’rossa‘ che ha occupato  in questo week end ogni anfratto del ‘ tempio della velocità’, qualcosa come 360 mila paganti ( più migliaia di  Portoghesi), un simil trattamento?  Lo meritava? Il timido Binotto che ancora una volta ha visto [...]

12 settembre 2022 0 commenti

Non solo sport. La ‘rossa’ nel tempio di Monza. La Premier spende ma non incassa. Inutile cumulo di danari?

Non solo sport. La ‘rossa’ nel tempio di Monza. La Premier spende ma non incassa. Inutile cumulo di danari? Ma la scena maggiore tocca questa settimana alla 'rossa' che deve non deludere i suoi fans nel tempio della velocità e al calcio, impegnato nelle coppe. In quella delle grandi orecchie non sono mancati risultati su cui pensare. I breve, questi: spagnole tre vittorie ( Barca, Real e Atletico) e una sconfitta ( Sevilla); inglesi, due vittorie ( Tottenham e City) e due sconfitte( Liverpool, Chelsea); italiane, una vittoria( Napoli), un pareggio ( Milan), due sconfitte ( Juve, Inter); tedesche, una vittoria ( Bayern) e tre sconfitte ( Leverkusen, Eintracht, Lipsia). A restare con l'amaro in bocca sono stati le inglesi che i milioni di anglofili davano per trionfanti, senza considerare, ovvio, le volontà di Eupalla che se facesse vincere quelli che più spendacciano per riempire le tasche di chi non si sa, non si divertirebbe come va divertendosi dal tempo degli sciocchi Millionarios. Il terribile Liverpool ( 6 Champions) è uscito ridimensionato dal Maradona grazie ad una truppa volenterosa e ben predisposta dal suo allenatore. Inoltre, ai celebranti il calcio d'Albione in splendide alcove adatte più a podisti che ad artisti, non è che debba nascere qualche dubbio su un modello pedatorio che, pur consumando danari quattro volte le altre leghe messe assieme, tutti sti ragni dal buco non sa proprio tirare fuori. Con gli ossequi riconoscenti dei Panda di Spagna, che della coppa dalle grandi orecchie , anche per saldare le montagne di debiti che hanno sul groppone, ( ultimamente) van facendo incetta. La prossima ( 13/14 settembre) il Napoli visita i Ranger, la Juve ospita il Benfica, il Milan accoglie la Dinamo, l'Inter va a Pilzen. Il calciomercato estivo 2022 ha segnato una svolta, con una spesa dei club inglesi che ha superato per la prima volta la soglia dei 2 mld di euro. Serie A, Ligue 1, Liga e Bundes non sono andare oltre gli 1,3 mld di euro. Confermando un divario che è diventato ben più profondo e largo del canale che separa la perfida Albione dal resto dell'Europa alla, quale. volente o nolente, appartiene. Soprattutto calcisticamente. Una soluzione sarebbe quella di avviare una guerra ( pedatoria) di liberazione. L'altra di isolarli come un tempo, per poi contattarli, ma con comodo a parte. Se sono autosufficienti tali restino. Noi, ovvio, non potendo altro davanti a tanta ingombrante ( e inspiegabile) supremazia, ce ne faremo una ragione come successe ai tempi della prima Rimet. Del resto che fare davanti a danarosi, abilissimi ma senza controllo, che anche a chi accende e spegne la luce degli spogliatoi concedono cachet sostanziosi più o meno quanto quelli di un bomber continentale? Che altro può sognare se non la casacca ( anche) dell'umile Nottingham che, neopromosso, può già investire oltre 150 mln? Un caso. Il Milan, alta e ristretta nobiltà calcistica mondiale, ha scoperto ( ultimamente) un attaccante giovane e bravo. Ebbene, si diche che li occhi di squali, squalini e squaletti d'Albione , con i loro cartellini, ingaggi e commissioni, gli sono già addosso. Allora, che potrà il sangue più nobile che ci sia contro l'oro sonante di Trimalcione? Tra l'altro, detto tra noi, quel calcio così sbandierato da tanti addetti anglofili non ci attira affatto. Sembra infatti più una misteriosa mistura instillata non si sa come e quando in corridori ( o podisti ) dai piè veloci. Non roba per noi, nel Paese del bello, svezzati fin dall'infanzia da artisti come Omar, l'Abatino, Mariolino, O'rei, El pibe de oro ... eccetera, eccetera.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 5 al 9 settembre 2022). Neppure in questa settimana sono mancati gli eventi di sport. Le ragazze della pallanuoto sono state fermate in semifinale dalla Grecia agli Europei, i ragazzi invece si sono offerti in una piscina croata strapiena ai padroni di casa per accedere alla finale [...]

8 settembre 2022 0 commenti

Non solo sport. F1: è ancora ‘tiranno’ Toto? Serie A: Diavolo in vetta. Con l’ Europa sbalestrata e smarrita.

Non solo sport. F1: è ancora ‘tiranno’ Toto? Serie A: Diavolo in vetta. Con l’ Europa sbalestrata e smarrita. Continuano imperterriti i nostri esterofili a celebrare giorno e notte i 'gioielli' altrui, come quella ( sfrontata?) Premier di 'spendaccioni' riservata non ad artisti ma a podisti dal piè veloce che sa 'vendere' quattro volte in più rispetto al nostro torneo pedatorio; o alle auto non tanto del 'venditore di bibite' ma di quel tiranno del Toto che quando vuol fottere la concorrenza fa mettere mano ai regolamenti i quali, da una decina di anni a questa parte, improvvisi e inevitabili come' bombe d'acqua' , cambiano tra la negligenza generale le sorti delle piste in corso d'opera. La 'rossa' se la stava cavando egregiamente anche contro il pilota ( al momento) più forte, e che ha pensato il buon Toto? Di imporre ( ascoltato) un regolamento ad hoc sui fondi macchina per ricondurle alla banalità. Che, non l'avessero ancora capita i padroni della F1, potrebbe perfino portare all'estinzione della disciplina, tornata dopo anni di sbadigli a riempire tribune e a rinfocolare ascolti grazie ad una 'rossa' che se costretta ai margini potrebbe dire ai suoi fans planetari di lasciar perdere con un campionato ad usum propri del tiranno. Terza di campionato per le nostre. Con il Milan vincente a nove punti. Lacrima ancora l'Inzaghino, batte invece i pugni sul rettangolo verde il Mou Mou. Non decolla la Signora del buon Allegri che tutto può fuorchè star allegro: infatti nove mln di parcella son tanti, ma non sufficienti per farsi dare un benservito ( milionario) anzitempo. Stanno nel frattempo tornado le Coppe di calcio. Per noi, checchè ne dicano gli illuminati, il problema vero sarà controllare le scelte degli arbitri. Che nelle ultime stagioni sono state, a dir poco, spudoratamente avverse. Il volley si gioca il Mondiale. Se batte la Cina è ai quarti. La pallanuoto disputa l'Europeo. Dove le nostre ragazze hanno battuto la Spagna, tosta avversaria del girone, mettendo l'ipoteca per i quarti di finale. Dovessimo andare ad elencare i successi dei nostri in ogni pratica agonistica in corso dovremmo star qui fino a notte fonda. Non ci impippa più di tanto la Vuelta, visto che per noi le maglie di prestigio son rosa e gialla, ci tiene invece col fiato sospeso la tenzone in MotoGp con il nostro Pecco contro il nostro ( per metà) Fabio. Di una Europa tanto sbalestrata e smarrita non parliamo. Speriamo solo che qualcuno proceda per darle, quanto prima, una direzione comunitaria in almeno quattro ingombri: Salute, Emigrazione, Difesa ed Economia ( ricerca, materie prime, fiscalità). Speriamo anche che il buon Matterella che tanto ha meritato nel settennato precedente lasci il timone, magari ad un esperto trombato da inesperti che, a sentire loro, saranno in grado di far sfracelli. Il nostro, appunto, e quello d'una Europa ( dicevamo) che in questa, con il russo non ancora sazio d'ammazzare bambini, appare più sbalestrata e smarrita.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 1o al 30 agosto 2022). Continuano imperterriti i nostri  esterofili a celebrare giorno e notte i ‘gioielli’ altrui, come quella (  sfrontata?)  Premier di ‘spendaccioni’ riservata non ad artisti ma  a podisti dal piè veloce che  sa ‘vendere’ quattro volte in più rispetto  al nostro torneo pedatorio; o alle auto [...]

29 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. La festa del nuoto all’Europeo. Serie A: ‘addetti’ scarsi, stadi obsoleti, ma cicisbea mai !

Non solo sport. La festa del nuoto all’Europeo. Serie A: ‘addetti’ scarsi, stadi obsoleti, ma cicisbea mai ! Se pensiamo che fino a qualche decennio fa manco avevamo piscine. E che laddove esistevano ( al massimo) potevano partorire qualche topolino ( si fa per dire) da spedire contro mostri acquatici. Inarrivabili. Fantastici. Eppure, ultimamente, laddove Araba Fenice ha deciso di mettere nido, in acqua e non solo in acqua, quel che appariva impossibile s'è clamorosamente reso possibile. Perchè, adesso, ad essere inarrivabili siamo noi, che d'azzurro tingiamo lo sport mondiale. L'Europeo non è un Mondiale e tantomeno un'Olimpiade, quindi meglio non gasarsi troppo, e tuttavia di quel che accade in acqua nel globo è indicatore, eccome. Basta raccogliere i tempi, ma anche valutare formazioni come la mista maschile tricolore che ha mandato in vasca quattro moschettieri che 'aggiornano' gli eroi di Dumas. Ad essere incoronato atleta della manifestazione è stato il giovane fenomeno rumeno Popovici, autore del record mondiale della specialità più ambita, i cento stile libero, a prevalente proprietà d'altri continenti. Giusto, ma senza dimenticare l'immenso Greg, battuto nei 1500 m sl dall'amico ucraino, ma pur sempre cinto di lauro. Infatti sta andando a tuffarsi ( da venerdì 19) in mare aperto. Per medaglie che, se arrivassero, pur non tutte dorate, chi altri potrebbe potrebbe negargli il primo piano sulla scena globale? Tuona il giovane commentatore del diffuso network : ' Inutile strombazzare, che il nostro sia diventato un campionato di ( più ) basso bordo è ormai assodato. Per cui come fecero a suo tempo gli olandesi anche noi dobbiamo farcene una ragione. Siamo diventati meno importanti, perchè da noi si transita e poi si vola via, e se vogliamo partecipare ancora alla contesa internazionale dobbiamo accettare d'essere destinati a perdere e ( non) a vincere'. Nelle circa 76/77 Champions finora disputate ( oltre ad aggiudicarcene 12) circa 28/30 volte siamo arrivati in finale. Poco meno della metà. E qualcosa in più degli olandesi che belle pagine di storia pedatoria hanno scritto ma solo per quattro trofei, tre con Ajax ( primi anni Settanta) e uno con Psv ( 87/88). Vorremmo pertanto chiedere al giovane commentatore del diffuso network come possa ( anche solo) pensare che un campionato che s'è guadagnato il meritato posto nella ristretta aristocrazia calcistica europea possa d'ora in avanti andare in campo non solo per perdere ma a recitare da plebeo ? Dobbiamo farcene una ragione? Ma chi è che alleva cotante menti e le lascia indefessamente ciarlare? Nell'attesa di novità, quel che possiamo fare noi, è cambiar network o spegnere il televisore. Infatti rispolverare la santa pazienza di Giacobbe con generazioni di annunciati perdenti a chi giova? Serie A.Prima di campionato con tutte le big vincenti. Nulla di anomalo, quindi, in un calendario peraltro stravolto dal mondiale natalizio.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 17 agosto 2022). Commentare quel che l‘Italia del nuoto ( vasca e mare) va mostrando al Mondo non solo è esercizio improbo, forse più adatto ad antiche  penne, ma incredibile. Se pensiamo che fino a qualche decennio fa manco avevamo piscine. E che laddove esistevano  ( al [...]

18 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. Calcio: fine di una dittatura? Moto: doppietta Ducati. Atletica: 5 su 5 staffette a Tokio.

Non solo sport. Calcio: fine di una dittatura? Moto: doppietta Ducati. Atletica: 5 su 5 staffette a Tokio. Avevamo avvertito nell'aria dolci note di musica azzurra, e non ci siamo sbagliati. A partire dalle imprese riportate nelle moto, in quel di Herez ( Spagna), dove nelle tre categorie abbiamo piazzato: Moto 3, Fenati e Migno dietro Acosta ( leader del Mondiale) ; Moto 2: doppietta al primo e secondo posto con Dg e Bez ( Lowes , 66 punti, guida il Mondiale su Bez 56 e Dg 52); Moto Gp, Miller ( Ducati) davanti a Pecco ( Ducati) e Morbido. Il Pecco sale in vetta al Mondiale di categoria con 66 punti, scavalcando Quartararo 61 e Vinales 50. Poco da dire sulle auto, con la solita Mercedes davanti a tutti. Il buon Lewis dice che vorrà esserci anche nel 2022. Fossimo in lui non metteremmo limiti alla partecipazione visto che con la concorrenza che si ritrova potrebbe andare avanti anche fino a cinquant'anni. Il problema semmai è quello della ripartizione dei meriti per un titolo che, macchina a parte, sembra figlio e nipote di quel Toto, gran regista dai capelli bruni, esultante (sempre) nel suo camice bianco, che attorno gli ha creato un vuoto ( sempre più ) assordante. Altra musica celestiale ci è piovuta dal volley con le ragazze del Conegliano ( nuove ) signore di Champions. Non altrettanto fortunato è stato Trento al maschile, costretto per la seconda volta di seguito in finale Champions alla piazza d'onore. Peccato, perchè fosse riuscito anche Trento nell'impresa, avremmo posto un sigillo ( definitivo) su chi è ( attualmente) il vertice mondiale del movimento. E dalla risorta atletica leggera, che ha spedito 5 staffette su 5 all'Olimpiade: 4x400 D, 4x400 U, 4x100 D ( oro) , 4x100 U, 4x400 mista ( oro). Sinceramente, non ricordiamo da quando non risuonassero più ( cotante ) simil notizie sulla regina dei Giochi. Nel basket, Armani Milano è stata costretta alla quinta partita dagli irriducibili tedesconi del Bayern, da disputarsi sotto gli occhi amorevoli della Madonnina. Gli spilungoni se non si lasciano prendere dall'ansia, possono ( benissimo) volare alle Final Four di Colonia. Gli Internazionali d'Italia di tennis , invece,( a breve ) apriranno ma con il pubblico ridotto causa della pandemia ( 25% , dagli ottavi). Con i vecchietti e i rampolli che abbiamo ( anche qui) dovremmo ( più che) divertirci. La gran pagina della settimana va però riservata ( questa volta) alla Beneamata che, rompendo un digiuno durato (oltre) un decennio, e abbattendo una dittatura lunga ( più o meno) altrettanto, s'è cucita sul petto quel 19° scudetto tra i più ambiti al Mondo. Tanto ' beneamata' da uscire dai gangheri, a cominciare da quella festa in centro a Milano che , in tempo di restrizioni e contagi, farà tremare i polsi a quanti quelle restrizioni e quei contagi vorrebbero eliminare dal Belpaese. In questa, ovvio, il più celebrato è quel Conte Dracula che, con la sua chioma bruna e fluente, da antico e provetto alchimista, sembra avere trovato la pietra filosofale onde trasformar ogni metallo ( calcistico) che tocca in oro. Marotta, che tra quelli che stanno dietro le quinte ha un certo peso, già pensa alla seconda stella, traguardo finora superato da quella Signora che ( dopo anni di dittatura) dovrà gioco forza rifondarsi. Il tutto davanti agli occhi increduli del presidente Zhang. Strepitosa è la lotta per i tre posti Champions. In gara stanno in molti: Atalanta, costretta al pari dal Sassuolo del buon De Zerbi pronto ad andarsi a surgelare nella steppa; Juve, tenuta a galla da quel fenomeno di portoghese; Milan, ansioso di scoprire se quella sbandierata miracolosa divinità dell'Ibra sia più una panacea che altro; Lazio, di quell'Inzaghino un poco piangina e ancor imberbe per l'Europa , ma già capace di mostrare ( alterno) buon calcio in quel che ( nel rispetto altrui ) resta per noi il campionato pelotistico internazionale di riferimento.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 30 aprile  3 maggio). Avevamo   avvertito nell’aria celestiali note di musica azzurra, non ci siamo sbagliati. A partire dalle imprese  riportate nelle  moto, in quel di  Herez ( Spagna), dove nelle tre categorie abbiamo piazzato: Moto 3, Fenati e Migno  dietro Acosta ( leader del Mondiale) ; [...]

3 maggio 2021 0 commenti

Non solo sport. I ‘doni’ in Coppa delle nostre. Hamilton, bravissimo, sì, certo, ma con chi sta lottando?

Non solo sport. I ‘doni’ in  Coppa delle nostre. Hamilton, bravissimo, sì, certo, ma con chi sta lottando? La mancata ribattuta di Lautaro a porta spalancata grida vendetta. Qui bisognerebbe ricordare al ragazzo dagli occhi magnetici che il campione è quello che fa e non quello che sbaglia (soprattutto) quando conta. Onde per cui, la prossima volta, invece di prendere a pugni una innocente panchina provi a pestarsi li piedi suoi. Null'altro. Non dice il proverbio: ' Chi è causa del suo mal pianga se stesso'. Ha dimostrato carattere la Lazio falciata e ridotta all'osso dal Covid, con un pari ( 1-1) sull'esperto campo del Bruges, niente male. E' andata a picco invece la Signora, vessata da gol annullati e solito rigore concesso agli altri, in una fase sperimentale che sta sollevando pesanti dubbi. Dopo aver messo in fase di demolizione la Ferrari, non è che i giovani Agnelli vogliano mettere nella stesse condizione anche la Juventus? Dopo il secondo turno la situazione nei rispettivi gironi ( o gruppi) è questa: ( Girone B) Shakthar punti 4, Borussia M. 2, Inter 2, Real Madrid 1; ( Girone D) Liverpool punti 6, Atalanta 4, Ajax 1, Midtjland 0; ( Girone F) Lazio e Bruges punti 4, Dortmund 3, Zenit 0; ( Girone G) Barcellona punti 6, Juve 3, Dinamo Kiev e Ferencvaros 1. Nel prossimo turno ( 3 novembre) Shakthar- Borussia e Real Madrid-Inter; ( Gruppo D) Atalanta-Liverpool e Midtjland-Ajax. La Lazio ( 4 novembre) sale dallo Zenit e la Juve ospita il Ferencvaros. Qui occorrerebbero due vittorie, per mettere in cassaforte il passaggio del turno. Turno favorevole ( soprattutto) alle inglesi che nella semifinali di Champions e Uefa della passata edizione non ne avevano qualificato manco una. Questa volta sembra che il vento Covid spiri a favore di spendaccioni e oligarchi che i soldi spendono ma quelli degli altri: il City s'è liberato d'un modesto Marsiglia, il Livepool d'un ancor più modesto Midtjlland, il Chelsea d'un agevole Rennes e lo United d'un Lipsia dipinto come spauracchio e invece finito sotto una spessa coltre di gol. I media continuano a celebrare il campione britannico di F1, con tutto quanto lo scibile umano possa permettersi. Traccheggiano su dei dati che ( volendo) sono ( più o meno) come quelli pre o post elettorali, spendendosi in paragoni senza contegno. In buona sostanza, il bravo Lewis, che comunque bravo è, dati alla mano, avrebbe attinto un po' dai driver del passato superandoli, però, tutti quanti, in blocco. A margine le stucchevoli dichiarazioni dell'ing. Binotto. " Nulla di nuovo anche per il 2021'. Chi lo tenga ancora in quel posto, non è dato da capire.

LA CRONACA DAL DIVANO. Turno di Champions ( martedì  27, mercoledì 28 ottobre). Sono scesi in campo per la Coppa dalle grandi orecchie Shakhtar-Inter, Atalanta-Ajax, Bruges-Lazio, Juve- Barcellona. Impressioni a caldo? L’Inter regala, la Dea ( un po’ meno) ( ma ) pure. Entrambe, infatti, hanno avuto il risultato positivo su [...]

29 ottobre 2020 0 commenti