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Non solo sport. Italia: un campo di battaglia o l’incipit d’una grande Nazione? L’addio al Grande Airone.

Non solo sport. Italia: un campo di battaglia o l’incipit d’una grande Nazione? L’addio al Grande Airone. Non c'è molto sport da segnalare in questo ultimo scorcio di 2021. Doloroso e gioioso insieme. Con i colori azzurri saliti nell'Olimpo dello sport mondiale come e quanto ( per quel che ci riguarda) non è mai accaduto. A breve ci saluterà il nostro grande Presidente, che nel corso del suo mandato ha registrato successi infiniti ed esaltanti. Qualcuno direbbe, che è ( o è stato) un ineguagliabile 'portafortuna'. Per lo sport certamente, così come in altri ambiti, dove ha saputo con 'dolce fermezza' tener salda la barra del timone d'un Paese impegnato in uno dei periodi più travagliati e difficili della sua giovane repubblica. E se The Economist ( grazie anche a lui) ci dedica la copertina, di certo non sarà facile sostituirlo. A proposito di Paese, un libro di Maurizio Molinari ( Il campo di battaglia, ed. La nave di Teseo, 2021) ci sta mettendo in guardia per via del ' grande gioco' planetario che è tornato a disputare nel Bel Paese alcune delle sue ( decisive) battaglie. Speriamo non con l'irriverenza di alcuni secoli fa, dove una Nazione smembrata ha dovuto faticare qualche secolo in più per trovare identità, unità e forza per non più essere marginalizzato sulla scena del mondo. Vediamo qualche passaggio del libro. Intanto le ' grandi crisi globali' stanno passando sull'Italia, assegnandogli un ruolo di ' Paese di frontiera nelle trasformazioni del XXI secolo'. Come accennato, non è la prima volta che gli capita. Quindi poco o nulla da meravigliarsi, perchè lo Stivale allungato nel bel mezzo del Mediterraneo, da sempre spazio cruciale per i destini del Mondo, non può che restare ( o tornare) ' epicentro di contese strategiche e rivalità economiche di vasta portata' con l'aggiunta di quando va accadendo sul resto Continente che gravita alle sue spalle, segnato ( in breve) dall'urgenza della ricostruzione, dal populismo, dall'affermazione di nuovi diritti, dalle conseguenze del duello Usa e Cina e dal ritorno ( non remoto) della minaccia jihadista. Facendo tesoro del passato, tanto dovremo fare per non farci trasformare in un altro inutile ' campo di battaglia'. Molto dipenderà dalla nostra classe dirigente, sempre che sia ( questa volta ) all'altezza di quel che la storia va chiedendo. Non ' campo di battaglia', quindi, assolutamente no, ma l'incipit di qualcosa di grande che si va faticosamente gestendo. Del resto l'Ue vede nel nostro ( famigerato) Pil un 'tassello' indispensabile. Ciò significa cominciare a superare le nostre 'fragilità strutturali' ( fisco, giustizia, concorrenza e infrastrutture ) riscattando lo Stato-Nazione ' da corruzione, carenza di rappresentatività democratica e diseguaglianze economiche'.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 27 dicembre 2021). Non c’è  molto sport da segnalare in questo ultimo scorcio di 2021. Doloroso e gioioso insieme. Con i colori azzurri saliti nell’Olimpo dello sport mondiale come e quanto  ( per quel che ci riguarda) non è mai accaduto. A breve ci saluterà [...]

27 dicembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Recovery: garantisce Marione, ma noi stiam con le mani in mano? Sport: sinfonie azzurre ?

Non solo sport. Recovery: garantisce Marione, ma noi stiam con le mani in mano? Sport: sinfonie azzurre ? Ce n'è di carne sul fuoco in questa settimana! L'auto corre in Portogallo, con la proposta della gara di qualifica ben accolta dai piloti. Leclerc: ' Nei Gp devi risparmiare gomme e benzina, al sabato andremo a tutta'. Hamilton: ' Ho provato le Pirelli da 18° perchè nel 2022 voglio esserci'. Il Gp d'Italia del 12 settembre è uno dei tre appuntamenti proposti. Intanto ci si alambicca, se il Tappen sia ancora davanti o no al Lewis. Mentre alla 'rossa' si è ripreso a far discorsi da ' rossa' , che, lo tenga ben presente il buon Binotto, quando scende in pista non va per riempire scartoffie ma a provar di scrivere storie memorabili. Anche le moto scendono in pista, in Spagna, con il Maestro che ha annunciato una delle sue: il parto con i ricconi arabi di Aramco per portare la Vr46 in MotoGp dal prossimo anno. Il Maestro non sa ancora se resterà in sella, sa però che potrà contare su un plafond di monetine sonanti di cui manco Paperon de'Paperoni poteva godere nei suoi frequenti bagnetti. Intanto sono cominciate le libere. Con il Pecco ( MotoGp) e il Bez ( Moto2) in agguato. Speriamo d'ascoltar più volte l' amato inno di Mameli. Messina spinge Milano a fare sua gara quattro con il Bayern, per approdare nelle semifinali di Eurolega basket. In contemporanea hanno fatto il sorteggio per Euro 2022, nel nostro girone ( Milano) sci sono anche Croazia, Grecia, Estonia, Gran Bretagna e Ucraina. Vincenzino Nibali lotta e soffre per non perdersi il Giro che, per quel che ci riguarda, resta sempre e comunque il Giro dei Giri. Civitanova e Conegliano, le più forti squadre al mondo di volley, dopo i rispettivi scudetti maschile e femminile, vanno alla caccia di Champions. Infine, nel tennis, con Berettini, Sinner e Sonego, abbiamo fatto la partenza migliore da quando è scoccata l'era Open. Stona, in questa attesa sinfonia tinta d'azzurro, la nostra amata pelota, che se così avanti va ben presto potrà diventare la nostra dimenticata pelota. Marione Draghi, di mestiere persona competente in quel che fa, ha presentato alla Camera il Pnnr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una incredibile occasione di rilancio per un grande Paese da troppi anni fermo o in attesa. La cifra complessiva con la quale andranno realizzati i progetti è ( insolitamente) elevata. Nel dettaglio: i fondi in arrivo dall'Europa ammontano a 191 mld euro; a questi vanno aggiunti altri 30,6 mld che arrivano da un fondo complementare che l'Italia ha creato con scostamento di bilancio; nel totale si arriva a quota 222 mld euro, integrati da ulteriori 26 mld. I campi di intervento scelti dal nostro Marione sono sei: ambiente ( 69 mld), digitalizzazione ( 50,7 mld), istruzione e ricerca ( 33 mld), infrastrutture ( 31 mld), inclusione e coesione( 29 mld), salute ( 20 mld). Totale: 248 mld euro. L'Europa che una volta tanto ha rinunciato alla politica del 'braccino corto' scommettendo ( finalmente), incalzata com'è da eventi che rischiano di farla passare da principessa a cenerentola in pochi decenni, vuole però riforme concrete. Al momento, ci garantisce il nostro ( straordinario ) Nocchiero, ma in seguito, anzi, a breve, dovremo essere in tanti quelli che remando dalla stessa parte consentiranno di portar fuori da ' gran tempesta' la nostra scassata navicella. Da noi, abituati da anni a farci del male, non son pochi quelli che esulterebbero, alle prime falle. Cosa volete, veniamo da secoli di 'servaggio ostello', dal quale c'eravamo in parte ripresi creando da un arlecchino di stati e staterelli una vera nazione, poi, umiliata ( oltre misura) da una seconda guerra mondiale che non s'aveva mai da fare ( soprattutto) con cotanto alleato. Quando si perdono le guerre, prima di rimarginar ferite e guasti ( sovente) non bastano decenni. E comunque, con questi due nocchieri, entrambi presidenti, l'uno sul Colle l'altro a palazzo Ghigi, chi dice che non si possa scrivere un'altra significativa pagina d'una storia millenaria? Per noi e per quegli ex braccini corti che ci scrutano ansiosi da oltre le Alpi?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 27 aprile al 2 maggio) Ce n’è di carne sul fuoco in questa  settimana! L’auto corre in Portogallo, con la proposta della gara di qualifica ben accolta dai piloti. Leclerc: ‘ Nei Gp devi risparmiare gomme e benzina, al sabato andremo a tutta’. Hamilton: ‘ [...]

30 aprile 2021 0 commenti

Non solo sport. Governo Draghi al via, imboscate pure. Azzurri flop ai Mondiali di sci. Il derby di Milano.

Non solo sport. Governo Draghi al via, imboscate pure. Azzurri flop ai Mondiali di sci. Il derby di Milano. Il governo Draghi ha ottenuto ampia ( e scontata) fiducia nei due rami del Parlamento. Gli incapaci si son fatti da parte. Al momento, visto che sanno rigenerarsi, qua e là, come margherite in un campo di primavera. Saputelli di ogni genere e ambito, che memori di qualche buon voto a scuola pensano che a governare i popoli, soprattutto quelli più sciagurati, in momenti drammatici, sia facile quanto il compito assegnato loro dalla maestra o dal maestro. L'impresa di Draghi invece è di quelle epiche. Hanno voglia a riderci sopra i saputelli. Null'altro aspettando che veder il buon Draghi gemere nella polvere. E comunque, a dispetto di questi o quelli, speriamo che Marione come tal Giasone torni in patria col suo vello d'oro. Allora dei saputelli non resterà traccia alcuna, mentre alla luce del buon Draghi, caso fosse, ci si potrà illuminare anche nei secoli a venire. Perchè questa volta, con la Patria sua, salverebbe anche la Patria Europa. Una seconda, e forse, decisiva volta; prima di vederla ( finalmente) tramutarsi ( motu proprio) in una nuova grande Nazione. Per lo sport, poco di buono dai Mondiali di sci. Praticamente un ( quasi) fallimento. Si salva la Moioli nella Coppa di snowboard. Sale al secondo posto di Champions l'Olimpia Milano di basket. Grandi sfide nel volley, padrone d'Europa. Berrettini si ritira a Melbourne, mentre il Fogna lotta ma perde contro Nadal, poi eliminato. Resta un breve commento dedicato al calcio. Quello d'Europa ( andata) e quello nazionale. In Europa solito sconcertante ottavo della Signora, a dir il vero, più Incompiuta che Signora, maltrattata da un Porto buono ma non trascendentale. Tanto che se l'arbitro avesse fatto il suo dovere assegnando un sacrosanto rigore su Cr7, probabilmente, l'Incompiuta sarebbe tornata in Patria con ( prezioso) pareggio. Nella League perde ( 0-2) il Napoli ( stremato e corto d'uomini), pareggia in extremis ( 2-2) il Milan a Belgrado con la Stella Rossa e vince contro il Braga ( 0-2) la Roma, al solito dilaniata da ( incomprensibili) questioni interne. In settimana la Dea affronterà il Real in un match che tutti aspettano. Per quel che riguarda gli affari calcistici di casa nostra, infine, c'è da mettere sul piatto quel derby di Milano, che più prestigioso al Mondo non c'è. Questa volta, dopo nove anni, si giocherà per lo Scudetto, appuntato per 18 campionati su ciascuna delle gloriose maglie meneghine. Dicono che è fatica vendere il nostro calcio, roba ridere, perchè la vera fatica è quella di potersi liberare di quanti da anni impoveriscono e dileggiano un movimento che ( nonostante tanti lavaceci ) resta nell'èlite del calcio planetario. Luna rossa riparte da quattro a zero ( per arrivare a sette).

LA CRONACA DAL DIVANO. Il governo Draghi ha ottenuto ampia ( e scontata) fiducia nei due rami del Parlamento. Gli incapaci si son tratti da parte. Al momento, visto che continuano a spuntare, qua e là, come margherite  in un campo di primavera. Saputelli di ogni genere e ambito, che [...]

19 febbraio 2021 0 commenti

Non solo sport. Serie A: è tornato a splendere il derby di Milano. Nell’attesa del futuribile San Siro.

Non solo sport. Serie A: è tornato a splendere il derby di Milano. Nell’attesa del futuribile San Siro. Speriamo si tratti dell'ultima volta, dell'ultimo Natale moscio, visto che già circolano in Europa i vaccini. Accolti come una speranza. Nel frattempo impegnandoci a chiarire quanto di non chiarito circola ( fin dall'inizio) su questo ( strano?) virus che si modifica a piacimento rendendo problematica la sua ( definitiva?) sconfitta. Anche gli stadi restano ancora vuoti. Quel ben di Dio che premia soprattutto i campionati del Nord dove per fare un nuovo impianto non occorre chiedere i permessi a Caio Giulio Cesare, ma che il virus, con un colpo di spugna, ha reso tutti eguali e vuoti, e che poco o più nulla ora contano. Le tribù dei fans devono escogitare trovate. Come quella, spettacolare, avvolgente, di tifosi rossoneri che con cori, bandiere e torce luminose hanno accompagnato i loro beniamini fin sulla soglia d'ingresso di San Siro. San Siro che, corsi e ricorsi storici, nell' attesa della sua nuova moderna versione, va riprendendo l'antico valore. Che sia uno dei luoghi che più hanno contribuito alla mitologia del gioco del calcio, lo sanno anche i ragazzi dell'altro emisfero. In proposito non occorre più di tanto riesumare i soliti dati: 36 scudetti ( in due), dieci Coppe dalle grandi orecchie ( in due), una miriade di trofei nazionali e internazionali, tanti palloni d'oro, una infinità di personaggi grandi e piccoli che impreziosiscono come nessun altro questo tempio dello sport mondiale. Alla fine del terribile 2020 Milan ( punti 34) e Inter ( punti 33) sono tornate in vetta al Campionato. La Signora sta rinnovandosi, riprendendo fiato, mentre Napoli, Roma, Lazio e Atalanta non mostrano ancora l' indispensabile continuità per aspirare al titolo, lasciando alle due di Milano campo aperto. Fatto è che il prossimo derby tornerà agli antichi splendori, magari rivisitato da ogni angolo del Pianeta, dove quei colori sono ben noti, per tornare a scrivere altre esaltanti pagine di sport.

LA CRONACA DAL DIVANO. Il terribile 202o, volente o nolente, se ne sta andando. Da città e borghi ricchi di luci per le festività ma spopolati di gente. Di bambini, purtroppo, che in questa circostanza ( tradizionalmente)  riempiono  di meraviglia e di voci strade e ritrovi. Speriamo si tratti dell’ultima [...]

28 dicembre 2020 0 commenti

Non solo sport. Luna rossa: un volo sulle acque di Zelandia per entrare nell’Olimpo delle divinità del mare.

Non solo sport. Luna rossa: un volo sulle acque di Zelandia per entrare nell’Olimpo delle divinità del mare. Nell'assaggio tenutosi in questi giorni in acque zelandesi, s'è capito che la sfida, la quinta, di Luna Rossa, non solo non è velleitaria ma può puntare ( almeno) alla finale di Coppa America. Ne è convinto Francesco 'Checco' Bruni, 47 anni, timoniere palermitano. 'Dopo la prima con New Zeland finita con una batosta, c'eravamo un po' avviliti. Poi abbiamo capito che le cose stanno diversamente. In condizioni di vento medio-leggere ( quello previsto per la Coppa) la nostra barca è davvero performante. Vola. Inoltre i 'neri' se messi sotto pressione diventano abbordabili. Possiamo quindi giocarcela'. Si torna in mare il 15 gennaio con le regate della Prada Cup che seleziona il migliore degli sfidanti. La prima parte prevede 4 round robin, vale a dire ogni team ( Luna Rossa, Ineos Team Uk, American magic) affronta gli altri due. Al termine di 4 gironi ( 12 regate) la squadra che ha più punti in graduatoria viene promossa alla finale sfidanti. I due team rimasti ( dal 29 gennaio) si sfidano in una semifinale che elimina la prima delle due barche. Dal 13 febbraio va in scena la Prada Cup al meglio delle 13 regate ( passa chi vince per primo 7 prove), dopodichè ( dal 6-22 marzo) va ( finalmente) in onda la Coppa America vera e propria. Uno spettacolo annunciato, riservato ai novelli argonauti giunti alle soglie dell'Olimpo acquatico, spettacolo offerto da queste barche volanti che sfrecciano sopra e non dentro l'acqua. Insiste, e fa bene, la 'rosea' sulla ' quaestio stadi'. Sono indispensabili. Il calcio s'è mosso. Con un appello al Governo Conte firmato da Malagò, Gravina e Dal Pino: ' La burocrazia frena rinnovamento e investimenti. Gli stadi attuali sono case inadeguate per il nuovo tifo. Occorre muoversi'. Tra l'altro, secondo lo studio Deloitte, l'impegno in nuove strutture sportive ( calcio e non solo) comporterebbe ( almeno) 25 mila nuovi posti di lavoro. Speriam, per l'ennesima volta, che al momento chi ciancia si limiti a cianciare e che, una volta per tutte, si torni a riammodernare le parti ammalorate di questo Paese. Cominciando, perchè no?, ( anche) dallo sport. Calcio compreso.

LA CRONACA DAL DIVANO. Ora è ufficiale:  Ema dal 27 dicembre  ha dato il via libera in Europa alle vaccinazioni anti Covid. Dalla cronaca sportiva del weekend 19/20 dicembre invece registriamo. Campionato: tengono la vetta Milan ( 31 punti), Inter ( 30), Juve (27) mentre stenta il Napoli ( vessato e sfortunato) del Ringhio. La [...]

17 dicembre 2020 0 commenti

Non solo sport. La battaglia per il Recovery Found. Sorteggi di Coppa: per tutte, c’è poco da scherzare!

Non solo sport. La battaglia per il Recovery Found. Sorteggi di Coppa: per tutte, c’è poco da scherzare! E mentre torna a suonare la campanella per la !2a di Campionato, resta un occhio sui sorteggi di Coppa che torneranno in sfida ( come consuetudine) all'inizio della prossima primavera. Per la Champions, brutte nuove per la Lazio ( finita tra le fauci del Bayern) e l'Atalanta, capitata tra le mani d'un Real che ( al momento) non si sa se sia ancora in vita. Miglior sorte è andata alla Signora che speriamo si tolga di dosso la terribile nomea di incompiuta. A lei è toccato il Porto, squadra nobile, da non sottovalutare manco per sbaglio. Per la Uefa, invece, al Milan è andata la Stella Rossa ( d'antica memoria), alla Roma il Braga e al Napoli il Granada. Quanto basta, insomma, per capire se le nostre hanno voglia di andare avanti o passare la mano. Possibilità di varcare l'ostacolo? In Champions, poche o nulle per la Lazio; qualcuna per la Dea, sempre che nel frattempo non si spappoli visto il Papu in partenza; buone ma non troppo per la Signora; abbastanza dure, invece, nella Uefa, le sfide di Milan, Roma e Napoli. Attenzione agli inciampi, di facile qui non c'è più nulla! Fine anno, aria di Natale, graduatorie e premi in arrivo. La 'rosea' ha annunciato i suoi Awards 2000: Leggenda, Marco Belinelli; Uomo-Donna dell'anno, Immobile e Brignone; Squadra dell'anno, Atalanta; Exploit dell'anno, Sinner ; Performance dell'anno , Ganna; Rivelazioni uomo-donna, Bastianini e Japichino; Paraolimpici dell'anno, Briantea Basket; Premio speciale, Sonego; Premio sportweek, MBanda; Leggenda, Ibrahimovic; Allenatore dell'anno, Pioli.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( mercoledì 16 dicembre). E mentre torna a suonare la campanella per la !2a di Campionato, resta un occhio sui sorteggi di Coppa che torneranno in sfida ( come consuetudine) all’inizio della prossima primavera. Per la Champions, brutte nuove per la Lazio ( finita tra le [...]

16 dicembre 2020 0 commenti

Non solo sport. Mattarella:’ Giù le mani dei nazionalismi dal Recovery Found’. Colpo di scena alla Ferrari?

Non solo sport. Mattarella:’ Giù le mani dei nazionalismi  dal Recovery Found’. Colpo di scena alla Ferrari? E' scattata, dunque, attesa da tutti, l'ora del Recovery Fund ( 750 mld euro) e del budget Ue per il 2021-2027 ( circa 1.100 mld) legati al bilancio. L'intesa è stata raggiunta, dopo mesi di ritardi, trattative e ricatti, culminati con il veto ( poi caduto ) di Ungheria e Polonia che ha rischiato di far saltare il banco. Un banco non da poco, visto che ( forse) per la prima volta dal Dopoguerra, davanti ad urgenze niente affatto sottovalutabili, l'Europa ha provato a ragionare da Europa. Un dettaglio epocale. Che qualche retrogrado avrebbe voluto ignorare, preponendo gli interessi loro ( e non dei loro popoli) con occhi ai costosi orticelli personali. Ad esempio, sul buon Orban, versione aggiornata di duce d'Ungheria, avremo modo di tornare, con cognizione di causa. In questa fase ben hanno lavorato, molto, molto e bene, le signore, der Leyen e Merkel, pazienti e risolute. E straordinariamente lungimiranti. Non due ' disgrazie' ma due 'grazie', come e più di quelle del Botticelli.L'accordo ha ovviamente messo scompiglio nei vari laghi e laghetti europei popolati di squali. Non parliamo dei nostri, che di squali d'ogni tipo e colore sono incredibilmente affollati. All'uopo è intervenuto il nostro Presidente, come sempre chiaro e opportuno, ammonendo: ' Next Generation Eu e Recovery Fund offrono grandi possibilità che non possiamo disperdere. Nè per reflussi nazionalistici fuori del tempo, nè per nostri momenti di instabilità politica'. Sui soggetti che stanno remando contro all'Europa, ci sarebbe quel tal Viktor Orban, tiranno eletto in un paese a noi caro e che ha sputato sangue per ritrovare la libertà, ma che si vede dovrà rimboccarsi le maniche per qualche anno ancora per consolidarla pienamente. Tal Orban, secondo un'attendibile inchiesta del Sole24Ore ( sabato 12 dicembre, p-9), avrebbe dato corpo ad un 'cerchio magico', con dentro tanti amici e parenti, che avrebbe usufruito ( tra l'altro) delle risorse europee nell'ambito delle gare d'appalto per la modernizzazione infrastrutturale. Mica spiccioli. Visto che il rischio ' corruzione sistema' è da quelle parti ogni giorno più alto. Come testimonia il rapporto pubblicato nel maggio 2020 del Corruption research center di Budapest sugli appalti pubblici tra il 2005 e 2020. Evitiamo ( al momento) di analizzare i dati. Eloquenti. E comunque l'allarme colà c'è e forte. Come forte potrebbe diventare anche da noi. Gli squali stanno armeggiando. La nostra speranza però sta ( in buona parte) in quel Presidente riservato, che parla quando deve parlare, moralmente e umanamente super partes. Il giusto nocchiero, insomma, per noi, ma anche per quella lungimirante Europa che (alla faccia di retrogradi e corrotti ) sta cercando di diventare una nuova e grande nazione. Ferrari: pare che il buon Elkann si stia orientando verso un nuovo responsabile della gestione sportiva, da scegliere, si dice, tra Davide Grasso( Maserati), Luca Maestri( Apple) e Mike Monlet( Fca). Personalmente, a noi, intendendo per noi un po' tutta la tifoseria 'rossa', garberebbe il Toto, ma si sa che l'uomo è impelagato con azioni e contro azioni dentro e fuori Mercedes. Ci garberebbe però se non altro per fargli togliere di dosso( finalmente) quel camice da uomo di corsia per confezionargliene un altro, rosso rosso, ma da uomo di mondo. Mondo Ferrari, che di più mitico e appassionante non ce n'è.

LA CRONACA DAL DIVANO. E’ scattata, dunque, attesa da tutti, l’ora del Recovery Fund ( 750 mld euro)  e sul budget Ue per il 2021-2027 ( circa 1.100 mld) legati al bilancio. L’intesa è stata raggiunta, dopo mesi di ritardi, trattative e ricatti, culminati con il veto ( poi caduto [...]

12 dicembre 2020 0 commenti

Non solo sport. L’Europa s’è mossa. Adesso è l’Italia che non deve deludere. Per una nuova Nazione.

Non solo sport. L’Europa s’è mossa. Adesso è l’Italia che non deve deludere. Per una nuova Nazione. E adesso che l'Europa s'è mossa è il Belpaese che non deve deludere. Da un lato non dando spago ai pregiudizi, dall'altro, non impastoiandosi in meandri che ancora non ha superato completamente. Non che ( al momento) sia tutto chiaro e definito, ma quanto van facendo le tre signore ai vertici dell'Europa non è cosa da poco. Andassero avanti così più che ' tre Disgrazie' diventerebbero ' tre Grazie', da far concorrenza a quelle immortali del Botticelli. Anche perchè qui ad essere in arrivo non è un parto qualsiasi, ma quello d'una nuova Nazione. Che poche scelte ha per fronteggiare il nuovo che avanza dagli altri continenti. Chiaro è che in ordine sparso i singoli stati d'Europa poca o nulla possono imporre ma solo subire. Immigrazione, salute, ricerca e difesa. Infatti invece di disperdere gli sforzi, non è meglio unire gli sforzi? Volete mettere una De Gaulle solitaria con quattro o cinque portaerei sotto la stessa bandiera e adeguati gruppi di battaglia inviati ad ammonire i nuovi 'aspiranti padroni ' che van spuntando, qua e là, tra Medio Oriente, Russia, Asia? Non è che dobbiamo tornare in guerra, sia chiaro, ma solo farci rispettare laddove le ciance poco attecchiscono, sopratutto se indirizzate verso soggetti senza costrutto. La pandemia, vera o presunta, naturale o di laboratorio che sia, ci ha messo in ginocchio. Germania, pronta e lesta, compresa. Avremo dei danni. Che speriamo di attenuare, per ripartire poi con forza negli anni a venire. L'importante sarà però non farci cogliere impreparati un'altra volta ancora, che come dimostrato non andrà più affrontata in ordine sparso ma alla guida d'un unico pulpito. Non a tutti ( ancor) gradito, si sa, ma inevitabile davanti a chiare situazioni epocali. Infatti, che potevano il Duca di Mantova o il Marchese di Saluzzo, gli Este di Ferrara o i Malatesti da Rimini, il Moro di Mediolanum o il Doge della laguna, davanti all'irrompere di stati come Francia, Spagna e Inghilterra smaniosi di cambiar l'ordine del Continente ? Aspettiamo gli eventi. Che gli aruspici annunciano fausti. Finalmente, perchè della leggiadra Europa chi nel mondo può farne a meno negli anni futuri ? Occhio allo sport.

LA CRONACA DAL DIVANO. E adesso che l‘Europa s’è mossa è  il Belpaese che non deve deludere. Da un lato non dando spago ai pregiudizi, dall’altro, non impastoiandosi in meandri che ancora non ha superato completamente. Non che ( al momento)  sia tutto chiaro e definito, ma quanto van facendo le [...]

9 giugno 2020 0 commenti

Non solo sport. Europa: eppur ( qualcosa) si è mosso ? Il dilemma Campionato: si va o non si va?

Non solo sport. Europa: eppur ( qualcosa) si è mosso ? Il dilemma Campionato: si va o non si va? Si va dicendo infatti che la proposta tedesco-francese abbia trovato consenso e che, nonostante l'opposizione di quei 'fighetti' nipoti ' duri e puri' dell'Orange e Cecco Beppe che altro non sanno che perdere tempo in ciance, l'Europa abbia deciso di mettere sul piatto una cifra ( da verificare) tale da consentire a chi più è in difficoltà ( Spagna, Italia e non solo) di rimettersi in carreggiata. Operazione non scontata, coraggiosa, tutta da pilotare, ma che per la prima volta s'è parlata non con i vecchi idiomi ma con quello inedito d'un Continente che ha forse capito ( una volta per tutte? ) che andare in guerra con truppe sparse si fa la fine dei Greci con i Persiani, dei Greci con i Macedoni, dei Greci con i Romani. Una fragilità non sfuggita Altrove. ' ( In questa vicenda) l'Occidente non ha dimostrato nè leadership morale nè efficienza tecnica. In un momento in cui l'intera umanità si sentiva minacciata e cercava disperatamente rassicurazione, conforto, sostegno e guida nè gli Usa nè l'Europa erano all'altezza del compito. Sembravano ( entrambi) sopraffatti e sconvolti'. Quanto tempo occorrerà alla (ormai) manifesta fragilità di tradursi in colonizzazione non si sa. L'historia magistra vitae ( fallace sol per chi occhi non ha ) sic docet. Qualche tempo fa abbiamo temuto che le tre donne nei tre posti chiave dell'Europa fossero non paragonabili alle ' tre Grazie' del Botticelli ma a ' tre Disgrazie' nelle mani di qualche obscuro e obsoleto burattinaio. Siam tentati a ricrederci. E sarebbe una gran cosa. Per loro, per le donne. Infatti qual miglior visione si potrebbe donare ai giovani del Vecchio Continente se non una simile a quella dei nostri avi che videro Leon a Castilla diventare Ispania, Ile de France diventare Francia, Prussia diventare Germania, Piemonte diventare Italia (e così via) ? Inaudito sognare? E chi lo dice? Per caso, anche colui che di ciclismo poco mastica, chi non ha negli occhi quei due acerrimi grandi rivali che in una tappa del Tour si passarono ( vicendevolmente) la borraccia con un unico fine ? Tra rivali, certo, sempre, ma nemici mai. Del resto: 'cui prodest' commentavano i latini? Detto questo, passiamo alla cronaca calcio. E mentre l'inutile Bundes disputa ( con foto sugli spalti) gli ultimi turni d'un campionato che da otto anni ha un solo vincitore, da noi ci si mordacchia, tra l'un e l'altro, per far ripartire ( o meno) il nostro campionato. Che è invece tutto da decidere. Perchè se è vero che l'Inter di Conte ha perso qualche battuta, c'è la Lazio del Lotito che non ha alcuna intenzione di donare il lauro alla solita Signora di Torino. O figli del Tentenna, muovetevi!

LA CRONACA DAL DIVANO. E’ ancora tutto da confermare, ma se è vero quello che i media vanno spargendo per l’aere, potremmo davvero essere all’alba d’un nuovo giorno per quella che per gli antichi coloni  era la leggiadra Europa. Si va dicendo infatti  che la proposta tedesco-francese abbia trovato consenso [...]

28 maggio 2020 0 commenti

Non solo sport. Soliti tète a tète, madre e figlio. Piangi Europa: ritardata, malconcia e screditata.

Non solo sport. Soliti tète a tète, madre e figlio. Piangi Europa: ritardata, malconcia e screditata. E mentre la Cancelliera viene salutata in patria con l'omaggio del trionfo per avere condotto fuor dalla pandemia un'economia ( quella tedesca) data a Natale in recessione, c'è chi guarda all'Occidente ( Europa in primis) con qualche preoccupazione. ' E' l'Occidente nel suo insieme - dice Amin Maalouf - che da questa messa alla prova sta uscendo ritardato, malconcio e screditato. Perchè non ha dimostrato ne leadership morale nè efficienza tecnica. In un momento in cui l'intera umanità si sentiva minacciata e cercava disperatamente rassicurazione, conforto, sostegno e guida nè gli Usa nè l'Europa erano all'altezza del compito. Sembravano sopraffatti e sconvolti. L'Occidente, che per secoli ha avuto un ruolo di primo piano, sarà sostituito da altri attori, del Sud e dell'Est, come abbiamo sentito sempre più spesso dall'inizio di questa crisi?'. Sopraffatti e sconvolti. Giusta o errata osservazione? Per chi ci vede dall'esterno è giusta. Per noi che ( tuttora) brancoliamo nel buio ( interno ) no. Ecco perchè iniziative a due, tète a tète, tra figlio e madre, pur con qualche intento non male, che altro possono apparire se non nostalgia d'una passata grandezza oramai alle spalle? Al punto che staterelli ( nel senso: messi insieme non ne fanno uno buono) nell'orbita dell'uno o dell'altro, già si scervellano a mettere paletti, inutili paletti, demagogicamente consentiti dalla pletorica assemblea di Strasburgo, tarpando l' ali alla sempre meno leggiadra Europa. Infatti, se a tesser trame sono i soliti due o tre con l'ausilio dei mignon lillipuziani, che altro possiamo aspettarci dal nostro ( prossimo) futuro se non di finire come Gulliver? Occorrerà balzare all'indietro. A quel Ginettaccio di Ponte Ema che sulla strada ha sfidato il più grande di tutti i tempi, e fuori della strada anche la morte. Per salvare creature umane. Circola su Sky tal Federico che, come l'aedo Omero nei suoi giorni ciechi, va raccogliendo miti da rammentare ai giovani. Strano che tra i tanti già scelti non abbia inserito ancora quello che tra i miti dello sport moderno pariglia con pochi. Due o tre. Non di più. E non perchè di itali pedalatori si tratta. Intendiamoci, però, il Ginettaccio abbinato all'Altro, perchè è in coppia che hanno ridato orgoglio al loro popolo umiliato da una guerra disastrosa che tuttora presenta l'amaro conto. E all'Europa la 'borraccia' più credibile per come riallacciare fili strappati tra popoli avversari ma non nemici dello stesso Continente.

LA CRONACA DAL DIVANO. A stare con le mani in mano non ce la fanno proprio. E così, come tutti i ( veri o presunti) primi della classe se non vanno alla lavagna a mostrare il genio loro, dieci ne pensano e una o due la fanno. Stavolta, anticipando tutti, [...]

19 maggio 2020 0 commenti