Non ha bisogno di inventare musica, il vulcanico Stefano Bollani, perché come tutti i migliori jazzisti la contiene, la assorbe e ne fa letteralmente ciò che vuole. E abituato com’è a farsi uno e trino – musicista ma anche attore, scrittore e conduttore – sabato 25 luglio, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, presenta a Ravenna Festival le sue Piano Variations on Jesus Christ Superstar, a cinquant’anni dall’uscita dello strepitoso doppio album di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. 'Avevo 14 anni quando vidi per la prima volta lo spettacolo in tv - ricorda Bollani - e ne rimasi folgorato. Ho coltivato questa passione fino a quando mi sono deciso a confrontarmi con quest’opera: mi sono divertito a smontare e rimontare quelle musiche straordinarie, una vera miniera cui attingere, preservandone la struttura narrativa ed emotiva originale'. Un’impresa cui lo stesso Lloyd Webber ha dato il proprio consenso, premiando il duraturo amore del pianista-fantasista per l’opera rock che ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale dell’ultimo mezzo secolo, ora tradotta sulla tastiera del pianoforte con l’irresistibile verve creativa che è il marchio di fabbrica di Bollani. Il concerto è reso possibile dal contributo di LA BCC e di Confartigianato.
LUGO. Basterebbe il nome, ché Bollani è uno di cui non si finirebbe mai di dir bene, orgoglio nazionale che ha inciso di tutto: la canzone italiana e il cameristico jazz della ECM, l’omaggio a Zappa e l’imitazione dei cantanti pop, l’improvvisazione spericolata e le carezze della bossa nova, progetti [...]