' Un'opera straordinaria- ha detto in apertura Giannantonio Mingozzi - alla quale abbiamo contribuito come ravennati nella memoria di Aurelio Orioli e di tutti i patrioti italiani'. La Console a Parigi Emilia Gatto ha ringraziato Ravenna per l'idea che ha dato origine al volume che contiene anche scritti e ricerche di Antonio Patuelli e Mingozzi. Particolarmente toccanti le testimonianze di Sauro Mattarelli, orgoglioso dell'amicizia con l'antifascista e repubblicano Aurelio, e di Giorgia con i ricordi indelebili del nonno che ogni anno tornava a San Pietro in Vincoli. Giuseppe Alfieri si è detto onorato, come Fondazione Cassa, di aver contribuito ad un libro straordinario che a giorni sarà disponibile nelle librerie ravennati, Eugenio Fusignani ha sottolineato come, grazie a queste documentazioni, il Risorgimento ed il patriottismo italiano e ravennate siano fondamentali per le nuove generazioni e per una cultura civica sui valori della libertà e della Repubblica. Antonio Patuelli ha ricordato che, ancora giovanissimo, nell’estate del 1980, presentatogli tramite colleghi della madre, lo venne a trovare a casa a Ravenna un anziano mazziniano, originario di San Pietro in Vincoli (RA), Aurelio Orioli, fuoruscito antifascista alla fine degli anni Venti, riparato a Parigi, dove, contemporaneamente a Sandro Pertini, svolse anche umili lavori come quello di manovale muratore. ' Orioli era quell’estate in vacanza a San Pietro in Vincoli e, come ogni anno, sarebbe tornato a Parigi che era diventata la sua città d’adozione, dove aveva diritto anche a tutte le garanzie sociali che mi descrisse'.
RAVENNA. Una affollata sala Bandini della Cassa ha ospitato nel pomeriggio di ieri la presentazione ufficiale (dopo la prima all’Ambasciata di Francia a Roma) del volume ‘L’Italia del Père-Lachaise‘ che raccoglie testimonianze, ricerche e splendide immagini sui 50 italiani più noti sepolti nel famoso cimitero parigino. ‘ Un’opera straordinaria- ha detto in [...]