Tag "papa Ganganelli"

 

Santarcangelo d/R. Dal 1 ottobre torna il ‘pane vero’. Grani antichi, spianate farcite, pizze e dolci.

Santarcangelo d/R.  Dal 1 ottobre torna il ‘pane vero’. Grani antichi, spianate farcite, pizze e dolci. Ora nella bella cittadina romagnola si potrà trovare 'il pane vero', quello salubre fatto con i sistemi di una volta, sfornato insieme a focacce, spianate romagnole, pizze in teglia e dolci da forno, con salumi e formaggi in ideale abbinamento. E chi non potrà resistere a tanta incomparabile bontà potrà consumare tutto subito, comodamente seduto ai tavolini disposti davanti al Forno. Qui i pani hanno nomi evocativi che non sono frutto di invenzioni di marketing, ma derivano da grani antichi dimenticati a causa della loro oggettiva difficoltà di coltivazione, ma ricchi di sostanze nutrienti e antiossidanti: ecco dunque il Pane del Miracolo, inimitabile per sapori, profumi e fragranze che permangono inalterate anche per giorni e giorni, accanto al Pane dell’Arcangelo, realizzato con il Grano dell’abbondanza, ma anche la Ciabatta del Papa dedicata al papa santarcangiolese Clemente XIV, al secolo Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli, oppure la Pagnotta di Tonino, realizzata con farina di segale integrale macinata a pietra, lievito madre, noci, uvetta e cannella in onore del celebre poeta Tonino Guerra.

Santarcangelo di Romagna (29 settembre 2020) – Il primo ottobre (inaugurazione ore 10.30) ritorna nel cuore di Santarcangelo, sulla centralissima piazza Ganganelli, il Forno Ferramenta sulle vestigia dell’antico forno cittadino fondato nel 1870, da tempo chiuso come è accaduto a tante piccole attività artigianali, spesso schiacciate dalla concorrenza di ipermercati [...]

29 settembre 2020 0 commenti

Santarcangelo d/R. Incontro: “Clemente XIV. Un pontificato chiave nel Secolo riformatore (1769-1774)’.

Santarcangelo d/R. Incontro: “Clemente XIV. Un pontificato chiave nel Secolo riformatore (1769-1774)’. La presenza di diversi relatori accademici ha consentito un approfondimento ampio e variegato sulla figura di Clemente XIV, sintetizzabile in due punti principali. Il primo riguarda l’attività del pontefice santarcangiolese, per lungo tempo ricondotta soltanto alla soppressione della Compagnia di Gesù: nonostante la breve durata, in realtà, durante il suo pontificato papa Ganganelli dovette affrontare le sfide cruciali della 'modernità' sia sul piano religioso che culturale, senza considerare l’impronta artistica ancora riconoscibile sulla città di Roma. Il secondo elemento – condiviso da diversi relatori – riguarda la necessità di scrivere una nuova e più approfondita biografia di papa Ganganelli alla luce del tempo intercorso dal suo pontificato, sufficiente dal punto di vista storico a maturare le condizioni per superare interpretazioni divergenti per ragioni ideologiche dovute, in particolare, proprio alla sofferta e contrastata soppressione della Compagnia di Gesù. Per procedere in questa direzione, l’Amministrazione comunale e l’associazione Sigismondo Malatesta hanno assunto l’impegno congiunto di pubblicare gli atti del convegno, nell’ambito delle collane edite dall’Associazione stessa, per mettere a disposizione di tutti i risultati di questa giornata di studi.

SANTARCANGELO d/R. Si è concluso con significative novità sulla figura del pontefice e un ottimo riscontro di pubblico il convegno ‘Clemente XIV. Un pontificato chiave nel Secolo riformatore (1769-1774)’, che si è svolto sabato 16 marzo presso la Rocca Malatestiana di Santarcangelo di Romagna. La giornata di studi è stata [...]

18 marzo 2019 0 commenti

La storia controversa di papa Ganganelli. Avvelenato o no? Che dire a distanza di molti anni?

La storia controversa di papa Ganganelli. Avvelenato o no? Che dire a distanza di molti anni? Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli , nato il 31 ottobre 1705 a Santarcangelo di Romagna, da Lorenzo Ganganelli, medico condotto, e Angela Serafina della famiglia Macci o Mazza di Montecerignone” scrive Massimo Moretti in ’ Clemente XIV Ganganelli’ ( Maggioli editore), restò orfano di padre abbastanza presto, esattamente nel 1708. La perdita del capofamiglia costrinse la famiglia a numerosi spostamenti: dapprima a Santarcangelo, appunto, e in seguito a Montegridolfo, Montecerignone e Verucchio. Dopo la morte nel 1715 del primogenito Tommaso, Giovanni Vincenzo Antonio si trasferì a Rimini per iniziare ‘il suo corso di studi presso il collegio dei Gesuiti’. Che abbandonò però nel 1720, passando nelle scuole degli Scolopi di Urbino. Il 16 maggio 1723, Giovanni Vincenzo Antonio matura definitivamente la sua vocazione religiosa abbracciando l’ordine francescano, con il nome ( assunto dal padre) di Lorenzo.Nel 1729, frate Lorenzo approdò a Roma. Dove, nonostante il coinvolgimento indiretto in un grave episodio di cronaca occorso ad un suo cugino, fece rapidamente carriera: lettore di Filosofia presso il convento S.Francesco di Ascoli, reggente di Teologia a Osimo, lettore di Filosofia a Bologna, e altro ancora, da un capo all’altro dello Stato pontificio. Un curriculum dunque intenso e prestigioso, il suo, che toccò l’apice nel 1759 con l’attribuzione della porpora cardinalizia. Divenne, quindi, consultore del Santo Uffizio. Un curriculum dunque intenso e prestigioso, il suo, che toccò l’apice nel 1759 con l’attribuzione della porpora cardinalizia.

SANTARCANGELO d/(R. Sulla ariosa piazza Ganganelli  poco o nulla c’è ormai da aggiornare. Semmai questa può essere l’occasione per completare un prezioso  ‘ recupero storico-culturale’  già avviato, qualche numero fa, su questo giornale,  con   Planco, Ruggeri e Amaduzzi . Alle loro persone, tramite una valutazione complessiva, il comune di Santarcangelo ha [...]

24 dicembre 2018 0 commenti