Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli , nato il 31 ottobre 1705 a Santarcangelo di Romagna, da Lorenzo Ganganelli, medico condotto, e Angela Serafina della famiglia Macci o Mazza di Montecerignone” scrive Massimo Moretti in ’ Clemente XIV Ganganelli’ ( Maggioli editore), restò orfano di padre abbastanza presto, esattamente nel 1708. La perdita del capofamiglia costrinse la famiglia a numerosi spostamenti: dapprima a Santarcangelo, appunto, e in seguito a Montegridolfo, Montecerignone e Verucchio. Dopo la morte nel 1715 del primogenito Tommaso, Giovanni Vincenzo Antonio si trasferì a Rimini per iniziare ‘il suo corso di studi presso il collegio dei Gesuiti’. Che abbandonò però nel 1720, passando nelle scuole degli Scolopi di Urbino. Il 16 maggio 1723, Giovanni Vincenzo Antonio matura definitivamente la sua vocazione religiosa abbracciando l’ordine francescano, con il nome ( assunto dal padre) di Lorenzo.Nel 1729, frate Lorenzo approdò a Roma. Dove, nonostante il coinvolgimento indiretto in un grave episodio di cronaca occorso ad un suo cugino, fece rapidamente carriera: lettore di Filosofia presso il convento S.Francesco di Ascoli, reggente di Teologia a Osimo, lettore di Filosofia a Bologna, e altro ancora, da un capo all’altro dello Stato pontificio. Un curriculum dunque intenso e prestigioso, il suo, che toccò l’apice nel 1759 con l’attribuzione della porpora cardinalizia. Divenne, quindi, consultore del Santo Uffizio. Un curriculum dunque intenso e prestigioso, il suo, che toccò l’apice nel 1759 con l’attribuzione della porpora cardinalizia.
SANTARCANGELO d/(R. Sulla ariosa piazza Ganganelli poco o nulla c’è ormai da aggiornare. Semmai questa può essere l’occasione per completare un prezioso ‘ recupero storico-culturale’ già avviato, qualche numero fa, su questo giornale, con Planco, Ruggeri e Amaduzzi . Alle loro persone, tramite una valutazione complessiva, il comune di Santarcangelo ha [...]