Tag "Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo"

 

Non solo sport. Moto: Nuvola Rossa, che hai fatto? Champions: sorteggi, non male! F1: e chi la crede più?

Non solo sport. Moto: Nuvola Rossa, che hai fatto? Champions: sorteggi, non male! F1: e chi la crede più? Se Nuvola rossa ha trionfato, Fabio dei Qurtarari , nizzardo come Garibaldi, non ha perso. Soluzione che non capita quasi mai nello sport, ma che al Moto Gp Di Valencia ultima gara del mondiale 2022 è accaduta. Grazie ad un clima di non dimenticata sportività, tra le case costruttrici ma soprattutto tra i piloti che, secondo tradizione avrebbero dovuto farsi le scarpe l'un l'altro, quando invece si sono 'limitati' ad una competizione dura ma leale che, senza danneggiare l'uno piuttosto che l'altro, pur se della stessa famiglia, ha fatto emergere chi effettivamente si è mostrato più forte e continuo nel corso di un tour de force agonistico che ha superato i venti appuntamenti stagionali. Clima dimenticato ad esempio nella F1 dove a vincere non sono più i piloti, e manco le auto, ma i legulei che maneggiando carte come ai tempi dell'Azzeccagarbugli determinano le fortune di questo o quel team. Di questo o quel pilota. Ne sann0 qualcosa, purtroppo, alla invidiata 'rossa' di Maranello che da un decennio a questa parte quando trova il giusto feeling in corsa immediatamente, misteriosamente, silenziosamente, viene riportata nelle ambasce verso le quali il genio di ' sapere fare e condurre auto' poco o nulla conta. Spesso e volentieri con la imbelle omertà di numerosi media ( anche nostrani) che alla verità e alla lealtà dovrebbero essere votati piuttosto che celare l'arbitrio e la dissimulazione di alcuni soggetti come meglio pubblicamente individuati nel caso, per citarne uno, dell'ormai famigerato Budget Cup. E comunque : Francesco Pecco Bagnaia detto Pecco, o meglio, Nuvola Rossa, 25 anni di Chivasso adottato da Pesaro, nel 2018 si è laureato campione mondiale di Moto2 e nel 2022 campione mondiale Moto Gp. Circa 13 anni dopo Valentino Rossi, il mentore e maestro che ( su segnalazione dell'amico Uccio) nel 2014 gli schiuse le porte dell'Accademy Vr46.C'è un rumoroso commentatore da network regionale che fanno parlare da Miami il quale , sapendo tutto e il contrario di tutto, potendo, uno spot pro 'poveracci' della Premier non ce lo nega proprio. Nell'ultima sortita s'è elargito in lungo e in largo, indicando l'agognato torneo d'Albione un Eldorado ' lontano anni luce dal nostro'. Lontano soprattutto per quel che riguarda gli stadi che gli consentono di confezionare, a suo dire, un 'prodotto' da gran spettacolo. Scoprendo, forse senza accorgersene, l'acqua calda. Perchè che abbiamo stadi fermi agli anni Sessanta lo capiscono anche i bambini, ovviamente in quelle ( sempre più) rare occasioni che qualcuno azzarda a condurli sugli spartani spalti. Non sarebbe quindi meglio che invece di portare la solita acqua nella già ricolma borraccia altrui ( lui come altri) mettesse le scarpe a punta per indurre anche qui, da noi, nasoni e non nasoni che dir si voglia, a realizzare ( finalmente) quel che più al calcio nazionale manca? Tanto più che quanto potrà durare che senza velodromi strappiamo mondiali e record dell'ora mentre, anche senza dirigenti capaci, vivai coltivati e stadi adeguati, vantiamo pur sempre la nazionale campione d'Europa e un club che vince il suo girone Champions con la più titolata di Premier mostrando il calcio più ameno del torneo ? SORTEGGI CHAMPIONS 2022-23. Milan contro Tottenham; Napoli contro Eintracht ; Inter contro Porto. Per Milan e Inter la prima è fuori casa.

CRONACA DAL DIVANO. Se Nuvola rossa ha trionfato, Fabio dei Qurtarari , nizzardo come Garibaldi, non ha perso. Soluzione che non capita quasi mai nello sport, ma che al Moto Gp Di Valencia ultima gara del mondiale 2022  è accaduta. Grazie ad un clima di non dimenticata sportività, tra le case costruttrici [...]

28 ottobre 2022 0 commenti

Non solo sport. F1: i ‘polli’ della ‘rossa’. Moto: lotta tra Fabio e Pecco! Giro: la maglia più bella a Hindley.

Non solo sport. F1: i  ‘polli’ della ‘rossa’. Moto: lotta tra Fabio e Pecco! Giro: la maglia più bella a Hindley. Cominciamo. Intanto dal sor Carletto, dato per 'bollito' a Napoli e ' re d'Europa' a Madrid. Sempre nel calcio un altro prodigioso evento ha maravigliato i sempre più frastornati appassionati della pelota. Il Monza non più figlio della città dalla 'corona ferrea' ma soltanto del sor Berlusca, dopo essere passato in svantaggio per due volte contro il Pisa, alla fin della tenzone, che nel calcio ( curiosamente ) va sempre più spostandosi nei minuti finali e nei recuperi, ha vinto lo spareggio aggiudicandosi uno storico passaggio in Serie A. Che a questo punto potrebbe anche risultare il vero miracolo compiuto da un cavaliere senza cavallo ma che dove galoppa lui splende il sole e dove va via lui arriva la tempesta. Riuscisse anche a portare il Monza in un qualche passaggio Champions, magari contro re Carletto, quanti tra quelli che da tempo hanno deciso di non credere più a santi e miracoli dovrebbero ritornare sui passi loro? E come negargli la beatificazione, tra i religiosi, e un posto nell'Olimpo, tra i laici? Il Giro dei giri, ovvero l'ultracentenaria Alma Mater del ciclismo che raccoglie sui cigli delle sue fascinose strade un intero popolo festante e colorato, e che come competitor null'altro tiene se non la corsa che assegna maglie gialle, questa volta è andato davvero lontano, esattamente, nell'altro emisfero, premiando un australiano, certo Hindley, 26 anni, che si è mostrato più forte dei Carapaz e dei Landa. Il ragazzo che fin da piccolo conosce il Giro dei giri, vestendo la maglia rosa ha commentato: 'Per me è questa la più bella maglia che esista'. Con questo lanciando un assist non concordato, spontaneo, a quanti stanno facendo crescere a dismisura una manifestazione che gli sponsor dovrebbero baciare ogni volta che passa. Che lo spettacolo sportivo più accattivante spetti alla moto Gp, con o senza il mitico Vale, è ormai assodato. Ogni volta i 'ragazzi' di quel Raffaello ( della moto) da Tavullia, non mancano di appassionare e di stupire. Al Mugello, ad esempio, una pista che vale un titolo mondiale, non si sono nè nascosti nè risparmiati. Alla fine la palma del vincitore è andata al Pecco, che dal maestro ha preso serenità, eleganza e acume. A guardare la sua classifica mondiale, non sembra possibile che debba essere di 41 punti sotto il siculo francofono della genia dei Quartarari, ma tant'è. Comunque di appuntamenti ne restano dodici o tredici. La 'rossa' beffata. Era la più forte, nettamente, ma quei furboni del venditore di bevande ( quasi quasi) l'avevano fatta scendere dal podio. Sul quale per la 'rossa' non è salito non chi lo meritava, ma quell' hildago spagnolo tanto casinaro da cominciare a sollevar quesiti. Anche perchè siamo proprio sicuri che più che a lavorar per la 'rossa' non pensi a sgomitar solo per sè? Fatto è che dei punti che la 'rossa' dovrebbe avere nel carniere ce ne stanno, tra sì e no, la metà. Un po' per quei polli del muretto che un piovasco manda in trance, ma molto per questo ragazzotto ispanico dagli occhi spiritati che a Maranello , se non si ravvede, già sta come i cavoli a merenda. Ora, nel Mondiale, il bravo ma ( sempre più) culoso Tappen sta con 9 punti avanti al Carletto, che di far il buono e il bravo comincia ( giustamente) ad avere le tasche piene. Prossimi appuntamenti: 12 giugno: Gp Azerbaigian ( circuito cittadino); 19 giugno, Gp Canada ( circuito Villeneuve).Nella contesa per il titolo nazionale di basket Milano è a -1 su Sassari. Nel tennis Jannick se la deve vedere con Rublev per passare ai quarti del Garros; quarti raggiunti dalla Trevisan, con la Giorgi in fila per fare altrettanto. Sarebbe un bel segnale per il tennis femminile, tanto più che quello maschile sembra essersi perso per strada. A Trieste il buon Filippo Tortu vince i 100 in 10''04. Non molto, ma da accontentarsi in attesa di Marcel. Negli europei di canoa la Horn vince l'oro nel k1, mentre De Gennaro si aggiudica l'argento nella stessa categoria. La Pro Recco ha battezzato il 34° scudetto in un regno ( prevalentemente) suo. Infine: il Petrarca rugby contro Rovigo s'è aggiudicato ( 19-6) il suo 14° titolo. Con una domanda: come mai i nostri giovani rugbisti quando se la vedono con i coetanei del Sei Nazioni non solo fanno bella figura ma vincono? Cosa notoriamente impossibile quando crescono di qualche anno per andar a prendere batoste, dette anche 'cucchiai di legno', da qualsiasi pirla gli mettono come avversario. Non centrerà anche qui, come nel ciclismo dei fenomeni o nel calcio dei podisti veloci, quel che gli danno da manducare?

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal   29 maggio al 2 giugno 2022). Tanto, troppo. Per un fine settimana che, tralasciando le ambasce d’una guerra insensata che non si capisce dove voglia portare, e le mai domate beguccce interne della nostra più infima rappresentanza politica, per quello che ha riguardato lo sport ne ha viste [...]

30 maggio 2022 0 commenti

Non solo sport. ‘Italoi’, la strana stirpe che ama obliare una ‘ presenza’ che quanti altri possono vantare?

Non solo sport. ‘Italoi’, la strana stirpe che ama obliare una ‘ presenza’ che quanti  altri possono vantare? Ora al Diavolo mancano tre partite per fregiarsi del 19° scudetto. Con, sullo sfondo, nababbi arabi che promettono soldi e nuovo stadio. Giusto la manna che i milanisti invocano al cielo per ridare lustro ad una società che, superata la terribile fase post Berlusca, era scomparsa dall'èlite mondiale. Dove, con le sue 7 Champions, resta seconda solo a quel Real del Florentino ( 13) e del Carletto, che, guarda un po', è uno dei figli più cari ( e riusciti) del Diavolo. Nell' attesa del ritorno negli autodromi delle 'rosse' altre ' rosse' si battono con onore in pista. Sono le Ducati di Borgo, che con quel caro ragazzo del Pecco hanno ripreso a condurre le danze, cominciando a lanciar nitriti nell'affollato agone di Jerez, e battendo quel siculo francofono del Fabio, campione del mondo, di cui andare orgogliosi. 'Sono francese, preferisco parlare in spagnolo, penso in italiano'. Si presenta così Fabio Quartararo, centauro che si sta facendo notare, sempre più spesso, sul podio delle gare di Moto GP. Classe 1999, gareggia con la bandiera francese perché, a dispetto di un nome e cognome dalle inequivocabili origini, è nato a Nizza. Il cognome, soprattutto, conferma più che tradire le sue origini italiane, nella fattispecie siciliane. L'approfondimento offerto dal Fabio potrebbe essere applicato alle storie di tanti italiani che, migrati, non conservano o cancellano i segni delle loro origini. Che, in realtà, non sono ( semplicemente) origini, ma ( tutto) quello che natura e storia hanno depositato dentro il loro essere, talvolta faticando per secoli, e comunque forgiando quel dna che è la vera essenza della loro ( nostra) presenza tra gli umani. Allora, perchè dimenticare, o fingere di dimenticare, magari nel patetico tentativo di cancellare un passato individuale fatto di povertà anche estrema, sorvolando purtuttavia su un passato collettivo talmente ricco che pochi altri popoli della terra possono uguagliare? Almeno nella misura concessa agli eredi degli ' italoi', il ' popolo che che abita ad Occidente'. Messi, il grande Messi., ad esempio, giustamente, dice che è di Rosario, obliando però quello che gli altri sanno, ovvero donde giungevano i suoi nonni e genitori? Come dire, la sua storia e il suo talento, senza i quali chi altri oggi sarebbe ? Tra l'altro lui e i suoi risulterebbero ancora segnati per via d'un servizio militare rimasto in sospeso all'anagrafe comunale di un paesello delle Marche, che un concittadino così annunciava : 'Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude ... '. Un concittadino che solo a citarlo che altro rende se non di farti sentire parte ( privilegiata ) dell' umanità?

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 27 aprile al 2 maggio 2022). Come si fa ad esultare per lo sport quando un altro zar Pietro della steppa sta terrorizzando  a suon di missili, cannonate, minacce ( nucleari o meno), l’intero Vecchio continente che di tutto  ha bisogno fuorchè di tornare a celebrare guerre? Qualcuno, molto ingenuamente, o forse molto codardamente, come quei fiorentini [...]

2 maggio 2022 0 commenti