E qui s’esaurisce anche il ‘Breve’ del Contarini. Un peccato. Perché lascia qualche curiosità sospesa. Che invita ad una ‘forzatura’: quel desiderio di immaginare, una volta tanto, da dietro una grata, discretamente, senza intento profano, volti e figure di quelle donne ‘speciali’ d’ogni estrazione ed età presenti in clausura nel 1646 secondo una lettera inviata al Vescovo. Per interrogarle. Per interrogarci. Su una scelta che pur avendo una tradizione antica e prestigiosa resta sempre controversa. Per alcuni sublime, per altri inutile. Immaginarle, si diceva, l’una appresso all’altra, nel passaggio dai momenti di preghiera, lavoro e convivialità comuni alle singole umili celle private: Giustina Franchini, abbadessa; Petronilla Cerbari, vicaria; Laura Fuffi, Comelia Luzzi, Caterina Maggi, Mana Marconi, Isabella Agostini, Francesca Rucchi, Maddalena Franchini, Angela Tassoni, Alessandra Marconi, Domenica Giavarotti, Agnesa Giorgetti, Apollonia Galatelli, Chiara Zucchi, Girolama Franchini, Anna Maria Savelli, Francesca Onori oltre a due converse, cioè Gaspara Mastini e Livia Teresa Fabbroni. Intente , tutte, a cercare quella verità interiore che conduce alla beatitudine di Dio. Accarezzate da un' amorevole penombra.
MONASTERO DI CLAUSURA. Chi non ricorda l’inchiesta sulla ‘Clausura’ di Sergio Zavoli ? Sono passati molti anni, ma c’è ancora chi l’ha ben presente nella memoria, dapprima nella sua versione radiofonica e, poi, in quella televisiva, datata 1958. Con le sue sequenze in bianco e nero, sfocate, ma che restano una [...]