Come si sa, sono ormai anni, che 'poveri diavoli' cercano di raggiungere l'Europa quale loro ancora di salvezza rispetto a situazioni locali invivibili e violente. Arrivano da mezzo mondo, quello più misero e spesso in conflitto. Tra di loro non tutti sono 'poveri diavoli', d'accordo, e una selezione più oculata potrebbe verificarlo. Fatto è però che nella leggiadra Europa di gente disposta a rimboccarsi le maniche ce n'è poca davvero. Praticamente, qui, è un ' si salvi chi può' che non sta salvando nessuno. Nè quelli che vorrebbero tirare su muri, nè quelli che inviano carri armati alle frontiere, nè quelli che sparano alle frontiere. E neppure quelli che vorrebbero far finta di nulla e passare la palla al partner più sfigato. Come l'Italia, ad esempio, che tra incertezze ed amenità varie, non riesce più a farsi ascoltare da quelli d'Altrove, sordo e sordido, un tempo cristiano e oggi senza più anima e identità, tranne quella del ' darsi alla fuga' in ordine sparso. L'Italia, certo, isolata con tutti i suoi limiti davanti all'epocale emergenza. L'Europarlamento, che avrebbe dovuto dire la sua sull'argomento, è rimasto vuoto. Nel frattempo però dai bei mari del Sud continuano ad arrivare, ma anche a naufragare, migliaia di ( veri o presunti) 'poveri diavoli'. E tra loro tanti bambini. Quelli davvero ' poveri diavoli'. Con gli occhi chiari e attoniti. Increduli. Come possono pensare infatti che nella parte più civilizzata del mondo c'è qualcuno che ha deciso di ' tranciare' la loro parabola umana prima ancora di farle spiccare il volo?
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