Gli indicatori maggiormente positivi sono quelli che riguardano il patrimonio degli alberi (7° posto assoluto in Italia), l’estensione delle isole pedonali (8°, con 0.90 mq per abitante) ma anche l’offerta del trasporto pubblico locale (18°), delle piste ciclabili (19°) e il tasso di passeggeri del tpl (22°). Cresce la performance sulla raccolta differenziata (28 esima posizione, +4 rispetto alla classifica 2018) che a Rimini si avvicina all’obiettivo del 70%, nonché il tasso di motorizzazione (25°) e la categoria che ha preso in esame l’efficienza della rete idrica e le problematiche legate alla dispersione (24°). Anche le criticità che permangono sono legate ai 'rifiuti pro capite', dove la città si conferma quintultima, sulla quale pesa ovviamente il fattore delle presenze turistiche. Fattore che incide anche sull’incidentalità stradale, pur a fronte di dati che registrano una tendenza in diminuzione (sia per numero di sinistri sia per gli infortuni ad essi legati). In linea le rilevazioni sulla qualità dell’aria (PM10), con Rimini sui livelli delle città dell’intero bacino padano (per Rimini il livello del concentrazione media annua in ug/mc 27 ben al di sotto del limite di 40 ug/mc).
RIMINI. Rimini si conferma nella parte alta della classifica delle città ecologicamente più virtuose del Paese, grazie in particolare alla rete ciclabile, alle isole pedonali, all’offerta del trasporto pubblico e al numero di alberi per cento abitanti. E’ la fotografia offerta dalla speciale classifica sull’ Eco sistema urbano redatta da [...]