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Non solo sport. Messi: macchè fila, un ‘artista’ se non va all’Inter dov’altro può? Qui decide Suning.

Non solo sport. Messi: macchè fila, un ‘artista’ se non va all’Inter dov’altro può? Qui decide Suning. Allora, dove va Leo? Secondo noi, salvo stramberie occulte, solo da una parte: sotto quella guglia, che reca in cima una Madonnina che in oltre un secolo ha visto vincere tante di quelle coppe, coppine coppette, scudetti, titoli e quant'altro ancora, da far morire d'invidia pure l'orgoglioso Bernabeu. Perchè vola da quella parte? Per un semplice motivo: vorrebbe finalmente sapere dallo specchio delle sue brame chi è il 'meglio' pedatore al mondo. Lui, Diego, Cristiano ? Qual è insomma, il 'meglio', o benedetta Eupalla? Quindi dove ottenere giusta risposta, se non laddove il 'meglio' s'è già cimentato. Diego, qui, nel torneo dove a regnare è il bello, ha saputo trasformare un pulcino piccolo e insignificante in un cigno candido e splendente. Cingendolo del lauro, contro i più forti al mondo; e donde si allenò adeguatamente per portare la sua Celeste più volte in cima all'Olimpo. Al momento nei discorsi dei dirigenti interisti Messi non esiste. Del resto la contabilità Inter qui non centra un fico. Qui ( come detto) centra Suning ( e chi dietro a lui). Per il quale l'Inter diventa un 'mezzo' per consentire lo sbarco in Cina ( e nel Pianeta) del top, di una icona mondiale, ben oltre il normale pedatore. Un affare che farebbe fare salti di gioia anche ai dirigenti del Partito comunista cinese. Gli indizi di qualcosa in atto non mancano. Il superattico, in Porta Nuova, acquistato da Jorge Messi, il papà del giocatore. La possibilità ( tutt'altro che pellegrina) di uno sbarco della famiglia nel mondo della moda. E infine il famoso Decreto crescita che consentirebbero, tanto per capire, di coprire uno stipendio di 50 mln con 'soli' 65,5 mln, per via della tassazione ridotta. Finalmente, Ibra ha detto sì al Milan. Il tracagnotto panzettato che lo assiste ha avuto quel che chiedeva. Non così i tifosi rossoneri che della solita fuffa cominciano a subodorare. Pirlo ha cominciato a sbottar monologhi. Interminabili. Il Conte, poi, ha smesso di frignare. Se gli dovessero annunciare ( com'è possibile) di prepararsi a far posto ad un tal Leo Messi, chissà dove andrà a raccattar lacrime e argomenti per il prossimo piagnisteo?

LA CRONACA DAL DIVANO. Macchè fila e fila, qui non c’è nessuna fila. Smentiamo, non perchè siamo a conoscenza di chissà qual segreto. Nulla, di nulla. Diamo solo fondo a quella sensazione che hanno i marinai quando vogliono vedere da che parte arriva la tempesta: bagnano un dito, che levano [...]

27 agosto 2020 0 commenti

Non solo sport. Al Napoli del Ringhio la Coppa Italia. La covid estate dello sport. Vogliosa, imprevedibile.

Non solo sport. Al Napoli del Ringhio la Coppa Italia. La covid estate dello sport. Vogliosa, imprevedibile. E' un'estate strana, più che diversa. Il calcio cerca di non affogare, e le mette in campo tutte pur di non andare a far compagnia ai pesci. Non meglio se la passano gli altri sport. Il tennis se la prende calma, il basket ( nostrano e non) cerca di ripopolare i suoi palazzetti fino all'altro giorno ricolmi di folle oranti, le moto e le auto pastrocchiano al loro interno facendo mercato quando meno uno se l'aspetta. Nel frattempo i vecchietti si mostrano duri a morire. Vale da Tavullia , ad esempio, oltre i 40, potrebbe accasarsi in un team privato. Più per partecipare che per vincere o far vincere. Intanto non cessa la campagna di rafforzamento delle nostre belle di pallavolo. Che, anche senza lo Zar tornato in Russia, restano i tornei ( maschile e femminile) più ambiti al mondo. Restiamo ( come sempre) sospesi sulla questione stadi. Vitale. Tanto che quando si va a guardare quello che incassa la Premier rispetto a noi vien male al cuore. Un divario favorito da meriti e demeriti loro e nostri. Altrimenti inconcepibile, perchè per quel che ci riguarda non andiamo ( quasi mai) in delirio per un torneo, quello di Premier, con scenografie impeccabili ma dalle prestazioni non condivise. Esteticamente, perchè al posto di cavalli al galoppo vorremmo ammirare artisti in vena creativa; fisicamente, perchè per mantenere certi e cotali ritmi il problema non è tanto la tecnica ma ( più che altro) l'alimentazione. Infatti qual biada manducano quegli indefessi destrieri britannici?

LA CRONACA DAL DIVANO.  E’ un’estate strana, più che diversa. Il calcio cerca di non affogare, e le mette in campo tutte pur di non andare a far compagnia ai pesci. Non meglio se la passano gli altri sport. Il tennis se la prende calma, il basket ( nostrano e [...]

16 giugno 2020 0 commenti

Non solo sport. Pep, un ‘fantasma’ per la Signora? Mister Pallotta, ma che fa? Canto omerico per il Fausto.

Non solo sport. Pep, un ‘fantasma’  per la Signora? Mister Pallotta, ma che fa? Canto omerico per il Fausto. Ad esempio, sempre alla Signora, attribuiscono il Sarri impegnato ( senza amore ricambiato ) nella perfida Albione, ventilando però, sotto banco, il 'fantasma Guardiola'.'Un fantasma - si legge Dentro la notizia della 'rosea' - che si aggira per l'Europa e incombe sull'Italia. Agita la borsa, soffia sulle puntate dei bookmaker, alimenta furiosamente i social, dà corpo ai sogni di gran parte della gente che tifa Juve e che tiene aperti gli occhi sul dopo Allegri. Il fantasma ha il fisco affilato e la barca incolta del Pep... Qualcuno è sicuro d'averlo visto a Milano, con dirigenti Juve. In Porta Nuova, nel cuore di Brera che non c'entra col grande Gianni, antico maestro di giornalismo ... '. Nel contempo, si annuncia l'ok di Marquinos, 60 mln ( con addio a Pjanic, 80 mln). Per quel che riguarda la Beneamata, invece, non si vede l'ora di salutare l'alterno Perisic, 31 anni, per dar luogo a Lukaku, 26 anni, graditissimo al ' possibile' Conte Dracula, oramai dato per ' certo' sotto la Madonnina. Movimenti ci sono, come si vede, anche clamorosi, ma tutti da confermare. Come da ribadire sarebbe per le Milanesi la volontà o no di farsi uno stadio di proprietà. Unica strada certa per la risalita in Europa. Che può anche non passare dalle parti dell'Amministrazione milanese, visto che per questa basterebbe aggiustare i calcinacci che sempre più fragorosi cadono dal terzo anello dello stadio più prestigioso al Mondo ( 10 Champions, 16 finaliste e 36 Scudetti) piuttosto che agevolare un impianto come 'Dio comanda' proiettato su quanto resta di questo secolo. Al Milan sembrerebbero ai saluti i due ' belli', ex colonne portanti in campo del Diavolo, ovvero Leo e Maldo, per lasciar posto a tale Campos, 54 anni, al Lilla dal 2017, scopritore di talenti. Sì, di talenti, ma per far tornare grande la grande squadra milanese o per trovare ' bagge' utili a far cassa Altrove? Sia chiaro, l'eventuale nuovo arrivo, perchè sui Campos di cui si canta i fans potranno tranquillamente scatenarsi. Elliot o non Elliot volente.

LA CRONACA DAL DIVANO.  Per i (nostri) media altro non c’è che il calciomercato. Dei campionati continentali, molti dei quali aggiudicati già alla vigilia del Natale scorso, si accenna , ma solo per quei quattro posti in lotta per la Champions e per gli altri quattro i gara per la [...]

23 maggio 2019 0 commenti

Non solo sport. Champions: morti e stecchiti? Macchè, vivi e vegeti: 4 su 4, e secondo posto ranking Uefa!

Non solo sport. Champions: morti e stecchiti? Macchè, vivi e vegeti: 4 su 4, e secondo posto ranking Uefa! La Beneamata ha ( ancora una volta rimontato) col Psv di Van Bommel ( 1-2), il Napoli ( 1-0) s'è fatto fuori ( in extremis, ma meritatamente) i ( tanto sbandierati) vice campioni d'Europa. In sintesi: quattro su quattro, come non accadeva dal tempo delle caverne. L'exploit, lo si sappia in giro, lo si racconti attorno ai fuochi durante la fredda stagione ormai in arrivo, scatena il sorpasso all'Inghilterra nel ranking Uefa. Ora stiamo ( saldamente) al secondo posto. Appresso agli inarrivabili della Liga. E se potessimo trovare qualche dirigente capace al vertice e convincere gli insulsi ' no' a trasformarsi in lungimiranti 'sì, per costruire ( almeno) una decina di nuovi stadi, potremmo aspirare a delineare nuovi e duraturi scenari. Onde ridare traino e guida a tutto il movimento sportivo italiano. Per lavorare sul futuro e non sui rimpianti. Intanto, sulle cifre, le cifre dei bilanci delle società europee, non ci s'intende. Proprio. Proprio. Uno spara così, l'altro cosà. Ad esempio, secondo la 'rosea' la Signora ha avuto un bilancio 2016/17 di 422 mln euro, contro i 676 dello United e i 675 del Real. Andando invece a rovistare su Google ( fonte Calcio e finanza) si evince ( e tutti possono evincerlo) che il bilancio 2016/17 della Signora è di 562 mln ca, contro 750 mln ca del Real. Quindi con divario che va (ri)assottigliandosi sensibilmente tra le nostre e le altre , tanto più che la Signora viaggiando a ritmi di crescita elevati è destinata ( salvo improbabili tzunami) ad futuro prossimo venturo certamente non peggiore di quello del Real, già in evidente ambascia dentro e fuori il campo.

LA CRONACA DAL DIVANO.  Avanza la Champions, secondo giro di vite. La  Signora  ( anche senza Cr7) impazza ( 3-0 allo Youg Boys) mentre la Lupa risorge ( 5-0 al Pilzen). Ma le ‘imprese‘, questa volta le hanno compiute la solita, imprevedibile, amabile Inter e il  bel Napoli del Carletto che, [...]

5 ottobre 2018 0 commenti

Non solo sport. Champions, qui c’è qualcuno che bara ? L’infelice espulsione di Ronaldo, scioccante !

Non solo sport. Champions, qui c’è qualcuno che bara ? L’infelice espulsione di Ronaldo, scioccante ! L'elenco delle 'donazioni' fatte in quest'ultimo lustro ( più che agli spagnoli) ai Blancos di Madrid è incredibilmente lungo e circostanziato. Al punto che, qui, di allori, non parla più nessuno ( o quasi). Perfino gli alemanni di Baviera, solitamente compiti ed accorti, hanno perso il loro buon fare. Quando gli è capitato, non si sono trattenuti infatti dal gridare (perfino) al 'furto', ma nessuno, dicasi nessuno, li ha ascoltati più di tanto. Consentendo agli altri, i soliti, di imperversare tracotanti per la loro strada, ormai sempre più costellata di dubbi che di lampi di vera gloria. Non bastasse il sospetto del doping per quei corridori senza posa, s'alimentano anche le fantasie (sempre meno fantasie ) sui vari 'maneggi'. Loro e d'altri. Reiterati. Di potenti e potentati. Irrise ( è ovvio) dagli immancabili ( nostri) illuminati, abituati ( diconsi tra loro) a volare super partes, oltre le nuvole, eppure sempre possibili ( da che mondo e mondo) e presso qualsiasi società, ( soprattutto) se ricca e famosa. 'Maneggi' che stanno rendendo di anno in anno sempre meno credibile la Coppa dalle grandi orecchie, altrimenti capace, se lasciata rilucere in perfetta libertà, di catalizzare ( come poco altro) l'attenzione del Pianeta. E tuttavia, la Signora in questa circostanza è stata più forte dell' improvvido arbitro e del suo perfido assistente lanzichenecco, vincendo sul campo. Due rigori di Pjanic, e la prima dell'anno è andata in archivio. Ora si attende la sentenza di Nyon sull'espulsione di Cr7 che, visto e rivisto in ogni salsa, poco o nulla ha commesso. Non è compito nostro, ben lo sappiamo, ma un consiglio ci sentiamo di darlo ai padroni del vapore: non esagerate, anzi, corriggete, corriggete quell'infausto ( periglioso ) 'agguato', visto che potete richiedendo la prova tivù, l'esito finale di quella ( incomprensibile) espulsione. Che rischia di diventare più materia da romanzo giallo ( o storico) che altro. Moto di nuovo in pista. Con bici e volley maschile alla prova Mondiale.

LA CRONACA DAL DIVANO. Dicevan: pensar male si fa peccato, ma spesso ci prende. Una massima che i saggi d’un tempo non scordavano mai. Ed in effetti, se ci si deve esprimere su quanto va accadendo alla Signora, il pensar male sgorga inesauribile sia pure con  scarse controindicazioni. Non sarà [...]

21 settembre 2018 0 commenti

Non solo sport. Il ponte del dolore, con sotto squali e coccodrilli. Ron e Carletto: bravi, buona la prima!

Non solo sport. Il ponte del dolore, con sotto squali e coccodrilli. Ron e Carletto: bravi, buona la prima! A pagare sono come sempre i soliti. Quelli che 'passavano' sul ponte o per andare al lavoro o per raggiungere la meta dell'agognata vacanza o per portare conforto ad altri. I 'soliti', insomma. Sui quali si stanno versando copiose lacrime da coccodrillo, perchè di questi problemi sono sempre meno quelli che se ne assumono il carico onde evitare che abbiano a ripetersi. E, in ispecie, che abbiano a 'bloccare' la vita nel suo spontaneo e gioioso manifestarsi, con un occhio al passato e un altro al futuro. Che resta pur sempre il metodo migliore per andare incontro alle 'necessità inderogabili' del progresso senza ignorare le ' i sofferti , geniali e generosi lasciti ' del nostro ( incommensurabile) passato. E veniamo allo sport. Al weekend di sport. Tutto incentrato, questa volta, sul pallone. O meglio su quel campionato da (almeno) un decennio relegato nel libro dei ricordi e, ora, improvvisamente, tornato nuovamente alla ribalta. Si va dicendo infatti che, quest'anno, abbiamo investito oltre un miliardo per potenziare le nostre (storiche) formazioni. Poco meno della Premier, che nella circostanza ha mostrato una sensibile diminuzione della spesa, quasi che la 'formula' trionfante usata da quelli d'Albione che del loro calcio non hanno esitato a vendere tutto, di tutto e a tutti ( oligarchi e sceicchi compresi), cominci a far cilecca. Troppo presto per pensarlo? Forse, sì, forse è meglio aspettare ancora un poco. Per noi, ad esempio, che al di là d'0gni interesse concreto possibile ed immaginabile, e da tempo immemorabile, abbiamo sempre tifato per la formula ' Juve' piuttosto che ' d'Albione', l'attesa ( in questo caso) conta. E molto. La prima di Campionato.

LA CRONACA DAL DIVANO. Intanto diciamo che in altri tempi, la giornata dello sport avrebbe lasciato spazio alla giornata del dolore. E del silenzio, in segno di ( profondo)  rispetto per quel dolore. Grande, inatteso, che ha colpito ( attraverso una città) un Paese intero. Ancora una volta alle prese [...]

20 agosto 2018 0 commenti

Non solo sport. Togliete quel catorcio al Maestro. Sennò chi ferma il grande Marc? Calciomercato a mille.

Non solo sport. Togliete quel catorcio al Maestro. Sennò chi ferma il grande Marc? Calciomercato a mille. Che va succedendo? Intanto l'evento degli eventi: il RonaldDay, sulla pista di lancio; eppoi tutti quei trasferimenti inattesi che stano facendo risalire la Serie A tra i top, se non al top dell'eccellenza d'Europa del pallone. Bonucci torna così da mamma Juve; lasciando partire ( non si sa con quale costrutto) il (promettente) difensore Caldara e il ( terribile) puntero Higuain verso San Siro. Che non è uno stadiolo da poco, intendiamoci, visto che là dentro sono state alzate ben 10 coppe dalla Grandi orecchie ( su una sessantina in totale). Non stanno però con le mani in mano manco le 'rivali'. La Beneamata, ad esempio, sta trasferendo i vice campioni del Mondo croati alla Pinetina. Dicono che stia inseguendo il 'piedelesto' Modric, del Real, stanco anche lui della megalomane tirannia del Florentino. Mentre Monchi, per la Lupa, va acquistando qua e là. Con jucio, certo, ma compra. Giovani, in prevalenza, di gran talento e ( si spera) di gran futuro. Tace in questa il Ciuccio, con quel DL che un giorno ne dice una e l'altro mille. DL ha anche messo le mani sul Bari, fallito, riproponendosi di risollevarlo verso i fasti d'un tempo. Non saremmo stupiti se tirasse fuori dal cilindro, a tempo debito, in extremis, e dopo il Carletto, un altro colpo di scena. E mentre vanno in pausa le auto, tornano le moto. Con quel Marquez che non accenna a riposare. Anzi, perfino, il suo maestro, fatica a calmarlo. Vabbè che il Maestro gareggia con un catorcio contro un fenomeno di moto, però così sfrontata ribalderia andrebbe riportata a più miti consigli.

LA CRONACA DAL DIVANO. va succedendo un po’ di tutto. Il pianeta calcio italiano, dato da anni per disperso nella galassia sportiva, sta invece per esplodere( o implodere) . Tra un botto e l’altro. Imprevedibili anche fino a qualche settimana fa. Con maximo gaudio audio  dei media, tutti, o quasi, [...]

2 agosto 2018 0 commenti

Non solo sport. Spiace Sergio, tanto, speriamo solo d’incontrare d’ora in poi molti altri ‘maglioncini blu’.

Non solo sport. Spiace Sergio, tanto, speriamo solo d’incontrare  d’ora in poi molti altri ‘maglioncini blu’. Come tutti gli uomini e le donne di questo ( tribolato) Stivale, anche Sergio Marchionne aveva ( ha) avversari, detrattori e non estimatori. Eppure, al di là di tutto e tutti, in un Paese che se trovasse la giusta intesa potrebbe liberare energie e genialità fantastiche, c'è qualcosa che mette d'accordo tutti, o quasi. La sua personalità, il suo coraggio, la sua capacità di leggere il presente per anticipare il futuro. Pescando in Casa e non 'Chissàdove'. Riuscendo a trasformare una storica azienda ' tecnicamente fallita' in un' altra abilitata a competere con le grandi aziende automobilistiche mondiali. Sorretta su gambe proprie. E con inconfondibile anima azzurra, che l' inevitabile internazionalizzazione ha ( per ora) solo graffiato. Anzi, tanto per accennare alla sua eredità, si parla di 'accorpamenti', o di ' acquisizioni', forse ( ancora in America, Gm), forse ( per la prima volta in Asia, Hunday). Non si sa, vedremo. Certo è che quell'uomo ' ruvido e geniale all'antica maniera italica', tre lauree, amante del jazz e dei filosofi tedeschi, a tutti noto quale ' uomo dal pullover blu', ci ha aiutato 'a riscoprire' quanto di più prezioso del nostro essere altri avevano cercato di seppellire. Lasciando un gran vuoto. Da colmare, però, rapidamente, e con lungimiranza. La sua. Come ha fatto con la 'rossa', una delle sue passioni più coltivate. Quando ha evaso il ( presunto 'nulla' dei consigliori ) per andare a tirare fuori dal grembo della 'rossa' un nutrito team di giovani talenti, che si sono rimboccati le maniche per rammentare al Mondo che, qui, proprio qui, lungo il meraviglioso Stivale, possono ( serenamente ) convivere straordinari cuochi e camerieri con formidabili creatori ( e facitori) di auto. Belle, uniche, invidiate e ( quasi sempre) difficili da battere.

LA CRONACA DAL DIVANO. L’ultima sua uscita pubblica avvenne il 26 giugno scorso, quando l’ad di Fca consegnò, simbolicamente, al comandante dei carabinieri Nistri, la Jeep Wrangler destinata al pattugliamento delle spiagge della Riviera romagnola. Sabato 21 luglio si è chiusa  l‘era  Marchionne, al temine di una giornata convulsa, terminata [...]

24 luglio 2018 I commenti sono disabilitati

Non solo sport. Chiuso il Mondiale, pensiamo a risorgere. Con i migliori giovani, nuovi dirigenti e altri stadi.

Non solo sport. Chiuso il Mondiale, pensiamo a risorgere. Con i migliori giovani, nuovi dirigenti e altri stadi. Ora, a Ronny, o se volete a Cr7, vien chiesto proprio questo: di condurre la Signora di Torino nell'eterno Olimpo del calcio. Dello sport. Di tutti gli sport. Itali e foresti che siano, poco conta, perchè com'è dato a vedere solo quando qualcuno ( o qualcosa) trascende il particulare diventa oggetto di venerazione universale. Promette Ronaldo ( Cr7) : ' Voglio vincere ogni partita e lasciare il segno nella storia della Signora di Torino'. Il Mondiale di calcio, perfetto in ogni particolare, deve avere riavvicinato la Russia di Putin al Mondo. In tanti, infatti, erano i big della Terra ( e dello sport planetario) sistemati comodamente sulle tribune. Per assistere ad un incontro dominato ( nel gioco) fino al 65' dai croati, ma poi aggiudicato ai francesi ( 4-2) per via di quel gioco 'all'italiana' che sa aspettare e colpire implacabilmente. Grazie soprattutto a quei due o tre ' scugnizzi' di mister Dechampes che alla fin della veglia hanno saputo ( meritatamente) riportare il Mondiale sotto la torre Eiffel. Illuminata, affollata e festante. Vent'anni dopo dal primo trionfo. Prossimo appuntamento con le moto al Gp Repubblica Ceca, il 5 agosto. Per le auto, invece, è già la viglia del Gp di Germania.

LA CRONACA DAL DIVANO. Biem-vindo, Ronny ! Giocando in velocità com’è abituato, in poche tappe s’è portato su Torino, la sua nuova destinazione. Per i prossimi  quattro anni. Lo aspettavano per  lunedì mattina, è sbarcato  domenica pomeriggio. E nonostante siano accaduti al contempo eventi mondiali, l’apertura della  prima pagina è rimasta sua. Il [...]

18 luglio 2018 0 commenti

Non solo sport. Calciomercato: ma la Juventus la fa Marotta o Raiola? No, Barzagli, non la scorderemo…

Non solo sport. Calciomercato: ma la Juventus la fa Marotta o Raiola? No, Barzagli, non la scorderemo… Se il Pe(l)lè va, saluti e baci. Beato lui, in tre anni incassa quanto Agnelli alla Fiat. Se il Bonucci va, saluti e baci pure a lui. Dicono al City, scialacquatore, che con la storia del calcio centra quanto il due di coppe. Se ne va anche il Pipita, dopo esser risorto al sole del Golfo. Saluti e baci anche per lui. E Podgba, che fa Podgba? Bisogna chiederlo ad un certo Raiola, visto che è lui a decidere dove va questo e dove va quell'altro. La sua strategia è inarrestabile...

LA CRONACA DAL DIVANO. Spenti gli ultimi fuochi, tanto di Copa America ( assegnata al Cile, che s’è imposto ai rigori sull’Argentina di Messi) quanto dell’Europeo ( andato all’incredulo Portogallo del Cr7) , si torna alla abituale routine quotidiana. Con la maggior parte degli eroi ancora in vacanza e solo qualcuno di loro già in [...]

12 luglio 2016 0 commenti