Tag "Toto Wolff"

 

Non solo sport. F1: è ancora ‘tiranno’ Toto? Serie A: Diavolo in vetta. Con l’ Europa sbalestrata e smarrita.

Non solo sport. F1: è ancora ‘tiranno’ Toto? Serie A: Diavolo in vetta. Con l’ Europa sbalestrata e smarrita. Continuano imperterriti i nostri esterofili a celebrare giorno e notte i 'gioielli' altrui, come quella ( sfrontata?) Premier di 'spendaccioni' riservata non ad artisti ma a podisti dal piè veloce che sa 'vendere' quattro volte in più rispetto al nostro torneo pedatorio; o alle auto non tanto del 'venditore di bibite' ma di quel tiranno del Toto che quando vuol fottere la concorrenza fa mettere mano ai regolamenti i quali, da una decina di anni a questa parte, improvvisi e inevitabili come' bombe d'acqua' , cambiano tra la negligenza generale le sorti delle piste in corso d'opera. La 'rossa' se la stava cavando egregiamente anche contro il pilota ( al momento) più forte, e che ha pensato il buon Toto? Di imporre ( ascoltato) un regolamento ad hoc sui fondi macchina per ricondurle alla banalità. Che, non l'avessero ancora capita i padroni della F1, potrebbe perfino portare all'estinzione della disciplina, tornata dopo anni di sbadigli a riempire tribune e a rinfocolare ascolti grazie ad una 'rossa' che se costretta ai margini potrebbe dire ai suoi fans planetari di lasciar perdere con un campionato ad usum propri del tiranno. Terza di campionato per le nostre. Con il Milan vincente a nove punti. Lacrima ancora l'Inzaghino, batte invece i pugni sul rettangolo verde il Mou Mou. Non decolla la Signora del buon Allegri che tutto può fuorchè star allegro: infatti nove mln di parcella son tanti, ma non sufficienti per farsi dare un benservito ( milionario) anzitempo. Stanno nel frattempo tornado le Coppe di calcio. Per noi, checchè ne dicano gli illuminati, il problema vero sarà controllare le scelte degli arbitri. Che nelle ultime stagioni sono state, a dir poco, spudoratamente avverse. Il volley si gioca il Mondiale. Se batte la Cina è ai quarti. La pallanuoto disputa l'Europeo. Dove le nostre ragazze hanno battuto la Spagna, tosta avversaria del girone, mettendo l'ipoteca per i quarti di finale. Dovessimo andare ad elencare i successi dei nostri in ogni pratica agonistica in corso dovremmo star qui fino a notte fonda. Non ci impippa più di tanto la Vuelta, visto che per noi le maglie di prestigio son rosa e gialla, ci tiene invece col fiato sospeso la tenzone in MotoGp con il nostro Pecco contro il nostro ( per metà) Fabio. Di una Europa tanto sbalestrata e smarrita non parliamo. Speriamo solo che qualcuno proceda per darle, quanto prima, una direzione comunitaria in almeno quattro ingombri: Salute, Emigrazione, Difesa ed Economia ( ricerca, materie prime, fiscalità). Speriamo anche che il buon Matterella che tanto ha meritato nel settennato precedente lasci il timone, magari ad un esperto trombato da inesperti che, a sentire loro, saranno in grado di far sfracelli. Il nostro, appunto, e quello d'una Europa ( dicevamo) che in questa, con il russo non ancora sazio d'ammazzare bambini, appare più sbalestrata e smarrita.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 1o al 30 agosto 2022). Continuano imperterriti i nostri  esterofili a celebrare giorno e notte i ‘gioielli’ altrui, come quella (  sfrontata?)  Premier di ‘spendaccioni’ riservata non ad artisti ma  a podisti dal piè veloce che  sa ‘vendere’ quattro volte in più rispetto  al nostro torneo pedatorio; o alle auto [...]

29 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. ‘Rossa’ al ‘ muretto del pianto’. Suo, ma non di chi allo sghignazzar ci ha preso gusto.

Non solo sport. ‘Rossa’ al ‘ muretto del pianto’. Suo, ma non di chi allo sghignazzar ci ha preso gusto. L'incipit questa volta va alla 'rossa', che finita in mani peggiori non poteva. Perchè se è vero che qualcuno ai banchi di Maranello è riuscito a fare una vettura come si deve per battere le quattroruote del venditor di bibite e del tiranno in camice bianco, al muretto di Maranello si va ad ogni appuntamento a zompare strategie e apparecchiamenti che stanno facendo crepare dalle risa il ( padron) Toto, il ( solito) Max e perfino il ( redivivo) Lewis. E se qualcuno non ci mette mano che altro potrà apparire la macchina più forte se non una sciocca star da operetta? Intanto ci piacerebbe che il buon Carletto diventasse il cattivo Carletto, nel senso che quando parla lui che d'auto ( e gomme s'intende) al muretto dovrebbero solo porre ascolto. Ed assecondarlo, come meglio si può. Anche perchè a volte ' contenere' non vuol dire ' perdere'. Come invece van facendo gli uomini del buon Binotto, tra uno scialaquio e l'altro, che se volevano dar agevole iride al Tulipano che tutto chiede fuorchè omaggi ci sono riusciti molto bene, tra lazzi e ammiccamenti loro e altrui. Ora la F1 va in vacanza, per riprendere a fine agosto da quel di Spa. Questo fine settimana tornano le moto. Speriam con i nostri in forma. Anche perchè nelle varie categorie c'è ancora molto da decidere. Nella Moto Gp, ad esempio, non ci spiacerebbe vedere il nostro Pecco davanti all'altro nostro Fabio, che franco-siculo si chiama, proprio come quel 'venduto' italo-corso del Napo( leone), dimenticando che a distribuire geni sono nonne e mamme, nonni e padri, e non già gli uffici dell'anagrafe.Nel frattempo abbiamo colto un mondiale nel Pentatlon femminile, qualche torneo di tennis in attesa della Davis e di qualche Slam, e l'oro nel torneo Nations di pallanuoto donde abbiamo restituito agli Usa quanto gli Usa ci avevano affibbiato. Insomma al vertice in acqua aperta e non ci siamo sempre noi. Nell'attesa degli europei di nuoto su e giù per la mitica piscina della città tracciata qualche anno fa dai fratelli Romolo e Remo. L'allenatore italiano della mitica Ungheria non tentenna ' Il miglior campionato d'Europa è la Premier. Non ci sono dubbi'. Nell'ascoltarlo vien però il sospetto ( forse cattivo ) che nel sentenziare pensi a quell'addetto che in uno stadio inglese accende e spegne le luci incassando più di lui. Del resto non è l'unico che fuor d'Albione si prodiga a far marketing ( gratuito) Pro Premier, che ( non si sa perchè) già incassa tre volte il nostro. Che non ha stadi come si deve ma che di storia ne reca sulle spalle. Che del calcio conserva il culto di artisti e non di maratoneti veloci. Che della Premier mai avrà osseqio. Proprio mai. O non crederà mica il coach italiano d'Ungheria che Juve, Milan, Inter abbasseranno lo sguardo davanti ad una casacca d'Albione? ( Ndr) Champions aggiudicate: Juve 2, Milan 7, Inter 3; Liverpool 6, City zero, Chelsea russo 2.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 26 luglio al 2 agosto 2022). E mentre l’Italietta festante e speranzosa se ne va ancora una volta al voto, noi possiamo sbirciare qua e là pel Mondo, dello sport e non solo, visto che se non andiam a caccia di qualcosa che ci tenga in [...]

2 agosto 2022 0 commenti

Non solo sport. F1. Se Max è il più forte, Carletto è il più grande. La ‘rossa’ è tornata ‘ per far sognare’ .

Non solo sport. F1. Se Max è il più forte, Carletto è il più grande. La ‘rossa’ è tornata  ‘ per far sognare’ . Quando la 'rossa' s'accinge a scriver le sue paginette di gloria si sa che chiede alimento non a commentatori odierni ma a poeti come come Omero e Virgilio, che di epica s'intendono, e che di epica devono trattare quando a fornire il materiale è un prodigioso ippogrifo 'rosso' che è meglio stimolare piuttosto che sfidare o ' cercare d'ingannare' come hanno provato a fare ( per anni) un tiranno ( ora ) spodestato e la sua ( impunita ) combriccola. Un ippogrifo meglio noto come la ' rossa' che anche quando attraversa tribune d'altro colore organizzate in minoranza non va mai. Com'è capitato lungo tutto il percorso del Gp d'Austria intrapreso dalla 'rossa' sotto cattivi auspici. Scaramucce in casa, gara Sprint ( comunque ) al grande avversario aggiudicata, sorriso del Max fin alle orecchie . Non è che in gara tutto sia filato liscio. L'ambizioso Carlos è finito tra fiamme e fumo, e anche il Carletto ha dovuto chieder soccorso a risorse impensabili per quell'acceleratore che non funzionava. Epperò tutto ha contributo ad un ulteriore trionfo, o meglio, a scrivere quelle paginette di gloria sportiva che i poeti penseranno a rendere immortali. Con tutte quelle tribune ricolme di popolo festante vien da chiedersi come sia stato concesso per anni di 'sabotare' le prestazioni di quella 'rossa' alla quale, con tutto il rispetto per il valoroso campo avversario, gli dei delle auto hanno concesso di affidare sogni, anche quelli impossibili, che donano ad una domenica di sport ricordi indimenticabili. Curiosità.I tecnici Red Bull non penserebbero più alla massima efficienza ma semmai ad incrementare il carico generato dal fondo nei curvoni veloci, fattore distintivo della F1-75. Lo conferma anche la differenza ormai minima di velocità massima tra le due vetture. Le differenze sembrano sempre più sfumate e costituisce fonte di orgoglio per Maranello che sia la RB18, leader attuale, a integrare le soluzioni della F1-75 e non il contrario. Altre di grande sport. Per la settima volta a big Joko il torneo di Wimbledon. Che tra i suoi avversari il più ostico sia stato il nostro Sinner ( battuto dall'esperienza ma non dalla bravura ) la dice lunga su quel che potremo vedere sui campi da tennis, Wimbledon compreso, nei prossimi anni. Al Tour dei cosiddetti fenomeni in voga è il duo Van Aert-Pogacar, mentre il Giro donne ( con buone prove delle nostre) è andato alla Van Leuten. Nel volley di Nation League gli azzurri travolta anche l'Olanda si accingono alle finali di Bologna con un pensierino al Mondiale. Stessa musica per le azzurre pronte per le Finals in Turchia. Non finisce di maravigliare il Grande Greg, che nella città olimpica vince la tappa delle World Series di nuoto di fondo. Gallo, scelta Celtics, in Usa, va a caccia dell'Anello, come sesto uomo. Batosta contro la Georgia dei perdenti del rugby. Ultimo test iridato verso il Mondiali di atletica di Eugene. Due azzurri ( Pettorossi ed Herrera) nel pool delle 4x100 hanno gareggiato senza brillare. Umberto Gandini è stato rieletto presidente di Lega basket fino a giugno 2025.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal  4 al 7  luglio 2022). Quando la ‘rossa’ s’accinge a scriver le sue paginette di gloria si sa che chiede alimento   non  a  commentatori odierni ma  a poeti come come Omero e Virgilio, che di epica s’intendono, e che di epica devono  trattare quando a fornire  il [...]

11 luglio 2022 0 commenti

Non solo sport. Nuoto: mamma mia, che squadrone! Ispirato Paltrinieri, per tutti noi solo il Grande Greg!

Non solo sport. Nuoto: mamma mia, che squadrone! Ispirato Paltrinieri, per tutti noi solo il Grande Greg! Chi vuol entrare entri, chi vuol uscire esca. Tanto per recuperare se non le entrate almeno la consapevolezza di essere del calcio patria antica e moderna che, se andiamo ad affondare le radici nel tempo, manco gli Inglesi la affiancano. Gli Inglesi portati ad esempio ma che del patrimonio calcistico rimediato in età moderna si stanno manducando un po' tutto. E chissà se ai canterini che intonano peana del tempo che fu resterà qualche panchina di loro proprietà dove assidersi ( anche solo qualche minuto) per tirare fiato? Lo sceicco, entusiasta, annuncia che a breve la ( sua) Premier toccherà quota 5 mld, più o meno il triplo di quanto rimedieremo noi che di sceicchi, oligarchi e fondi, ci accontentiamo di quel che passa il convento. Beati gli Inglesi che al timone tengono padroni diversi ma perlomeno esperti a racimolare danari, mentre noi obtorto collo altro non possiamo che accontentarci di accosciati abituati a 'ciucciare' danari, quelli caldi, sicuri e belli, che l'ex campionato mondiale per club riesce ancora ad elargire. Fuor dai giochi ambiti, mentre le nostre storiche icone fanno capriole mortali per non finire in balia di trattamenti e arbitraggi solo da subire, e beffa dei lapalissiani eredi di grandi commentatori non più tra noi che al di fuor del gossip di mercato poco altro sanno offrire. Un momentaccio. Che però nel paese dell'Araba Fenice in un baleno può trasformarsi da tempesta in sereno. Ne sanno qualcosa i canterini d'Albione che, qualche mese fa, davanti ad una compagnia rimediata non si sa come da un valente capitano di ventura, certi e baldanzosi di tornare sovrani d'Europa, non solo non sono riusciti a vincere ma neppure a perdere. E comunque sia, anche se il rampante sceicco riuscisse ad accumulare in Premier tanti altri danari, non sogni nemmeno che uno che veste casacche bianconere, rossonere, nerazzurre, azzurre o giallo rosse, si disponga a vittima sacrificale. Semmai sarà l'opposto. Tanto che sarebbe ora di cominciare a farlo capire, a chiare lettere, soprattutto a quei campioni veri o presunti che all'Alma Mater si vengono a prendere lauree che sigillano carriere e non lucrose pensioni. Proprio così, come dire: 'Chi vuol entrare entri, chi vuol uscire esca'. Con tanto di nostri saluti, baci e abbracci. E se nella moto Gp 'Nuvola rossa' si è preso un periodo di sosta, in codesto fine settimana torna in pista la 'rossa' per elezione che, occhio e croce, il Mondiale se lo sarebbe già giocato, salvo gli effetti di quella nemesi che perseguita inderogabilmente quanti la 'rossa' vorrebbero obliare. Ci hanno provato le 'frecce' del Toto, con ogni mezzo, lecito e non, ma stanno pagando adeguato fio ; ci stanno provando anche le auto del venditor di bibite al momento esenti dal sortilegio eppure già in lista d'attesa. Chissà allora qual soluzione potrà sortire alla fine d'un campionato che più lungo di così non potrebbe essere? Dal nuoto esce uno squadrone come mai avevamo visto. In vasca, dal trampolino, in mare. Potremmo chiudere anche oltre 20 medaglie, sotto gli Usa e poco meno o poco sopra della Cina. L'uno con 360 mln, l'altra con i,5 mld di concittadini. Che dovrebbero dar luogo a serbatoi molto più affollati del nostro. Tra gli altri a chi dare la palma di migliore se non a Gregorio Paltrinieri, Greg il Grande, oro anche nella 10km dopo uno dei più avvincenti duelli agonistici mai goduti? Per la pallanuoto mondiale a Budapest, il Settebello va ai quarti contro l'Ungheria; il Setterosa ai quarti contro gli Usa. Terza e ultima tappa invece per la Nation League femminile a Sofia. Le nostre affronteranno Polonia, Sud Corea, Bulgaria e Thailandia. Le azzurre arrivano a questa tappa da quarte in classifica ( sei vittorie, due sconfitte). Alla Final Eight di Ankara accedono in otto, Turchia paese ospitante compreso. Datome torma in Nazionale di basket, mentre le mezzecalzette lasciano. Buon viaggio. Parte da Copenaghen il Tour de France.In quel di Wimbledon di bianco vestito lascia per Covid il nostro Matteo, che era dato tra i favoriti. Avanzano Sonego e Sinner. Speriamo per non farcelo rimpiangere.

LA CRONACA DAL DIVANO.  ( dal  27 giugno al 3 luglio 2022). Chi vuol entrare entri, chi vuol uscire esca. Tanto per recuperare se non le entrate almeno la consapevolezza di essere del calcio patria antica e moderna che, se cerchiamo di affondare le radici nel tempo, manco gli inglesi ci affiancano. Gli [...]

29 giugno 2022 0 commenti

Non solo sport. La pioggia e il Max spengono la Rivazza. Ma è solo uno ‘sgarbo’ che già ‘grida’ vendetta.

Non solo sport. La pioggia e il Max spengono la Rivazza. Ma è solo uno ‘sgarbo’ che già  ‘grida’ vendetta. Ci volevano la pioggia e lo 'sfascia rosse' ( se Matteo Bobbi cerca troverà che in una partenza ne fece fuori addirittura due in un sol colpo) a profanare l'incredibile festa 'rossa' attorno alla magica pista di Imola. Anche se, dobbiamo ammettere, da quella volta ad oggi il tulipano dagli occhi di ghiaccio ne ha fatta di strada. Intanto ha abbattuto una tirannia ( quella del Toto e dei suoi sodali) che imperava sulle piste da ( circa) un decennio e che aveva ridotto alla servitù quella che macchina era ma che non è più visto che da molto tempo ha assunto il compito del Pegaso alato che consegnava i sogni degli uomini al padre degli dei; eppoi perchè, in effetti, in pista ci sa fare. Noi pensiamo molto di più e meglio di tanti suoi predecessori, l' ultimo compreso fasciato di titolo iridato. Quello che il ' poveraccio' non s'aspetta è la terribile nemesi che inevitabilmente gli pioverà addosso negli anni a venire, quella della 'rossa' che ammira i talenti degli uomini migliori ma solo di quelli che non ardiscono di volerla cacciare dall'Olimpo. E comunque, sotto la pioggia, la 'rossa' è andata a buca. Il giovane Sainz ( come Simon Pietro) per la terza volta l'ha rinnegata; il Carletto, invece, forse meno algido di quel che sembra, davanti a cotanto calore, senza simili al mondo, non ha saputo restare calmo al punto giusto per contenere al minimo i danni del giorno infausto. Anche così si vincono i mondiali. Donde la 'rossa' rimane in testa, anche se il fiato del tulipano s'è appressato non poco. Annuncio di concione, lotta, spettacolo. Quelli che credevano di riempire autodromi senza la 'rossa' avranno modo di piangere sul loro insano desiderio. Sì, perchè quel che ha accolto la 'rossa' alla Rivazza non è cosa nè comune nè facile a crearsi da un giorno all'altro. E' qualcosa che vien da lontano, anzi da remoto, che può creare il groppo quando ti sfiora con il suo ruggito. Non è andata bene manco per le moto, anche qui vessati dalla pioggia, lungo la fantasiosa pista di Portimao. Nella moto Gp è risorto il Fabio siculo francofono, con una sparata delle sue quando parte in prima e nessuno gli rompe le scatole; alle sue spalle l'ispirato Rins, e soprattutto un'Aprilia, quella di cui è padre putativo quell'Aleis che sta riscuotendo, dopo anni di bravo lavoro, il merito accumulato. Ha dato segni di rivalsa il Pecco; mentre il Marc continua ad insistere con il timore ormai più palese che inconscio di non finire una volta di più a casco capovolto. Nella Moto2 s'è salvato Vietti, ora con 90 punti contro i 56 di Ogura. Avremmo voluto festeggiare le 'regine' del Nord anche con la Liegi-Bastogne-Liegi, ma, obiettivamente, sarebbe stato troppo. Onore quindi alla nostre Longo Borghini ( Rubaix) e Cavalli ( Freccia vallona). Aspettiamo il Giro, sì, quello che condivide ( solo) con il Tour, la grande storia del ciclismo mondiale. Milano basket ritrova Datome per andare a fare l'impresa nella terza ( 1-1) di Eurolega a Istambul. Nel volley, il più bello che c'è in giro, altro non sono che spettacoli in serie tanto fra le ragazze quanto fra i ragazzi. Conegliano approda alla quinta finale scudetto, con una super Paoletta ( 36 punti) che speriamo si faccia passare la tentazione di andare ad eclissarsi da qualche altra parte. Altri successi azzurri sono segnalati, nella marcia con Stano ( Slovacchia), nel Sei Nazioni di rugby dove le ragazze hanno sperato la Scozia ( 20-13), nel karate 68kg donne, nella ginnastica ritmica dove le farfalle hanno volato più in alto di tutte a Baku, con la Raffaelli.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 11 al 26 aprile 2022). Ci volevano la pioggia e lo ‘sfascia rosse‘ ( se Matteo Bobbi cerca troverà che all’inizio in una partenza ne fece fuori addirittura due in un sol colpo) a profanare l’incredibile festa ‘rossa’ attorno alla magica pista di Imola. [...]

25 aprile 2022 0 commenti

Non solo sport. Putin attacca e i filo russi crescono. Nelle moto: riappare l’Aprilia, gran marchio italico.

Non solo sport. Putin attacca e i filo russi crescono. Nelle moto: riappare l’Aprilia, gran marchio italico. Solo enigmi ed orrori dalla parte est dell'Europa. Orban e Vicic tornano in cattedra, filo russi, entrambi, è ovvio, tanto per dire che in questo mondo, volenti o nolenti, la ragione sta dove meglio fa comodo. Come si faccia considerare agnello la Russia ( 17 mln kmq, 146 mln abitanti, pil 1.658 mld dollari ed esercito tra i più armati al Mondo) e lupo l'Ucraina ( 603 mila kmq, 44 mln abitanti, pil 131 mld ed esercito manco tra i primi dieci in Europa) non è dato da capire. Degli orrori (intanto) se ne parlerà a parte. Più avanti, con comodo, con metodo. Dallo sport le uniche nuove arrivano dal Master 1000 di tennis di Miami, con quel imberbe dell'Alca(t)raz vincente e già all'undicesimo gradino mondiale. In Campionato, la lotta si restringe tra Inter e Napoli più che tra Milan e Juve. Anche se alla gente interessa sempre meno. Per via di quei ( troppi) dirigenti e addetti ai lavori da operetta, di quei (tanti) sindaci e comitati del Menga, di quei ( costosi) impianti archeologici che ( annunci e rendering a parte) non si riesce a sostituire o ad ammodernare. Nel ciclismo, il Fiandre è stata aspra contesa limitata tra i due robot del momento, Van der Poel e Pogacar, con il primo primo ( più accorto in volata) del secondo. Nelle moto cogliamo invece qualche sorriso: nella Moto 3 Foggia ( in grande rimonta) si fa beffare all'ultima curva dal Garcia; nella Moto 2 Vietti semina tutti e tutto; mentre nella Moto Gp c'è stata la riapparizione, pressochè miracolosa dopo molti anni, d'un marchio storico del motociclismo italiano: l'Aprilia di Noale. L'aspra disputa nel Gp d'Argentina a Termas de Rio Hondo dell'Aprilia dell'Aleix Espargaro con la Ducati del Martin ci ha riportato ai vecchi tempi, dove per fare buone moto non occorrevano (solo) danari e computer ma ( soprattutto) passione e talento. Moto, comunque, sia chiaro, entrambe nostrane, ma affidate al manico di due campioni spagnoli. Nel frattempo deve essersi riaccesa la luce nel manico del Pecco. Al quale, forse, non farebbe male dialogare ( decisamente ) più con se stesso che con i media e i social.

 LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 4 aprile 2022). Solo enigmi ed orrori dalla parte est dell‘Europa. Orban e Vicic tornano in cattedra, entrambi filo russi,  ovvio, tanto per dire che in questo mondo, volenti o nolenti, la ragione sta dove meglio fa comodo. Come si faccia a considerare agnello [...]

4 aprile 2022 0 commenti

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa.

Non solo sport. F1: Max e Lewis si cambia. Horner affossa il tiranno Toto. Nevi: grossa valanga rosa. Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente) spodestato dal suo trono d'argento il tiranno Toto, che in questi ultimi anni, sorretto da schiere di legulei, ha fatto il buono e cattivo tempo attorno ad un team di cui ( si dice) che partecipi al 33%. Il tutto legalmente, è ovvio, e tra alto e basso sempre in sintonia con qualcosa e qualcuno che , da un lato, gli ha consentito di recar danno e beffa alla 'rossa' relegandola da regina ad ancella, e dall'altro, di calare nell'oblio un pò tutta la concorrenza. Quest'anno ha cercato di ripetere l'operazione con giovane irriverente tulipano 'pilotato' e 'protetto' da da un ravveduto e avveduto general manager. Che ha saputo far giuocare ai suoi tutte le carte del mazzo, fin all'ultima, insperata, ma vincente. E così il tulipano, altrimenti finora noto tra i fans di Maranello come ' sfascia rosse', s'è preso un titolo meritato, applaudito da tutti, riconosciuto anche dallo sportivissimo avversario, eppur tuttora sub judice per ricorsi e controricorsi ( e ti pareva) presentati da chi perdere non sa e non vuole. Sinceramente, in molti s'erano allontanati da una competizione indirizzata su un unico binario; senza lotta, scontata, arrogante, e con la 'rossa', che di questo sport è il sole e la luna, relegata ad un ruolo marginale, da non credere, dopo tutto quello che ha fatto e che può fare. A lei infatti gli dei hanno concesso di scrivere pagine leggendarie sulle corde di un aedo antico, e che mentre celebrano l'uno esaltano altro. Generosamente. Come in quella guerra sotto le mura di Ilio che pari ha posto tanto gli eroi che le difendevano quanto quelli che l'assalivano. A parte i ricorsi e controricorsi Mercedes, o del Toto che dir si voglia, il ragazzi figlio di pilota, nato e cresciuto tra i tulipani, è il nuovo campione del mondo di F1. Sembra di buon auspicio il terzo posto della 'rossa' condotta da un insperato e coraggioso Sainz. Sempre che non ci sia qualche leguleio che voglia ancor ' metter becco' a quanto a Maranello vanno ingegnandosi di fare come sua tradizione e sangue comandano. Detta anche così, sinteticamente, allora sì che potremmo avere un lotto di contendenti, nobili e meno nobili, grandi e piccoli, che potrebbe davvero tornare a scrivere altre leggendarie pagine di questo planetario agone sportivo. Torna in vetta la Beneamata che, nonostante i cinesi vicini e lontani, sa ancora farsi rispettare, Conte Dracula o non , quando scende in campo. Ora guida il gruppo con 40 punti, uno in più sul Diavolo del Pioli che, disponibilità a parte, continua a mostrar di saper fare più trenta che trentuno. Quasi quasi quanto la Dea del Gasp, questa volta ( però) vittoriosa ( a fatica) sul Verona del terribile Igor. Perde il Napoli senza più difesa e perde la Lazio senza più attenuanti. Dopo la mademoiselle Sofia che ha fatto man bassa per ben tre volte di seguito in Canada, nel Super G di S.Moritz è stata la volta di mademoiselle Brignone, 31 anni, ora con 17 vittorie in Coppa, una più della mitica Debora, davanti ad una valanga di azzurre, cinque nelle prime dieci.

CRONACA DAL DIVANO. ( dal 12 dicembre 2021). Il golpe è avvenuto, con successo e con un grosso sospiro di sollievo per tutto il mondo della F1; un golpe che ha ( finalmente)   spodestato dal suo trono d’argento il tiranno Toto, che  in questi ultimi anni, sorretto da  schiere di [...]

13 dicembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Nations, noi solo terzi. E’ riapparsa la ‘rossa’. L’Angela d’ Europa saluta anche l’Italia.

Non solo sport. Nations, noi solo terzi. E’ riapparsa la ‘rossa’. L’Angela d’ Europa saluta anche l’Italia. Ma non glielo avevamo detto, sor Gravina, di cominciare sgomitare lassù dove decidono l'invio di questa o quella giacchetta per dirigere coppe e tornei europei e internazionali? Glielo avevamo detto o no? Ascolta? Non ascolta? Ci fa o non ce la può fare? E comunque sia, come vede, quelli che maneggiano quegli ometti vestiti di nero non scherzano. Non perdono una battuta. Basta che inviino qualche lor prezzolato per mandare l'acqua in su anche laddove non sarebbe nè richiesto, nè saggio, nè giusto. Nella penultima di Nations dell'Italia del Mancio, in semifinale contro i fratelli d'Ispagna, ha visto o no, che hanno saputo fare le cornacchie dell'Uefa ? Ci hanno spedito ( non ce ne voglia l'interessato perchè questo è un presago che nessun ci toglie ) il solito prezzolato dotato di collaudata scienza chirurgica arbitrale che altro non ha fatto per indirizzar le cose che cacciar fuori quanto prima il perno della difesa azzurra lasciandola sguarnita e pronta per essere colpita in ogni momento. Il tutto tramite due ( geniali ) cartellini, il primo illegale, il secondo possibile. Fatto è che abbiamo dovuto combattere ancora una volta in inferiorità numerica e tattica. Al termine dell'incontro le notorie pletore di sfaccendati ' buccaloni' che infestano ( con poche credibili eccezioni ) giornali e tivù pubbliche e private ( ) si sono affrettate nel magnificare la ' superiorità' altrui. Che, per certi aspetti ci può anche essere stata, ma che ci vuol chiedere sor Gravina a chi di dovere se una volta tanto anche a noi ci fan giocare in superiorità ( non solo numerica)? Che ci vuole? E' davvero impossibile ottenere uno svolgimento di gara internazionale come quello della finale europea in compagnia di quei gentlemans che si strappavano l'argento dal collo? Non ce la si può fare, sor Gabriele? Bene, meglio, perchè così lasciando le cose che bisogno avremo d'interrogare gli aruspici per sapere come passeremo il Natale sul Golfo? E comunque la Nations è andata ai Franchi, in rimonta ( 1-2), con un gol che dire in fuorigioco è poco. Noi siamo giunti terzi, giusti sul podio, battendo i belgi ancora una volta ( 2-1), ricavando qualche punticino utile per il ranking Fifa, e qualche rimpianto, appena bisbigliato. Adesso, a novembre, ci aspettano gli Svisserotti, che nel gironcino mondiale ci stanno appresso, col fiato sul collo, e che ( come al solito) sogneranno di farci un bel sgambetto. Per andar loro al caldo sole del Golfo quando in Europa sarà gelido Natale. Angela Merkel, cancelliera per 16 anni del paese guida dell'Europa, ha fatto visita all'Italia. La sua ultima visita da cancelliera, all'Italia, un paese che ( nonostante le malelingue) ama assai, e nel quale ha promesso di tornare ( molte) altre volte. A stringerle la mano il nostro Draghi, che con l'esponente tedesca ha combattuto decisive battaglie, anche se da sponde diverse, su quanto andava accadendo nell'inquieta Eurozona. Che fatica a mutarsi in nazione, una grande nazione. Fatica, certo, ma si sa che parti del genere non possono che avere lunga e dolorosa gestazione. Del resto, qual altre possibilità hanno i tanti pezzi e pezzettini del Vecchio Continente di fronteggiare inter pares Continenti veri e propri e da tempo vestiti con mimetica tuta da battaglia?

CRONACA DAL DIVANO.  ( dal 4 al 10 ottobre ). Ma non glielo avevamo detto, sor Gravina, di sgomitare lassù dove decidono l’invio di questa o quella  giacchetta per dirigere coppe  e tornei europei e internazionali? Glielo avevamo detto o no? Ascolta? Non ascolta? Ci fa o non ce la può proprio fare? E c0munque sia, [...]

11 ottobre 2021 0 commenti

Non solo sport. Coppa campioni o Coppa spendaccioni? Diavolo ancora derubato? Sor Gravina, che famo?

Non solo sport. Coppa campioni o Coppa spendaccioni? Diavolo ancora derubato? Sor Gravina, che famo? Signor Gravina, scusi la domanda impertinente, ma non è a lei che come presidente Fgci spetta l'onere maggiore ( e ingrato) di difendere il nostro calcio da quanti vogliano manometterlo, sminuirlo, defraudarlo etc. etc.? Se tal è il suo compito come mai non vede quanto vanno facendo al nostro movimento che, prodigi a parte, per via di quel glorioso capitano di ventura del Mancio da Jesi, ad ogni colpo di vento, viene impunemente bistrattato su qualsiasi campo vada a cimentarsi. Si sa che i forti incutono paura e invidia. Potendo, è chiaro che anche il più sfigatello di questo pianeta pretenda di trattarci come la proverbiale 'serva di Zoffoli'. Lasciamo perdere l'ultimo lustro, tanto ci basta anche l'ultimo biennio. E con un solo, emblematico, esempio. Lo scorso anno il giovane Diavolo ha messo alle corde in casa loro i miliardari americani dello United e solo un gol annullato ( chissà perchè) al Kessie non gli ha consentito di portare a casa ( almeno) parte della ( preziosa) posta in gioco. La cosa si è (ri)perpetrata quest'anno, l'altro ieri, per la precisione, contro gli ispanici dell'Atletico. Prima di tutto una espulsione esagerata; eppoi un rigore in tempo di recupero che solo l'arbitro e i suoi sodali al Var hanno visto. Fatto è che la squadra migliore, dopo il danno ha dovuto subire anche la beffa. La solita beffa, che a questo punto mette in forse il ritorno in Coppa della seconda squadra più titolata in Champions. Sia chiaro, non ce l'abbiamo con gli ispanici guidati da un italo argentino che ( comunque sia) è un figlio nostro. Non ce l'abbiamo con gli ispanici, anche perchè senza quel successo staremmo a parlare di un movimento che ( dopo due decenni) sta colando a picco proprio come l'Invincibile Armada. Ce l'abbiamo semmai con quello sloveno del menga, infausta creatura ( se non erriamo) del nostro Tavecchio, che col ( gran) calcio ( storico) centra come i cavoli a merenda, capace ( giura lui ) di avere sventato ( contro quei pasqualotti della Superlega) un ' colpo di Stato' senza chiarire, però, che il 'colpo di Stato' lo aveva già fatto lui stesso consegnando senza colpo ferire il fior fiore dello agonismo europeo ad una manciata di spendaccioni che del calcio si fanno schermo per occultare affari loro e di cui solo qualche coraggioso comincia a chiedere luce. Chiaro ormai, che non di Coppa dei Campioni s'ha da parlare ma di Coppa degli Spendaccioni. Tra loro, infatti, cugini o no che siano, va ormai disputandosi l'ambito trofeo. Gli altri, tutti gli altri ( non s'illudano i germani di starne fuori ) stanno correndo più a ripianare debiti che ad ingaggiare campioni. Come ai vecchi tempi. Il grande Real umiliato in casa da un fantomatico Sceriffo di cui il 99% degli appassionati di calcio non sa manco dove sta, che altro è se non una prima ondata d'un terribile tzunami in arrivo? Gonfio d'angherie e di spendaccioni, figure peggiori del Covid? E non arginate dallo sloveno. E (speriamo) non sottaciute ( anche) da lei signor Gravina, nostro presidente . A margine, segnaliamo la protesta del Milan alla Uefa. Nel mirino Cuneyt Cakir, turco, classe 1976, che espulsioni e rigori s'inventa ma in una sola direzione. Non avesse salvato lui e non il Cholo l'arrembante Atletico, a quest'ora staremmo a parlare d'inedita, totale, debacle ispanica. Ovviamente a Nayon, per calmare le acque a Milano, ventilano una sospensione da impegni di un soggetto che solo a guardarlo, non ce ne voglia, non lo diciam con cattiveria, sembra un 'prezzolato' che tanto 'utile' sarebbe risultato al Valentino Borgia. Certo è che con questa seconda ( immeritata) sconfitta, per il giovane Diavolo , il rientro nella amata Coppa appare sempre più problematico. Intanto nella prossima ( 19 ottobre) dovrà andare a battere in casa propria il Porto, squadra nobile e rispettabile, anche se strapazzata ultimamente a domicilio dal Liverpool ( 1-5).

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 27 settembre al 3 ottobre 2021). Signor Gravina, scusi la domanda impertinente,  ma non è a lei che come presidente Fgci spetta l’onere maggiore ( e ingrato) di difendere il nostro calcio da quanti  vogliano manometterlo, sminuirlo, defraudarlo etc. etc.? Se tal è il [...]

30 settembre 2021 0 commenti

Non solo sport. Anche nel Polo, Europeo a noi e non ad Albione. Calcio, tra Campionato e Coppe.

Non solo sport. Anche nel Polo, Europeo a noi e non ad Albione. Calcio, tra Campionato e Coppe. Sul versante sportivo, continua a risuonare l'Inno degli italiani che andando avanti così potrebbe provocare problemi di udito in non pochi paesi del Mondo, mentre si son dati aspra battaglia nella piovosa Sochi ( Russia) i galletti della F1, con il Lewis ancora vincitore, ma con il Max risalito dall' ultima posizione ( cambio motore) alla seconda, praticamente lasciando con un cerino in mano l'acerrimo nemico. Di bello, se così si può dire, c'è la ricomparsa della 'rossa' sul podio, con il terzo posto del Sainz, tenace come mamma auto chiede. Che altro dire, se non ribadire che finchè una 'rossa' non tornerà a ruggire come comandano gli dei dell' Olimpo ( e non quelli abusivi del Toto) per trattare di leggenda e non di legulei più o meno prestati alla metalmeccanica a noi, di F1, non ce ne frega proprio niente. E mentre nell'Europeo di polo ladies l'Italia, ti pareva, l'ha avuta ancora una volta di vinta contro le coetanee inglesi, nel Mondiale di ciclismo, a parte il botto finale lasciato per la seconda volta di seguito al franco Alaphilippe, non abbiamo fatto altro che mietere oro, finendo primi nel medagliere. Strepitosa è stata la volata della Balsamo, 23 anni, sul mostro orange Marianne Vos, che di tutte le altre avrebbe dovuto fare un unico boccone. Le altre, non le azzurre, che come il Mancio da Jesi docet, sanno fare squadra, unita e forte, e non ciacole. Naviga verso il ritorno ( auspicato) alla normalità il Campionato. Il nostro Campionato, che senza stadi e con (ancora) qualche pasqualotto di troppo, non ci pare debba andare a lezione da chicchessia. Non avessimo da mantenere ( si diceva) così tanti pasqualotti che prima mangiano e poi sputano sul loro piatto, mentre gli altri vendono e noi svendiamo, a quest'ora, potremmo ritornar a godere delle belle, storiche, sfide che hanno impreziosito il nostro e l'altrui calcio. Sfide che sono tornate, una volta che la Signora ha preso ad arrancare, e le altre a strombazzare. Comunque, il Napoli ( ex Maradona) s'è ( come negli anni Ottanta) di nuovo insediato in vetta ( sei vittorie su sei), mentre alle spalle s'affollano le milanesi e le romane, con quella Dea del Gasp c he cambia e ricambia resta pur sempre una mina vagante capace di far saltare anche i progetti di sostanziosi. In settimana ci sarà da mettere il piede nelle coppe. Con tanti infortunati a carico. La Signora, ad esempio, che dovrà vedersela con gli spendaccioni dell'oligarca russo, probabilmente, non potrà contare ( nientemeno che) su Dybala e Morata. Speriamo nella Fenice, che ( solitamente ) non si lascia perdere le occasioni più disperate. Il Diavolo ( martedì 28) dovrà mostrare le palle a quelli dell'Atletico, mentre la Beneamata non dovrà far la stupidella contro lo Shakhtar. Una vittoria, questa volta, potrebbe voler dire il passaggio del turno. Del Gasp, infine, non ci preoccupiamo più di tanto. Avrebbe lo Young Boys che ( all'esordio) s'è fottuto lo United, ma questa volta ci sa tanto che l'apparenza inganni. Dei così tanti mostri d'Albione, infatti, non abbiam mai avuto più timore di tanto. Diavolo, nel secondo tempo contro i folletti dei Reeds, purtroppo, a parte.

LA CRONACA DAL DIVANO. ( dal 21 al 26 settembre 2021). Non è stato un week end noioso. Di trippa per gatti ce n’è stata tanta e interessante. Per quel che riguarda la politica da segnalare, su tutt’altro, le elezioni politiche in  Germania che secondo gli exit vedono in vantaggio l‘Spd [...]

27 settembre 2021 0 commenti