L’hanno chiamato il ‘detective dei dispersi’. I dispersi in guerra, l’ultima, quella del 1940/1945, dove non pochi nostri giovani in divisa sono rimasti ‘ostaggio’ d’una qualche loro avversa contingenza bellica ‘scomparendo’ senza lasciare traccia o quasi. Il merito d’avere recuperato diverse salme e di averle ricondotte in Patria va alle due locali associazioni santarcangiolesi ‘Combattenti e reduci’ e ‘Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra’, che hanno usufruito per decenni dell’impegno assiduo e disinteressato del suo storico presidente Werter Paesini, appunto, il ‘detective dei dispersi’, spentosi al cospetto della barriera dei ‘cent’anni’ dopo aver manifestato grande vigoria fisica, impegno e lucidità d’intenti. Tra le sue numerose ‘imprese’, perché di vere e proprie ‘imprese’ s’è ogni volta trattato, Werter Paesini annovera il riuscito ‘rimpatrio’ di tre caduti: Ottavio Zanni, il 22 febbraio 1982; Antonio Arcangeli, il 20 gennaio 2000 e Adamo Poggi, il 22 marzo 2003.
WERTER PAESINI. Lo hanno chiamato il ‘detective dei dispersi’. I dispersi in guerra, l’ultima, quella del 1940/1945, dove non pochi nostri giovani in divisa sono rimasti ‘ostaggio’ d’una qualche loro avversa contingenza bellica ‘scomparendo’ senza lasciare traccia o quasi. Il merito d’avere recuperato diverse salme e di averle ricondotte in [...]