Cesena & Cesenate
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Ci consoliamo con quella giovane artista della neve, minuta, coraggiosa, che disegna traiettorie leggiadre sulle piste innevate delle montagne d'Europa. La si chiama Bassino, ma solo di cognome, perchè per il resto di ' bassino' non ha nulla. Anzi, a dire il vero, c'è in lei qualcosa di 'altino'. Chissà che non tocchi a lei superar i miti antichi? Qualche volta il lupo dipinto è meno feroce e pericoloso di quello vero. Altre volte invece il lupo che si dipinge è ben più feroce di quello creduto. A quale delle due possibilità va ascritto quel goffo monumento umano con il faccione da cultore di wrestling giunto alla presidenza del Paese più importante del mondo odierno, al momento, sinceramente, non è dato da sapere. Certo è che ne sta facendo di cotte e di crude. Sicuramente non da livello d'un presidente con un ruolo tanto importante. Per il proprio Paese che, non dimentichiamolo, è una federazione di stati raggiunta dopo la più sanguinosa guerra civile dell'Ottocento, e per l'intero Globo, che 'attonito' in orecchio sta. Nei prossimi giorni, col procedere dell' impeachement, potrebbero arrivare incidenti. Di cui, in un Paese armato come gli Usa, non occorre avere i poteri dell'infallibile Cassandra per immaginarne la portata. Purtroppo anche i grandi imperi nascono e muoiono. Costì i Trump sono appena citati, anche se lasciano ferite profonde. In casa nostra, il buon Conte ha iniziato un terribile tour de force in parlamento per vedere di salvare il suo ( ennesimo) governo. Ci sa tanto che per i nostri ( nuovi) stadi non ci sia un gran futuro. Anzi. A Milano, con l'eventuale cessione Inter, chissà che i 'tintinnega' di quel Comune non prendano la palla al balzo per far sparire il tutto? E che sperar dell'impianto progettato per la Roma da Pallotta, dopo il recente cambio di proprietà? Restava qualche speranza per Firenze, ma tra una ciancia e l'altra sono riusciti a far dire al volenteroso Commisso: ' Ristrutturare il vecchio Franchi? Troppa burocrazia. Se vogliono uno stadio all'altezza dei tempi e della società, se lo facciano loro'. Loro chi? I 'tintinnega', ovviamente, e i mille e mille ' lavaceci', amici loro.
L’edizione 2021 è affidata, come la precedente, alla direzione artistica della fotografa Silvia Camporesi (Forlì, 1973), la quale ha stabilito come tema dell’edizione 2021, il concetto – cardine e fondamento dell’opera di Dante, La vita nova – della vita rinnovata dall’amore, nelle sue molteplici forme e possibilità. Camera Work 2021 si è distinta per l’altissima partecipazione di fotografi internazionali, provenienti da paesi esteri, europei e non, come Francia, Germania e Inghilterra, ma anche paesi come Iran, Uzbekistan, Turchia, Bangladesh, Ucraina, Russia, Moldavia, Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio e Africa. Non mancano inoltre progetti provenienti da oltre oceano, dagli Stati Uniti e Brasile, o dalla Cina. La giuria, composta quest’anno da Silvia Camporesi, Carlo Sala (Treviso, 1984) e Giangavino Pazzola (Sassari, 1981), due giovani ma già molto noti curatori d’arte, esperti in fotografia, premia al terzo posto la fotografa bolognese Valentina D’Accardi, al secondo posto Sawani Bhuelebeweze, di origine sudafricana, che da tempo risiede in Olanda, e al primo posto Martina Zanin, altra giovane fotografa italiana, che si sta distinguendo nel panorama nazionale.
Qualcosa di più di un libro di politica internazionale o che riguarda un secolo di storia della Chiesa contemporanea quello del professore che ha lasciato l'Italia, oggi docente alla Villanova University (Philadelphia) e columnist per autorevoli testate. Joe Biden è il secondo presidente cattolico, dopo John Fitzgerald Kennedy (1961- 1963), ed è stato il quarto a candidarsi (Al Smith nel 1928 e John Kerry nel 2004) per ricoprire quella carica politica, ma anche morale e in certo modo religiosa (considerando il ruolo della religione nella sfera pubblica degli Usa) che è la presidenza degli Stati Uniti. Ma Biden rappresenta un Paese diviso al suo interno come non mai dai tempi della guerra civile, e un mondo cattolico in crisi, lacerato tra forme nemmeno più conservatrici o liberal, ma di marca post-istituzionale e neo-integralista, fra 'culture wars' diventate stile di vita ecclesiale e politico. Un mondo, insomma, in attesa di una sintesi o destinato a veder prolungare lo stallo delle sue polarizzazioni. Ed è qui, che oltre la cronaca o il racconto, balza agli occhi la linea interpretativa dell'autore. Che mettendo a frutto le sue ricerche sulla storia della chiesa contemporanea e il Vaticano II individua come nodo centrale la combattuta e controversa eredità del Concilio.
Ora il progetto è stato presentato alla stampa dal mentor Michele Di Giacomo, da Neera Pieri, entrambi della compagnia Alchemico tre, da Eleonora Sette di ART-ER Area S3 Forlì-Cesena, dagli assessori ai Progetti europei e alla Cultura Francesca Lucchi e Carlo Verona, e da alcuni istituti superiori della città (Liceo linguistico, Liceo classico, e Iris-Versari) che collaborano alla realizzazione del progetto interamente finanziato dal comune di Cesena. A distanza di 142 anni lanciamo con #Neoma una nuova sfida. Se nel 1879 furono realizzati dei bozzetti in gesso, oggi chiediamo a tre classi degli Istituti superiori di Cesena di creare nuovi bozzetti utilizzando con creatività e innovazione i mezzi e linguaggi con cui hanno dimestichezza, quelli digitali. Un percorso che inizia il 18 gennaio e termina il 22 febbraio e che si realizzerà interamente on line e nel mondo digitale. Gli studenti saranno guidati in un percorso che parte dalla conoscenza della figura di Maurizio Bufalini e dei temi legati alla sua vita e che prosegue con la formazione su tre tecniche di produzione artistica in video: stop-motion, videomaking, rotoscope. I partecipanti, divisi in gruppi e in contatto con il proprio team attraverso piattaforma digitale, realizzeranno in una giornata di Hackathon i propri progetti per la #neostatua dedicata a Maurizio Bufalini, che verranno resi pubblici e votati dalla cittadinanza. Il gruppo ideatore del bozzetto digitale vincitore verrà premiato con lo sviluppo del proprio progetto da parte del team di artisti digitali, inaugurato in futuro come #neostatua.Come nel 1979 i 25 bozzetti in gesso raffiguranti Bufalini furono esposti nel Municipio per essere valutati dalla cittadinanza, così le 9 rielaborazioni artistiche dei 9 gruppi di studenti saranno esposte al giudizio della città, non più in un luogo fisico ma sul web. I progetti per la #neostatua verranno pubblicati sul sito e sul canale YouTube del comune di Cesena, e verranno aperte le votazioni online che si chiuderanno il 21 febbraio. Il 22 febbraio verrà proclamato il bozzetto vincitore, che sarà in futuro sviluppato dal team di artisti digitali per essere inaugurato come la #neostatua dedicata a Maurizio Bufalini.